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02/05/24
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ERIC MARTIN + HOBOS/// - Rock'N'Roll Arena, Romagnano Sesia (NO), 23/10/2015
30/10/2015 (1583 letture)
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Ennesimo viaggio alla volta di Romagnano Sesia, location quanto mai opportuna logisticamente parlando per il sottoscritto e quindi tappa irrinunciabile ogni qual volta annuncia il concerto di qualche volto noto della musica rock. E questa volta il nome non è una novità assoluta per me avendolo già visto in azione tempo fa, ma proprio perché memori dello spettacolo precedente io e il mio compare non potevamo rinunciare al bis e quindi eccoci entrare alla Rock'N'Roll Arena, seppur in leggero ritardo; infatti il gruppo d'apertura ha già iniziato il suo show.
HOBOS/// Non è un volto nuovo quello del leader degli Hobos///: ho già avuto modo di apprezzare le doti tecniche di Marco Cassone come chitarrista in altre situazioni, ma scopro che se la cava anche come cantante mentre sciorina i brani del suo progetto nato ad inizio 2014. Il genere mixa garage rock, country, folk, rockabilly e non solo, anche se il contesto unplugged premia senz'altro il lato più "tranquillo" delle composizioni della band di Domodossola. La bassista Pably Vega Caridi accompagna Mark come seconda voce e Max Ferraro fa il suo spazzolando la batteria: grandi capacità, come detto, e pezzi di qualità -estratti dal debut album Not A Safe Place- quali One of These Days e Sometimes I Fly. Gli applausi sono meritatissimi e il trio conclude il proprio set con la convincente Waiting for Somebody, annunciando l'avvicendamento di stage ormai prossimo con Eric Martin. SETLIST HOBOS/// 1. The Ground 2. This Is not a Safe Place 3. Change Again 4. No Money 5. New Me 6. One of These Days 7. Sometimes I Fly 8. Waiting for Somebody
ERIC MARTIN Abbiamo appena il tempo di prendere una birra al bancone e sorseggiarla che veniamo richiamati di fronte al palco dal vociare del pubblico: Martin sta già accordando la chitarra e dopo qualche secondo il check è terminato e si può partire con lo spettacolo. E subito si ride: Eric infatti saluta Romagnano trovando qualche divertente difficoltà con la lingua italiana, in particolare sulla pronuncia di Sesia, americanizzandola un po'. Ma poi ci pensano le corde della sua chitarra e soprattutto la sua incredibile voce a incantare tutti: per la presentazione di Voodoo Kiss il cantante ci chiede se conosciamo Lean Into It, "oh yes, the train album!" si risponde da solo tra l'ilarità generale, riferendosi alla copertina del disco; ma non manca di attingere alla propria carriera solista (Kansas, No One Said Goodbye). Sono però ovviamente i pezzi dei Mr.Big quelli più attesi dagli intervenuti e il simpatico singer (che come al solito sembra andare a braccio piuttosto che seguire alla lettera l'ordine della scaletta) è ben contento di proporli, anche se un velo di nostalgia sembra scendere su di lui quando parla della sua prima moglie, alla quale è dedicata la struggente Just Take My Heart. Non solo l'amore, ma anche l'amicizia è importante per il Nostro: non lesina infatti complimenti per i suoi compagni d'avventura nella band principale quando, ad esempio, divertito racconta di come negli anni passati Paul Gilbert si esercitasse sulla chitarra quotidianamente senza sosta, spiegando così il motivo per cui lo stesso Martin non ha raggiunto i livelli di abilità del collega; poi non dimentica di dedicare un pensiero per Pat Torpey, che definisce persona stupenda e coraggiosissima nonostante la malattia che lo ha colpito. Eric Martin coinvolge il pubblico sia con il dialogo che col canto, facendo addirittura intonare ai presenti la celeberrima Nel Blu Dipinto di Blu e questa interazione con i presenti rivela la sua enorme disponibilità e affabilità: ma c'è anche tempo per un piccolo fuoriprogramma, la pacifica invasione di palco da parte di un avventore forestiero un po' alticcio che avrebbe fatto una figura migliore a rimanere dov'era; Eric a un certo punto gli chiede scherzando -ma non troppo- se sia armato prima che la security lo accompagni gentilmente giù dallo stage. Verso i 3/4 di set Martin invita a tornare sulle assi del locale gli Hobos/// che, comprensibilmente emozionati, si prestano a una session col singer statunitense, ancor più apprezzabile perché decisa in giornata. Si (ri)comincia con la cover di Crossroads passando poi per la romantica To Be With You -la cui parte centrale viene accelerata per un effetto folk/country che comunque non stona affatto- per poi concludere con l'attesissima Wild World, il momento più corale della serata, cantata da tutto il pubblico: il risultato soddisfa appieno il musicista che felice ci saluta non senza aver ringraziato il trio piemontese che lo ha accompagnato in questa bellissima jam.
SETLIST ERIC MARTIN 1. Water Over the Bridge 2. Voodoo Kiss 3. A Rose Alone 4. Electrified 5. Kansas 6. Just Take My Heart 7. Superfantastic 8. Fragile 9. No One Said Goodbye 10. Dancin' With My Devils 11. Goin' Where the Wind Blows
ERIC MARTIN + HOBOS/// 12. Crossroads (Robert Johnson cover) 13. To Be With You 14. Daddy, Brother, Lover, Little Boy 15. Alive and Kickin' 16. Wild World (Cat Stevens cover)
Grandissimo show come ci si aspettava, in un caldo contesto intimo e arricchito dalla sua natura acustica; del resto -permettetemi un'autocitazione- lo avevo detto già la scorsa volta, "una serata fantastica. Da ripetere." Così è stato e -spero- sarà ancora.
foto a cura di Pafio
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