|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
MusicArt Project - The Black Side Of The Moon
|
( 3629 letture )
|
Memento audere semper. (Gabriele d'Annunzio, 'La beffa di Buccari', 1918)
Chi non osa nulla, non speri in nulla. (Friedrich Schiller)
Il coraggio è alla base del progresso. E' ciò che ci consente di muoverci in avanti, liberi dai vincoli che frenano il nostro viaggio, potenziando la libertà che è nostra per diritto naturale. Per non essere confuso con il gesto di un folle, esso richiede preparazione, passione, fermezza e determinazione nel raggiungere i risultati predefiniti: un atto di forza che, se opportunamente realizzato, non può che conferire al suo autore un'irreplicabile sensazione di soddisfazione personale.
Il coraggio è alla base di The Black Side Of The Moon, il debut album dei MusicArt Project, super-band formata da membri dei Necrodeath e dei Mastercastle. Come suggerito dal titolo e dall'artwork, il cd è un tributo in chiave metal di The Dark Side Of The Moon, uno dei dischi rock più importanti di tutti i tempi. I MusicArt Project sono quindi un gruppo di musicisti navigati che, per la prima volta, si cimenta in un qualcosa di molto distante da ciò per cui sono conosciuti. Il rischio di sbagliare era veramente molto elevato, perchè The Dark Side Of The Moon (ma più in generale il lavoro dei Pink Floyd) è giustamente riconosciuto come intoccabile ed irraggiungibile; perchè trattandosi di un riarrangiamento totale, l'introduzione di elementi estranei al modo in cui fu originariamente concepito il platter potrebbe provocare forti critiche, provenienti soprattutto dagli appassionati dei quattro rocker britannici; perchè operazioni come questa sono molto rare, e ciò che è raro viene spesso visto con diffidenza, quindi, per ottenere dei buoni risultati, bisogna fare il doppio della fatica.
In questa sede, dunque, non esprimerò alcun'opinione sulle indubbie qualità musicali del disco, d'altra parte già recensito sulle nostre pagine da Francesco Gallina "Raven" (cliccate qui per leggerne la recensione). Non intendo neanche fare il gioco delle differenze tra le due versioni, nè tentare paragoni tecnici: i Pink Floyd incisero quest'album quasi quarant'anni fa, con un budget e dei mezzi molto diversi da quelli che hanno a disposizione ora i MusicArt Project, e non credo che molti -io no di sicuro- sarebbero in grado di discutere di queste tematiche senza fare figuracce. Limitiamoci quindi, come semplici fruitori di musica, a parlare di The Black Side Of The Moon, considerandolo per quello che è, ossia un tributo a dei giganti della Musica moderna realizzato da un gruppo di valenti musicisti metal.
L'ascolto ripetuto di The Black Side Of The Moon mi ha suggerito l'idea che i suoi pregi siano pochi ma chiari e semplici: la prima cosa che ho notato è che la produzione è riuscita bene o male a rispettare un certo standard qualitativo, sia a livello di tipologia di suoni che di missaggio, quindi il rischio di trovarsi di fronte ad una copia sbiadita dell'originale (come quando si compra un'imitazione della Coca Cola, tanto per capirsi) non c'è. In secondo luogo ho trovato molto convincente il lavoro vocale di Giorgia Gueglio: se non l'avessi ascoltato con le mie stesse orecchie non avrei mai detto che avrebbe potuto funzionare, e invece... beh, The Dark Side Of The Moon può essere interamente cantato da una voce femminile, ed anche con un certo successo, complice la preparazione tecnica di Giorgia ma anche la passione per un certo modo di cantare, pulito ed allo stesso tempo grintoso ed energico. Un plauso va fatto anche ad Andrea 'Zanna' Zanini, ex-cantante dei Sadist che ha prestato il proprio talento su Time, esibendosi in una prova convincente e coinvolgente. Il vero punto di forza è però dato dal trio chitarra/basso/batteria: so che è incredibile a dirsi, ma in un preciso momento (Time) è stato inserito un passaggio in blast-beat che si adatta perfettamente al grande calderone musicale offerto dal platter, come se quegli spazi fossero stati lasciati lì vuoti, in attesa di essere riempiti da armonici di chitarra esageratamente vibrati con la leva, ritmati dall'apparentemente incessante battere delle bacchette sul rullante e sui piatti del charleston. Preciso che Time è il passaggio più estremo di questo riarrangiamento globale: in realtà il metal è presente più o meno in tutti i brani, ma è stato inserito in modo tanto naturale che quasi non ci si accorge della sua presenza, salvo appunto nei momenti più evidenti. Credo che tutto ciò sia il risultato di un lavoro meticoloso, effettuato in fase di arrangiamento ma anche di produzione del disco, quando i musicisti possono ascoltare concretamente come suona ciò che hanno avuto il coraggio di incidere e dunque, se del caso, correggere la rotta quel che basta per raggiungere la destinazione.
