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FOLKSTONE + MATER DEA - Live Club, Trezzo Sull'Adda (MI), 18/03/2011
22/03/2011 (6282 letture)
Ciò che più mi interessava in questa overture del Folkstone tour 2011 era verificare da un lato la tenuta dell’interesse del pubblico lombardo nei loro confronti, dall’altro l’efficacia della nuova formazione. Passato infatti quasi un anno dall’ultima volta che li ho incrociati on stage (al Midian Pub di Cremona nel marzo scorso), vanno infatti registrati 2 elementi alquanto rilevanti nella proiezione della carriera dei folkster bergamaschi: in primis la strategia del girodate 2010, un’estenuante carovana che ha visto i nostri impegnarsi sovrabbondantemente nella provincia natale (e dintorni) piuttosto che centellinare le presenze in virtù di una promozione capillare e “macchiaiola” del nuovo Damnati Ad Metalla; con questa premessa qualcuno (sottoscritto incluso) era propenso a profetizzare un entusiasmo raffreddato da parte dei fan residenti, troppo sollecitati durante la passata stagione e dunque potenzialmente poco disposti ad intervenire ad un concerto che – d’ufficio – non preannunciava alcuna allettante novità se non quella di movimentare un’altrimenti insulso venerdì sera. D’altro canto l’infelice circostanza di un turnover massivo che ha visto avvicendarsi, dalla release del secondo album ad oggi, nientemeno che batterista (da Marco Forese a Edo Sala), bassista (da Davide Ferrari a Federico Maffei) e ben 2 chitarristi (da Luca Arzuffi a Maurizio Cardullo – ora impegnato nella veste di polistrumentista – all’esordiente Walter Franchi). Una tale congiuntura, se mal gestita, avrebbe potuto minare l’affiatamento dei musicisti abbassando il tiro in sede live: altro azzardatissimo vaticinio di molti…
Nessuna delle due ipotetiche circostanze, è bene formularlo con trasparenza, si è concretizzata durante il concerto a cui ho assistito. Ma procediamo con metodo.

L’ORGANIZZAZIONE
Locale ottimo, prezzi d’ingresso popolari (più bassi in prevendita che al botteghino), consumazioni a buon mercato, opener interessante.
E ancora: banchetti di merchandising, vendita cd, pubblicità di operatori della scena, un simpatico raduno di Citroen storiche messe in mostra nel parcheggio limitrofo al Live.
Le prime basi per il successo della serata partono da qui.

L’APERTURA
Non conoscevo i Mater Dea e la prima impressione è stata discreta, nonostante la posizione sfavorevole e l’ingente distanza dalle mie normali frequentazioni auditive. Fautori di un folk rock molto melodico e trasognato (che vede tra le principali influenze i Blackmore’s Night) i nostri si lanciano nell’immaginario celtico disegnando i propri “arabeschi” attraverso l’affiatatissimo trio Marco Strega, Elisabetta Bosio e Titti Cappellino su cui s’infrange l’etereo vocalism di Simon Papa. La Cappellino si occupa, oltre che di armonizzare l’amalgama con le keys, anche di sostenere (a volte assieme a Strega) il cantato di prima linea doppiando e rinforzando il timbro fin troppo “gentile” di Simon con la sua voce squillante. Le canzoni scelte, che per non discostarsi troppo dalle aspettative di un pubblico votato ad un approccio più maschio e “ignorante” sono comunque tra le più chitarristiche della libreria disponibile, soffrono però di una certa monotonia e ricorsività che penalizza l’ascolto nel continuum. I Mater Dea sfruttano comunque con cinismo tutto il minutaggio (a mio avviso esagerato) a loro concesso, promuovendo con intelligenza il debutto Below The Mists, Above The Brambles.
Alcuni atteggiamenti “rockettari” di Morgan Devirgilis fanno sorridere, soprattutto se confrontati con le movenze leggiadre di una Papa avvolta in una candida mise da fata Morgana, ma il bassista lavora bene – in coppia con il drumming – nel creare un groove adeguato, non invasivo e ben amalgamato con il pregevole lavoro chitarristico di Strega che, assieme alla Bosio (complimentissimi per la performance), mostra con autorità la propria perizia tecnica (declinata anche nella scelta dei suoni, davvero molto azzeccata).
Colgo qualche sbadiglio dei miei dirimpettai (per non dire mio) verso la fine, ma la cosa è abbastanza normale, visto il gap stilistico con gli headliners che, ovviamente, catalizzano quasi tutti gli intervenuti.
Il giudizio circoscritto all’esibizione è positivo, ma – visto l’approccio “riflessivo” alla materia – una perplessità sui Mater Dea mi rimane: come saranno visti (e come sapranno farsi accettare) ad una manifestazione come il Fosch Fest, che prevede un roster di band fondamentalmente “festaiole” (soprattutto nella serata del 30 luglio)?
Inutile correre. Presto lo sapremo!

