|
03/05/24
TRICK OR TREAT + NANOWAR OF STEEL
HALL - PADOVA
|
|
|
( 811 letture )
|
I finlandesi Carnalation si formano nel 2008 e, dopo un demo omonimo ed un EP intitolato Doomsday Diaries, pubblicati entrambi nei due anni successivi, arrivano all'esordio su full-length nel 2012: in Deathmask viene proposto un death metal brutale che riprende, senza grossi sforzi, gli stilemi classici del genere (su tutti, l'esuberanza ritmica dei Nile). Della storica band di Karl Sanders, però, il disco conserva, di fatto, solamente la velocità della batteria, senza rievocarne minimamente l'inconfondibile atmosfera orientale e finendo per risultare, ovviamente non soltanto per questo motivo, prevedibilmente anonimo ed insapore.
A Giugno del 2015, i Carnalation rilasciano un altro EP: Ghosts, con in formazione Jonne Soidinaho alla voce, Arttu Hakanen e Anssi Rissa alle chitarre, Niko Mäenpää al basso e Rami Rissa alla batteria. Paradossalmente, nonostante l'esigua durata (poco più di 20 minuti) e l'evidente funzione di "ponte", Ghosts si dimostra migliore del precedente album, soprattutto grazie ad una maggiore varietà compositiva: all'intransigente violenza espressiva di Deathmask, qui il gruppo alterna sezioni melodiche e tecnicamente più elaborate, dando prova di essere leggermente maturato dal punto di vista del songwriting e di saper, quantomeno, svincolarsi dai cliché sonori più riciclati (e, molto spesso, piuttosto ridicoli) del metal estremo.
Nonostante una produzione forse eccessivamente nitida, e che, frequentemente, dà quella fastidiosa sensazione di artificiosità (specialmente nei suoni della batteria), il modesto passo in avanti della band finlandese è evidente, ad esempio, in tracce come Against The Burning Sky e Passengers (i due brani più riusciti, sebbene anche i restanti si mantengano su livelli più che accettabili): tra lenti ed atmosferici arpeggi, strutture un po' più intricate, improvvisi cambi di dinamica (caratteristiche che donano ai pezzi una sfumatura quasi prog) e parti di chitarra variegate e convincenti, i Carnalation dimostrano di aver superato l'unilateralità del modus operandi di Deathmask, pur mantenendo le solite granitiche sfuriate chitarristiche e i devastanti blast beat e tappeti di doppio pedale della batteria (parti più violente nelle quali si nota come il cantato di Soidinaho si sia fatto meno gutturale).
Ghosts non è, di certo, un prodotto indimenticabile; tuttavia, i Carnalation, magari ripartendo dai momenti più "ragionati" di questo EP e provando ad essere più intraprendenti, hanno le carte in regola per migliorare ulteriormente in un eventuale prossimo full-length.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Drown in Silver 2. Against the Burning Sky 3. Prometheus 4. Passengers 5. Death and Rust
|
|
Line Up
|
Jonne Soidinaho (Voce) Arttu Hakanen (Chitarra) Anssi Rissa (Chitarra) Niko Mäenpää (Basso) Rami Rissa (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|