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Aleph - Thanatos
18/04/2016
( 3256 letture )
Gli Aleph, band bergamasca dedita ad un death metal dalle tinte malsane, destabilizzanti e dal sano retrogusto horror, giungono finalmente al terzo album in studio. Il lavoro numero tre -generalmente- nelle biografie di ogni band che si rispetti, è il disco della maturità artistica o della svolta di carriera. A questo punto, rimane da chiedersi se la compagine nostrana sia riuscita nell’intento o se necessita ulteriore rodaggio. Però procediamo con ordine, con quello che a tutti gli effetti sembra essere, sin dalla copertina il preludio di un film horror a base di demoni, satanismo ed entità paranormali.

E in effetti, la copertina anticipa un inferno imminente sulla terra, mantenendo di fatto la promessa, sin dall’attacco schietto e violentissimo -di scuola Entombed- dell’iniziale The Snakesong. Una composizione di quasi otto minuti dove si mescolano alla perfezione le sonorità mortifere alla Celtic Frost, Pestilence, echi di Atheist (si pensi alla sequenza spruzzata di jazz nel finale del brano) e, scavando più in sottofondo, analizzando le tanto dinamiche quanto inquietanti tastiere emerge l’impronta dei Goblin. Sì esatto, avete letto bene, l’influenza del gruppo nostrano e delle loro colonne sonore scritte per i classici di Dario Argento si sentono in lontananza, mescolandosi perfettamente nel sound complessivo della band e donando un senso di ansia, inquietudine e disorientamento. Aggiungiamo al mix anche il guitarwork mortifero, ma multiforme e dinamico della coppia Dave Battaglia e Giuseppe Ciurlia, di matrice death metal, ma che spazia da suggestioni doom e quasi ambient, in un tripudio di assoli e riff glaciali. Le sorprese tuttavia non finiscono qui, poiché il disco, pur mantenendo sempre le stesse coordinate, non stanca e prosegue nella sua ora e un quarto di durata, in un mescolamento sempre nuovo degli elementi che lo compongono, ottenendo risultati diversi di volta in volta, ma coerenti sotto il profilo stilistico. Ecco dunque che si susseguono una dopo l’altra la mortifera A Game Of Chess, la visionaria e strumentale The Severed Skull, il dark death spruzzato di furia black metal di Nightmare Crescendo. Nella seconda parte dell’album invece, fa da padrone la titletrack, Thanatos, un tour de force di quasi dieci minuti; una canzone dalla densità musicale e dalla molteplicità di soluzioni sbalorditiva, in cui la componente atmosferica delle tastiere fa davvero la differenza, dipingendo un quadro dalle tinte lugubri. Non siete paghi? Benissimo, la maestosità dell’accoppiata finale composta da A Renegade’s Path e Remains/Remainded vi rapirà, tra sfuriate death/black e rimandi gothic doom giocati magistralmente con le tastiere.
Volendo cercare il pelo nell’uovo, direi che l’unico e peraltro forzato difetto del disco risiede nel growl del vocalist Dave Battaglia, che per i puristi potrà essere fin troppo comprensibile e alto, ma che nel contesto del disco risulta perfetto come voce narrante dei testi visionari e malati del combo bergamasco.
Un’ultima nota di merito va anche al perfetto lavoro di bilanciamento dei suoni in fase di missaggio, che regala un’esperienza d’alta qualità. D’altronde, da un’affiliata della Nadir Music come la Buil2kill Records trovare lavori dai bassi standard qualitativi è praticamente impossibile e anzi, ci si sorprenderebbe del contrario.

A fine disco, ormai spossati dagli ascolti ripetuti, possiamo dire a chiare lettere che gli Aleph hanno centrato in pieno l’obiettivo, sfornando un platter di puro death metal dalle innumerevoli influenze, ma di grande ispirazione e trasporto emotivo, dando prova di aver raggiunto la maturità artistica. Insomma, incalliti death metallers, che aspettate? State ancora leggendo queste righe? Muovetevi, fate vostro Thanatos, album che vi garantirà parecchie ore di godimento puro all’insegna di un metal moderno e genuino, ma che rimane classico nelle intenzioni e nei propositi.
