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Ars Moriendi - Sepelitur Alleluia
21/12/2016
( 2020 letture )
Ars Moriendi è la misteriosa creatura creata e plasmata dal solo Bastien Mailhot, in arte Arsonist, che ormai da 15 anni la tiene in vita, muovendosi nei più oscuri meandri dell'underground francese ed europeo. Nato dopo la “morte” della band Solipsis, di cui non si conosce l'identità dell'altro musicista che affiancava Arsonist e che aveva all'attivo solo un paio di demo, Ars Moriendi è un progetto che si focalizza su una sorta di black metal di stampo atmosferico e dalle tinte dark.
Sepelitur Alleluia è la quarta prova sulla lunga distanza per Arsonist (la terza con l'ucraina Archaic Sound), dopo ben sei demo-tape e uno split con i Notre Amertume, altro progetto in cui egli è coinvolto come vocalist.

Senza nulla togliere ai suoi esimi predecessori, soprattutto il penultimo La singulière noirceur d'un astre, Sepelitur Alleluia si configura non solo come una riconferma delle grandi abilità di questo artista sia come musicista, che come songrwriter, ma anche come una prova di maturità ormai pienamente raggiunta. L'obiettivo di questo album, come di tutti quelli del progetto in questione, non è quello di ipnotizzare l'ascoltatore con trame ripetitive, ritmiche lente, pochi riff e atmosfere rarefatte, come ormai è abitudine di moltissime realtà in questa frangia del black. Questo full-length sa difatti invece rappresentare aspetti caratterizzanti l’intero filone del black atmosferico, perché al suo interno, oltre a notare fin da un primo ascolto un livello tecnico notevole, l’ascoltatore può trovarvi una caleidoscopica varietà d’aspetti, che stupiscono anche per la naturalezza e la facilità con cui si alternano all'interno di una singola canzone, composta da parti totalmente diverse l'una dall'altra, che fluidamente comunicano tra loro. In sole cinque canzoni (tutte cantate in francese), per un totale di oltre 50 minuti intensi e pregni di spunti interessanti, ognuno degli strumenti utilizzati viene così sfruttato al meglio e in tutte le proprie sfumature ed è anche grazie a questo che in Sepelitur Alleluia si viene in breve a creare un’atmosfera molto eterogenea, basata su un sound stratificato e variegato. Il tutto, coronato da una pressoché impeccabile qualità di registrazione e da un missaggio davvero ben fatto, in cui ciascun strumento trova il giusto spazio.

Già nell'iniziale Sepeliture si possono individuare parti ideate e suonate alla perfezione e una varietà di soluzioni invidiabile da molti: l'intro affidato a tastiere, organo e voci pulite dallo stile quasi lirico lascia dopo due minuti spazio a un vero e proprio assalto di puro black metal classico, con riff a volte veloci, a volte pieni di groove, spesso supportati da algide tastiere che contribuiscono a mantenere una certa atmosfera oscura e gelida, con lo scream di Arsonist seppur non particolare nel timbro, sa graffiare ed aggredire l'ascoltatore. Non mancano ovviamente assoli e anche una parte di chitarra in clean a metà canzone, sempre accompagnati dalle onnipresenti keys. La seguente Ecce Homo, se vogliamo, stupisce ancor di più: è da brividi lo stacco nel bel mezzo del brano in cui si passa bruscamente dalla violenza del black metal ad una parte molto più tranquilla, dalle tinte quasi progressive. Chi si pone all’ascolto di questo pezzo, come in un crescendo, viene poi lentamente riportato alla brutalità di ritmiche forsennate e vocals aggressive che, in questo caso, si muovono in un'interessante scambio di battute tra lo scream e un growl grave e catacombale. Come se non bastasse, nel brano appaiono saltuariamente anche degli strumenti a fiato che, se dapprima possono risultare fuori contesto, si noterà in seguito come contribuiscano ad arricchire in giusta misura il tessuto sonoro. À la vermine, dapprima su tempi medi, presto si trasforma in una mazzata violentissima in cui Arsonist propone la sua migliore prova dietro le pelli, sfoderando un blast beat a velocità sbalorditive. Dietro al muro sonoro formato dall’onnipresente trip chitarra-tastiera-batteria, trova spazio in questa canzone anche il basso, che si ritaglia il suo spazio con delle linee molto interessanti. Nella successiva Je vois des morts si viene infine accolti e congedati da un’introduzione e un finale in cui fa di nuovo capolino qualche sonorità vagamente prog, mentre il resto della canzone prosegue sui binari delle precedenti. Si giunge così alla finale e lunghissima Fléau français, che nei suoni 18 minuti abbondanti porta ancor di più alla perfezione gli stilemi già ascoltati in precedenza, fra pad di tastiera gelidi e dalle melodie tenebrose e riff distorti all'ennesima potenza, con le ritmiche che stavolta rimangono quasi sempre nei territori del mid-tempo. A concludere questa bellissima suite e l'intero album, una triste melodia di pianoforte, che lentamente svanisce e muore.

Che dire, l'album è uno dei migliori che personalmente mi sia capitato di ascoltare in questo 2016 ormai agli sgoccioli e quindi non posso che consigliarne caldamente l'ascolto e segnalare questo semisconosciuto progetto francese come una delle più interessanti proposte al giorno d'oggi nell'ambito dell'atmospheric black metal.



VOTO RECENSORE
82
VOTO LETTORI
93 su 1 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Lunedì 29 Marzo 2021, 18.55.53
6
Album che cresce di minuto in minuto.. Come fa notare il Recensore, ha il pregio di proporre al suo interno stili diversi ma che nell'insieme funzionano e generano atmosfere che catalizzano l'attenzione dell'Ascoltatore.. Soprattutto la Composizione finale è notevole.. Lavoro per niente male...
deborah
Domenica 25 Dicembre 2016, 14.56.50
5
la Francia nel BM è sempre sinonimo di assoluta qualità... questo gruppo lo conferma
Typhon
Sabato 24 Dicembre 2016, 11.05.24
4
It's been a pleasure ajd a honour to listen and review this album! @Arsonist
Arsonist
Sabato 24 Dicembre 2016, 11.03.04
3
Hail ! Thx very much for this great review !! Cd version of the album is available on demand at this mail adress if some are interested. bastien7984@yahoo.fr Arsonist from Ars Moriendi
Doom
Mercoledì 21 Dicembre 2016, 15.29.44
2
Davvero interessante questa descrizione...darò un ascolto per vedere se mi piace.
Ian Hus
Mercoledì 21 Dicembre 2016, 15.04.03
1
Magnifico, davvero, ottima segnalazione in un periodo asfittico
INFORMAZIONI
2016
Archaic Sound
Black
Tracklist
1. Sepeliture
2. Ecce Homo
3. À la vermine
4. Je vois des morts
5. Fléau français
Line Up
Arsonist (Voce, Tutti gli Strumenti)
 
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