GLI HEADLINERS
I Folkstone. Cos’altro dire di loro se non che – un’altra volta ancora – mi hanno sbalordito.
Eh già, sarà forse inutile ribadirlo, ma quando un gruppo riempie locali spaziosi come il Live di Trezzo, solo per questo, merita rispetto e con esso tutto il suo staff; se poi a ciò sommiamo una prestazione generosa e divertente, abbinata ad una goliardia un po’ forzata ma sempre ben accetta dai fan, si passa tranquillamente ad un sentimento di riconoscenza per il grande contributo a favore di una scena che anche grazie a loro cresce di mese in mese.
Intendiamoci, non sarò certo io – che ho criticato molte volte alcuni aspetti di contorno – ad incensare “gratuitamente” questa oramai consolidata realtà lombarda: i Folkstone parlano con i numeri e con l’affetto che i fan gli riservano nelle varie occasioni “mondane” di cui questa prima al Live oramai fa parte.

Il concerto parte nel modo più rappresentativo possibile. A luci spente si posizionano i 3 musicisti “metal” in attesa che, al termine dell’intro, il palco sia occupato nella zona centrale dai musici folk e dal leader e vocalist Lorenzo Marchesi. Questa evenienza, unita al ricambio umano di cui vi parlavo nelle prime righe, mostra la configurazione che i Folkstone hanno oramai assunto al loro interno: il cuore della band è – di fatto – la formazione che si occupa degli show acustici, supportata dai “borchiati” Edo Sala, Federico Maffei e Walter Franchi – questi ultimi (rispettivamente al basso e alla chitarra) assoluti debuttanti – che si mostrano alla stregua di meri accompagnatori/assistenti dei più considerati colleghi. Questa lettura è peraltro avvalorata, ma questo era già risaputo, da partiture molto limitate e scarne che non permettono loro di mostrare le rispettive capacità tecniche: se è vero che il “maestro” Edoardo Sala non ha bisogno di presentazioni, essendo batterista dalla fama riconosciuta, è altrettanto vero che per proporre un confronto attendibile tra l’attuale e la precedente linea di cordofoni elettrici vanno scovate delle piccolezze che nel mondo Folkstone hanno probabilmente un significato irrisorio. Ad esempio sono rimasto molto stupito dalla presenza di un assolo chitarristico nella chiusura di Rocce Nere, fatto che mai era accaduto in passato; ho poi notato con dispiacere che la restituzione chitarristica, nei volumi e nella distorsione, è stata ulteriormente limata, schiacciando il nuovo arrivato (che, nonostante un paio di incertezze dovute alla “giovinezza” mi è comunque parso scafato ed abile nello sfruttare lo spazio disponibile) in un ruolo di complemento che lede un pochino anche all’amalgama complessivo, meno aitante che in passato. Muovendo lo sguardo dal lato opposto (quello sinistro per chi osserva) ho invece percepito una certa ricerca del groove da parte di Maffei che, se nei pezzi pubblicati su Folkstone e Damnati Ad Metalla rimane incollato alle note scritte per l’amico Ferro (che sarà accolto sul palco per cantare assieme a Lorenzo e Pagan dei Furor Gallico la bella Anime Dannate), nelle due inedite cerca di “girare” sul manico con linee vistosamente più articolate. Rimanendo in tema “nuovi brani”, va detto che i due esemplari che confluiranno nel terzo full sono stati abbastanza bypassati dal pubblico: la prima, posta in apertura dopo l’intro strumentale, è stata penalizzata da bilanciamenti ancora impastati e poco nitidi e da un’attenzione non ai massimi livelli, mentre la seconda ha sofferto la vicinanza con le interlocutorie Aufstand e Sgangogat (termine di cui Lore dà una definizione interessante).