Grasso che cola.



VOTO RECENSORE
89
VOTO LETTORI
71.64 su 14 voti [ VOTA]
Undercover
Sabato 23 Aprile 2016, 17.08.06
27
Ho letto i commenti e mi sono avvicinato al disco, conoscevo già gli Aleph e li reputo una buona band, ma non eccelsa e neanche questo "Thanatos" mi ha fatto cambiare idea, non sto sul 65 di d.r.i. ma una decina di punti in più, trovo alquanto esagerato il voto per un album piacevole, ben suonato e prodotto, ma che in fin dei conti, almeno al sottoscritto, tutto questo scossone fatto d'inquietudine, ansia etc... etc... non l'ha dato. Il problema dei voti si è sempre presentato, onestamente li ritengo inutili e fuorvianti, il 73 a "Blessed Are The Sick" sa tutt'ora di bestemmia in tutti i sensi, il testo dovrebbe già chiarire l'idee a chi legge e dovrebbe evitare sterili polemiche.
Michele "Axoras"
Venerdì 22 Aprile 2016, 19.50.47
26
@24: Io credo che ci voglia solo un po' di elasticità nel gestire le votazioni. Non è un discorso di "un disco con 89 è superiore a un disco con 80. Punto". Se dovessimo giudicare i dischi solo per i voti e basta, rendendo il paragone fra essi frutto di un semplice confronto numerico, allora non scriveremmo recensioni, poiché alla fine quelle due cifre in fondo non sono altro che la summa di quanto detto sopra. Non si danno votazioni più alte a un determinato genere, piuttosto che ad un altro, ma semplicemente le cose si analizzano in maniera differente in base al disco trattato: un live si tratta in una certa maniera, un autoprodotto di un gruppo emergente in un altro, un disco di un gruppo co 30 anni di carriera alle spalle in un altro ancora. E così ancora si fa un discernimento fra generi, correnti e periodi storici. Questo era il discorso che facevo nel commento 22, quando parlavo di errori di valutazione. Ad ogni modo, sempre parlando in generale se un album è oggettivamente buono, oggettivamente si assegna un voto alto. Poi che la cosa dia fastidio ad alcuni utenti è un loro problema che la redazione di certo non può risolvere alle persone in questione. Per il resto credo che Stefano abbia sottolineato alcuni margini di miglioramento al gruppo e credo che sulla linea dei gruppi emergenti siamo sempre stati abbastanza severi. Se è stata fatta la scelta di premiare qualcuno, evidentemente c'è stato un motivo a monte. Spero di aver fatto un po' di chiarezza e rimango disponibile per ogni domanda
d.r.i.
Venerdì 22 Aprile 2016, 19.44.44
25
Per me questo disco é da 65 scarso, italiani o stranieri o di Marte. Cose già sentire fatte meglio da altri, comunque hanno potenziale.
L'adoratore del cespuglietto muliebre
Venerdì 22 Aprile 2016, 19.31.22
24
Attratto dal voto ho ascoltato qualcosa sul tubo. Certo è poco per dare un giudizio complessivo, che infatti non do, ma mettiamola così: non ho proprio nessuna intenzione di approfondire. Mi ha colpito il discorso di Axoras al 22 che trovo errato e fuorviante. Pippo non ha paragonato le band, ma i voti, che sono una cosa diversa. Se gli stessi numeri non sono paragonabili stiamo freschi. I numeri dicono che secondo il recensore il disco di Gilmour vale meno di questo qui. Punto. Scusa Axoras, ma come funzionano sti voti? Se fai prog death ti becchi il voto alto? Davvero non si capisce. Se recensione e voto servono anche a stimolare le scelte, uno come deve regolarsi? Se il voto non ha nessun valore o non sapete gestirlo, toglietelo. Un'altra cosa, parlando ovviamente in generale: recensendo in modo estremamente positivo le band emergenti, o dando loro un voto eccessivamente alto, si rende un pessimo servizio alle stesse band e per due motivi: 1) gli utenti prendono quelle band sul cazzo; 2) non evidenziando i loro difetti non le si fa crescere.