The Black Side Of The Moon è quindi, né più né meno, la versione metallizzata di The Dark Side Of The Moon: la presenza di un ecosistema musicale molto simile all'originale (per identità di buona parte della musica presente, soprattutto guardando alle sezioni cantate), irrobustita da una serie di innesti e di arrangiamenti tipici del mondo del metal, è condizione sufficiente a promuovere l'album a pieni voti, suggerendone calorosamente l'ascolto a tutti.
Vola solo chi osa farlo. (Luis Sepulveda, 'Storia di una Gabbianella e del Gatto che le Insegnò a Volare', 1996)
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
15
|
dal sito www.musicart.eu si puo' già acquistare. Appena mi arriva vidico, son molto curiosa |
|
|
|
|
|
|
14
|
Io sono curioso, il disco mi arriverà fra non molto ed è acquistabile tramite il mailorder di black tears |
|
|
|
|
|
|
13
|
Anche io avrei detto che era una cagata pazzesca (in pieno stile Fantozzi sulla Corazzata Potiemkin...) e invece dalle parole di Khaine mi devo ricredere!? Non posso giudicare visto che non ho ancora ascoltato nulla (e non trovo alcun modo di ascoltarlo purtroppo...), aspetto se trovo in rete qualcosa e poi dirò la mia! |
|
|
|
|
|
|
12
|
Chi?? oh signùr ma che centra questo?! |
|
|
|
|
|
|
11
|
Ciao Billo!  |
|
|
|
|
|
|
10
|
No va che ero serio, mai sentito questo sito Youmoon!! |
|
|
|
|
|
|
9
|
Ahahah! Minchia fabio sei un grande!!  |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5
|
Dove si può ascoltare questo disco? |
|
|
|
|
|
|
4
|
Sono passato dal gridare allo scandalo all'essere incuriosito; peccato non si trovi nessuna anteprima da poter sentire..Per adesso premio il coraggio, penso comunque che lo comprerò. |
|
|
|
|
|
|
3
|
sono molto curioso, c' è qualche sito dove sia possibile ascoltare qualcosa del disco? |
|
|
|
|
|
|
2
|
non vedo l'ora di sentire Time rifatta col blastbeat |
|
|
|
|
|
|
1
|
Bella,come nel tuo stile,le conclusioni. Vorrei ascoltarli, in quanto trovo il "the dark"un disco tra i migliori della storia della musica ei poi mi incuriosiscono molto come hanno sviluppato le sezioni vocali. Jimi TG |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Speak To Me 2. Breathe 3. On The Run 4. Time 5. The Great Gig In The Sky 6. Money 7. Us And Them 8. Any Colour You Like 9. Brain Damage 10. Eclipse
|
|
Line Up
|
Giorgia Gueglio (Voce) Pier Gonella (Chitarra) Andrea Vulpani (Tastiere) Steve Vawamas (Basso) Marco 'Peso' Pesenti (Batteria)
Musicisti Ospiti Andrea 'Zanna' Zanini (Voce su 'Time') Claudio Galbiato (Cori su 'Us And Them' ed 'Eclipse')
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|