Per quanto riguarda la rimanente setlist, i Folkstone non risparmiano nessuna hit: da Briganti Di Montagna al manifesto di vita In Taberna, passando per Con Passo Pesante, Longobardia, Rocce Nere, ecc… è un tripudio di entusiasmo e partecipazione. L’unica novità è l’abbandono (non credo definitivo) della stra-sfruttata Vanità Di Vanità (Branduardi) egregiamente rimpiazzata dal rifacimento di C’è Un Re dei Nomadi. Piuttosto precisi i fiati ora alimentati dal contributo aggiuntivo di Merogaisus, eclettico polistrumentista che passa con nonchalance dal bouzouki alle cornamuse: sono loro, assieme al cantato di Marchesi, le cui spigolature sono divenute un vero e proprio marchio di fabbrica, i veri protagonisti di una serata che per risposta ha davvero dell’incredibile. L’esplosione folk italiana è oramai conclamata e i Folkstone, che di questa “tendenza” rappresentano i veri capostipite, non risparmiano i ringraziamenti all’affollatissima platea.

Come detto in testa all’articolo i Folkstone mi hanno sbalordito: ero tra coloro che covavano uno scetticismo sconsolato e sono stato smentito.
E come è dovuto in questi casi: onore ai vincitori!

SETLIST
01. Intro + New
02. Briganti Di Montagna
03. Alza Il Corno
04. Longobardia
05. Anime Dannate
06. C’è Un Re (Nomadi Cover)
07. Aufstand
08. New
09. Sgangogat (Acustico)
10. Folkstone
11. Terra Santa
12. Frerì
13. Un’Altra Volta Ancora
14. Con Passo Pesante
15. Rocce Nere (Coro)
16. Rocce Nere
17. In Taberna


Fotografie dei Folkstone a cura di Renato Fuselli “Celtico”