Papi
Venerdì 22 Aprile 2016, 15.44.06
23
Capisco la tua opinione, anche io trovo che Gilmour sia uno dei musicisti più influenti dello scorso secolo, però mi sembra un paragone un po' azzardato quello con gli aleph, più che altro perché 1) due cose completamente diverse, 2) come hai detto tu stesso, la carriera solista di Gilmour e soprattutto l'album da te citato, sebbene contengano musica di alta qualità, tuttavia sono ad un livello certamente inferiore rispetto quanto fatto con i floyd, quindi, oggettivamente un 75 mi sembra più che giustificato. Poi, per carità, in quanto a gusti Gilmour rimane uno dei miei santini personali, mentre gli aleph si sono rivelati una sorpresa inattesa
Michele "Axoras"
Venerdì 22 Aprile 2016, 15.36.29
22
Credo che un 89 a un disco prog death non sia comparabile a un 75 ad un disco particolare come quello di Gilmour. A volte non si possono comparare i dischi all'interno dello stesso gruppo (si pensi ai Pink Floyd), vogliamo davvero fare un paragone fra due dischi di generi differenti, di epoche diverse e con propositi diversi? Credo che sia qui l'errore di valutazione.
pippo baudo
Venerdì 22 Aprile 2016, 14.38.31
21
caro papi...i gusti sono gusti e lo dico senza polemica...ma mi stupiva una cosa che magari puoi chiarirmi senza gridare alla lesa maestà io credo che david gilmour sia uno dei chitarristi più influenti della storia del rock e sono consapevole che i suoi lavori solisti siano inferiori a quanto fatto nei floyd ma se mi fermassi ai voti dati vedo un 75 lì e un 89 qui...ne deduco che se io dovessi comprare un solo cd dovrei per forza scegliere gli aleph a gilmour...cosa che mi convince poco...intendo dire io preferisco ancora un assolo scarso di gilmour a..... ciò detto eviterei ulteriori commenti .... senza ironia stavolta auguro ogni successo ai nostrani aleph...riascolterò l'intero album e la prossima volta per nn scatenare fulmini e saette mi limiterò alla sola lettura ( ma è questa la cosa giusta ? )
Lizard
Giovedì 21 Aprile 2016, 21.55.14
20
Magari sotto la recensione corretta, ok? OT mi sembra ne abbiamo anche troppi.
Papi
Giovedì 21 Aprile 2016, 21.50.06
19
E dimmi,Pippo, cosa vorresti insinuare con il riferimento alla mia recensione su David Gilmour? Spiegati, meglio non vorrei aver frainteso la tua velata ironia un'altra volta..
Lizard
Giovedì 21 Aprile 2016, 20.10.03
18
E' generica, perché a chiarire il voto c'è già la recensione.
pippo baudo
Giovedì 21 Aprile 2016, 20.01.38
17
ottima analisi , lizard ma un poco generica è vero l'ironia può risultare fuori luogo...ma non credo di avere usato frasi sprezzanti ma continuo a non avere risposta su un quesito se io leggo 89 penso a capolavori del metal o sbaglio ? delle due una...o ci troviamo di fronte ad un complesso di caratura mondiale o si è enfatizzata troppo questa recensione ma direi che per me basta così....non possiamo invecchiare a chiarire le nostre posizioni
Lizard
Giovedì 21 Aprile 2016, 19.51.55
16
Purtroppo, l'ironia non si legge via internet così facilmente. In realtà, con cadenza quasi universale, sotto la recensione di un gruppo italiano ci sono quasi esclusivamente due tipi di commento: "voto alto perché sono italiani", oppure "voto basso, fossero stati stranieri avrebbero titoloni ed elogi da tutti".... Personalmente credo che un disco vada ascoltato per intero e più volte prima di esprimere un giudizio. Ma se va bene così, continueremo ad esprimere delle recensioni e delle valutazioni conseguenti, sperando che altri le integrino, nel bene o nel male col loro parere, magari mettendoci lo stesso impegno che ci mettiamo noi. Al di là poi delle battute su parentele o favoritismi, che ci possono anche stare, se corredate da una opinione motivata.
