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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Electric Wizard - Black Masses
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( 8033 letture )
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Al primo ascolto, è sempre lo stesso l’aggettivo che viene in mente: trascinanti. Il settimo lavoro dei britannici stoner-doomster Electric Wizard, Black Masses, non tradisce le aspettative, nonostante l’ingresso in line-up di un nuovo elemento: quel Tas Danazoglu al basso che pare essersi inserito perfettamente e rendendosi complice, alla sezione ritmica, di Shaun Rutter. Il contributo che i due danno al tappeto sonoro non cambia di una virgola rispetto agli album precedenti: massiccio, energetico, e, soprattutto, totalmente in sintonia con i riff ossessionanti e psichedelici firmati da Jus Oborn e dalla doom lady Liz Buckingham, che tanto hanno donato alla band in tutti questi anni.
La fedeltà assoluta alle loro sonorità non è certo per tutti, ma queste otto tracce -la cui durata media è di circa sette minuti- sono le keywords del loro sound, il loro marchio di fabbrica, fieramente portato avanti nel corso della loro carriera. Un viaggio in territori desolati e malefici è quello in cui gli Electric Wizard intendono condurre l’ascoltatore, a partire dal convincente primo brano, Black Mass, prepotentemente oscuro, passando per Venus In Furs e Patterns Of Evil. I mid tempo si fanno sempre più heavy e inesorabili, mentre urla, suoni dissonanti e la voce di Jus Oborn (a volte, come in Venus In Furs, filtrata dall’effetto del vocoder) si mescolano e raccontano in maniera straziante e maligna di mondi sotterranei dominati dalla presenza del Male, descritto in maniera asciutta ed efficace. La quinta canzone, Satyr IX, sfiora quasi i dieci minuti, ma la sua composizione si struttura agilmente su di una ispirazione convincente ed immediata, nonostante la consitente presenza di un elevato substrato di suoni ed effetti di diversa natura, atti a con-fondere l’ascoltatore con la musica stessa. I successivi brani, Turn Off Your Mind, Scorpio Curse e Crypt Of Drugula, si pongono sulla stessa oltranzista linea, chiudendo l’album in maniera coerente: le track sono basate su pochi, essenziali riff, conditi da qualche assolo acido e straniante, il tutto accompagnato dalla voce di Jus Oborn, che rimane ancorata ad un cantato fatto di note minimali, e molto più volto, in alcuni tratti, ad un tono declamatorio, perfettamente integrato con le scelte da lui sempre fatte e portate avanti.
In conclusione, Black Masses, che, sottolineo, è stato registrato in analogico al 100%, si presenta come un album coerente con la produzione degli Electric Wizard; un disco senz’altro ispirato, con qualche debolezza in alcuni passaggi ma, a suo modo, magico, e tuttavia non digeribile da tutti. Ma, suppongo, al quartetto britannico non dispiaccia suonare nel loro mondo sotterraneo e per un pubblico altrettanto e orgogliosamente sotterraneo.
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13
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Dopo "Dopethrone", "Come My Fanatics" e "Electric Wizard", il migliore senza ombra di dubbio! |
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12
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capolavoro assoluto!!!!!!satanismo a go go!!!!! |
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11
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Secondo me questo è uno dei loro apici, vado controcorrente rispetto a chi nomina di loro sempre i vecchi dischi. Anzi, a mio gusto questo è il migliore che hanno fatto. |
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10
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Gran disco..per me nettamente superiore a witchcult today,black masses ha un feeling molto piu' rock,gli assoli sono sempre di gran gusto,anche la forma canzone è ben piu' definita rispetto al passato,lo si puo'notare anche da un minutaggio delle singole songs leggermente inferiore agli album passati,tutto questo ovviamente non ha minimante scalfito lo spirito nero,dannatamente selvaggio e volutamente retro'della band....musica senza tempo..non vedo l'ora di vederli a Roma venerdi' sera.. |
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8
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da avere e conservare con cura! |
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7
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La band più malvagia della storia della musica! "Black Mass" è un piccolo passo indietro rispetto a quel capolavoro di "Witchcult Today" ma ha dei brani assolutamente spettacolari, "Black Mass" e "Venus In Furs" su tutti! |
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6
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Grande disco e grandissima band. Ora vi voglio a Roma! |
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5
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Mi sono innamorato di Black Mass già dalla sua anteprima! |
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4
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ahah è vero enry..io pure adoro questa band ma se non sto di aria mi capita di ascoltarlo per inerzia..grandissimo gruppo cmq..magari non sarà musica adatta alle masse..ma cazzo questa roba è davvero "heavy"! |
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2
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Coinvolgente,subliminale e tanto sludge fumoso(The Nightchild e Satyr IX sono capolavori) e poi c'e' il male in Crypt of Drugula,nerissima spichedelica malvagia. |
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1
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Buon disco, anche se ogni tanto lo sbadiglio ci scappa. Ottima la doppietta iniziale...75/100 o giù di lì. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Black Mass 2. Venus In Furs 3. The Nightchild 4. Patterns Of Evil 5. Satir IX 6. Turn Off Yuor Mind 7. Scorpio Curse 8. Crypt Of Drugula
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Line Up
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Jus Oborn (vocals, guitar) Liz Buckingham (guitar) Taz Danazoglu (bass) Shaun Rutter (drums)
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