Karolus
Domenica 27 Marzo 2011, 21.09.24
21
Gloria ai FOLKSTONE!!!!
Elisabetta Bosio - Materdea
Venerdì 25 Marzo 2011, 12.49.58
20
@ Giasse Grazie mille, sarà un evento bellissimo!!! Noi non vediamo l'ora! @ Master Il nostro batterista si chiama Max Gordiani @ LAMBRUSCORE Mi chiamo Elisabetta, piacere.. E poi è ovvio, i gusti sono gusti! Rispetto tutti!!
Giasse
Giovedì 24 Marzo 2011, 20.23.41
19
Effettivamente nemmeno io e Neurath abbiamo avuto problemi al bar (forse e' il bar che ha avuto problemi con noi ) @Celtico: piacere mio. E grande piacere vederti sempre su queste pagine!!! @Materdea: al fosch ci conosceremo!
R
Giovedì 24 Marzo 2011, 19.47.54
18
@ Danilo svizzero-romano: mi dispiace peri tuoi sgradevoli contrattempi. Per quanto riguarda le card non capisco, erano disponibilissime... non ti dico quante ne sono andate via !!! Per quanto riguarda i problemi che hai riscontrato con i gadgets è ovviamente colpa tua perchè i banchetti erano tutti intorno all'area EMP. Comunque mandami il tuo indirizzo a questa mail leparc@tiscali.it e ti farò avere quanto non hai potuto prendere quella sera. Scusaci ancora - - - ps: il LIVE CLUB è un locale a livello EUROPEO... credimi...
Celtico
Giovedì 24 Marzo 2011, 19.33.48
17
visto che sui Folkstone sono di parte, voglio solo commentare positivamente le parole delle due Materdea che hanno scritto qua sotto: al di là dei gusti musicali fa piacere vedere artisti con una sana dose di umiltà come Simon e Elisabetta... ps1: strano,io la card delle birre l'ho presa senza problemi.. ps2: ciao Giasse, sono contento di averti rivisto !!
master
Giovedì 24 Marzo 2011, 19.30.26
16
ciao ma il batterista che c'era coi materdea chi è?
io me stesso
Giovedì 24 Marzo 2011, 16.17.19
15
che dire serata stupenda ed è solo la prima!!
danilo lo svizzero-romano
Giovedì 24 Marzo 2011, 16.00.36
14
be sulla prestazione dei Folk c e' poco da dire, GRANDIOSI!! i nuovi innesti mi sono piaciuti molto! le nuove canzoni promettono molto bene! i Materdea li conoscevo pochissimo e devo dire che son stati una piacevole sorpresa. Vorrei spendere 2 parole invece per il locale!! sono molto perplesso, avevo preso i biglietti in prevendita e a parte il fatto che per stamparlo ti costa all incirca i 2 euro che risparmi visto che devi stampare una pagina intera di pubblicita'. ma a parte questo, allora abbiamo fatto la fila come gli altri, di gadget abbiamo ricevuto solo quelli della emp (ma li magari siam stati noi che abbiamo cercato male) ma sopratutto una cosa che mi ha fatto incazzare e' stata la completa disorganizzazzione!! vergognosa, oserei dire , visto che comunque ho origini del sud, un organizzazzione alla napoletana!! siamo andati alla cassa bar per chiedere sta live-card ma la gente che stava li nn sapeva neanche cosa fosse!! insomma 'na delusione! per concludere: vergogna live club!!
Jam
Giovedì 24 Marzo 2011, 14.48.39
13
Ho partecipato a numerosissime date cantando con tutto il fiato che avevo le loro canzoni, emozionandomi ogni volta per la voce di Lore , l'arpa di Clara e tutto l'insieme dei ragazzi che ogni volta ci regalano una sera da ricordare per sempre.... Purtroppo( per fortuna anche) inizierò a lavorare di notte e molte date infrasettimanali dovrò saltarle ma quel che è sicuro, e qui lo confermo, è che ogni volta mi fan volare e son sicuro che ciò continuerà con il nuovo lavoro e ancora... Anche la mia pelle, da due mesi è marchiata Folk Stone, per ricordare, a molti anni da adesso questa bellissima band che mi ha regalato tanto e continua sempre a regalare... In alzo i corni per una bella pausa birretta ragazzi!
LAMBRUSCORE
Giovedì 24 Marzo 2011, 9.32.00
12
x questa sotto: spero accetterai anche le critiche, a me il vostro genere fa dormire, ma non è un'offesa.
Elisabetta Bosio - Materdea
Mercoledì 23 Marzo 2011, 17.33.48
11
Grazie mille per la recensione, Massimiliano! Speriamo di vederci al Fosch Fest (anzi, fatti vivo!!!) cosi davanti a una birra parliamo un pò e ci conosciamo tutti di persona! Comunque sono stata molto contenta della serata, vedevo crescere nelle prime file (non vedevo lontano a causa delle luci) molta partecipazione e calore nei nostri confronti... Ovviamente siamo ancora sconosciuti e nessuno conosce i nostri pezzi ma se la prima impressione è quella che conta, sento che abbiamo un buon potenziale. E l'emozione era tanta... I Folkstone sono veramente grandi e grazie a Richard abbiamo avuto il grande onore di aprire la loro serata! Grazie a tutti, ancora, con il cuore!! Elisabetta (violinista dei Materdea)
Lang Bart
Mercoledì 23 Marzo 2011, 17.17.21
10
No no, longobardo
gufo87
Mercoledì 23 Marzo 2011, 15.34.47
9
@francy folk direi italiano...
francy folk
Mercoledì 23 Marzo 2011, 15.14.31
8
folk stone orgoglio longobardo!
kyosa
Mercoledì 23 Marzo 2011, 13.06.51
7
si non hanno deluso.. mitici folkstone!
Khaine
Mercoledì 23 Marzo 2011, 11.59.58
6
Ciao Simon, grazie del passaggio
Simon Papa
Mercoledì 23 Marzo 2011, 10.42.57
5
Ciao a tutti, sono Simon, la cantante dei MaterDea volevo ringraziare il recensore (Massimiliano?) per avere scritto questa bella recensione così accurata e dettagliata su di noi, nonostante non ci conoscesse, ed avere assistito con attenzione a tutta la nostra performance. E' stato un vero piacere per noi intervenire ad un evento così ben organizzato (grazie Richard!) e fare da spalla ad un gruppo di rilievo come i Folkstone, a cui faccio da qui i miei sinceri complimenti per il loro bellissimo spettacolo. Volevo anche ringraziare il pubblico che ci ha seguito con interesse e grande partecipazione, speriamo di rivedervi tutti, anche Massimiliano, al Fosch Fest per vivere insieme una splendida giornata estiva innaffiata da tanta ottima musica e spettacolo! GRAZIE A TUTTI!
NeuRath
Mercoledì 23 Marzo 2011, 10.28.11
4
Confermo. E' stata davvero una bella serata!
gufo87
Mercoledì 23 Marzo 2011, 9.51.34
3
folkstone rulez!!
ferrigno
Mercoledì 23 Marzo 2011, 9.37.49
2
Serata fantastica........lunga vita ai folkstone
R
Mercoledì 23 Marzo 2011, 8.46.39
1
Great... ! ! !
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La locandina della serata
ARTICOLI
22/03/2011
Live Report
FOLKSTONE + MATER DEA
Live Club, Trezzo Sull'Adda (MI), 18/03/2011
 
 
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