pippo baudo
Giovedì 21 Aprile 2016, 14.23.36
15
ho ascoltato alcune tracce...è vero ...sono stato prevenuto...ma per un semplice fatto...quante volte noi italiani gridiamo al miracolo solo perchè suonato da una nostra band? la mia era ironia...mi spiace che qualcuno si sia sentito offeso non mi ha comunicato granchè....non più di mille altre band che suonano oggi in giro...guatemala compreso ma in ogni caso ribadisco...è un album da 89 ? se a voi va bene ...bene così...io continuerò ad ascoltare altro
Lizard
Giovedì 21 Aprile 2016, 13.59.40
14
Scusa Pippo... hai iniziato subito mettendo in dubbio che fosse un voto rgalato perché italiani, magari parenti. Il che già di per sé, ne converrai, è abbastanza fastidiosa come insinuazione. Ma la vera domanda è.... tu il disco l'hai ascoltato?
pippo baudo
Giovedì 21 Aprile 2016, 13.51.59
13
vedo ora che il papi ha recensito anche david gilmour dandogli un 75...forse sanremo dovrebbe guardarlo lui... ma del resto chi è david gilmour rispetto agli aleph
pippo baudo
Giovedì 21 Aprile 2016, 13.45.54
12
cari amici, io non discuto del valore dell'album e non credo che vada difeso solo perchè prodotto italiano...mi stupisco solo che prenda un 89...voto che di solito andrebbe dato ad autentici capolavori se avete da smentirmi fatelo con qualcosa di convincente...non con battute da bar
Lady Metalhead
Mercoledì 20 Aprile 2016, 11.28.31
11
Uno degli album più riusciti negli ultimi anni. Bravi ragazzi! Ci vediamo al prossimo concerto!
Papi
Martedì 19 Aprile 2016, 18.15.05
10
@dave hill, ti avverto però, le influenze dei goblin ci sono non tanto in termini di sonorità, quanto piuttosto nelle intenzioni, non so se mi spiego...
dave hill
Martedì 19 Aprile 2016, 18.06.03
9
"Hai toppato Pippo"! (Gianfranco d'Angelo in drive-in). influenze goblin e horror? ok, mi ha già conquistato!
simo
Martedì 19 Aprile 2016, 13.57.53
8
Quanta tristezza
Papi
Martedì 19 Aprile 2016, 13.45.59
7
Però dal canto suo che vuoi che ne capisca il buon pippo baudo, in vita sua non ha fatto altro che condurre il festival di san remo, magari dovrebbe tornare a questa mansione, che è a lui più congeniale
Papi
Martedì 19 Aprile 2016, 13.43.14
6
ahahahahahahha quoto il commento 5
Sicktadone
Martedì 19 Aprile 2016, 13.27.53
5
È un voto condizionato dalle scie chimiche, non c'è altra spiegazione
Pagan Heart
Martedì 19 Aprile 2016, 13.27.47
4
Da vergogna il commento di Pippo Baudo... siamo messi bene, a fans italiani.
Papi
Martedì 19 Aprile 2016, 13.07.44
3
ehm... no
pippo baudo
Martedì 19 Aprile 2016, 13.01.33
2
un voto molto basso...il bonus alle band italiane...magari sono persino parenti del recensore
AL
Martedì 19 Aprile 2016, 8.59.05
1
wow! da ascoltare. ne ho sentito parlare bene.
INFORMAZIONI
2016
Buil2kill Records
Prog Death
Tracklist
1. The Snakesong
2. The Old Master
3. A Game of Chess
4. The Severed Skull
5. Fire Demon
6. Nightmare Crescendo
7. Sea of Darkness
8. Thanatos
9. Winterlude
10. Smoke and Stell-Multitudes
11. Still Inside
12. A Renegade’s Path
Line Up
Dave Battaglia (Voce, Chitarra)
Giuseppe Ciurlia (Chitarra)
Giulio Gasperini (Tastiere)
Antonio Ceresoli (Basso)
Manuel "Ades" Togni (Batteria)
 
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