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Oversense - The Storyteller
10/09/2017
( 937 letture )
Nati nel 2012 ed autori fin qui di un EP autoprodotto datato 2014 ed intitolato Dreamcatcher, gli Oversense del cantante/chitarrista/tastierista Danny Mayer giungono adesso al traguardo dell’esordio ufficiale, battezzato The Storyteller. Prodotto da Olaf Reitmeier (Avantasia, Kamelot, Epica) e Miro Rodenberg (Edguy, Brainstorm, Rhapsody of Fire), l’album si muove essenzialmente nei territori del power metal melodico, ma inserisce organicamente nel proprio tessuto musicale alcuni stili contigui che ne accrescono la varietà. Oltre ad evidenti accenti heavy, rock, orchestrali -questi inseriti con oculata parsimonia- ed AOR, sono però alcuni arrangiamenti da musical che rendono il lavoro relativamente interessante, dato che le basi portanti dei vari pezzi sono spesso piuttosto scontate. A completare il tutto, un bel booklet di sedici pagine a cura dello stesso Meyer ed una copertina disegnata da Bloodboy (Kreator, Caliban, Kataklysm) per un lavoro che non è un concept, ma presenta un filo conduttore.

Ascoltando la scaletta di The Storyteller, a colpire sono la cura per i dettagli e per gli adattamenti più che i brani in loro stessi. Questo, se può essere considerato un fattore fortemente negativo in quanto mette in evidenza la scarsa capacità di trovare riff realmente in grado di colpire nel segno per la loro personalità, può anche essere considerato in modo positivo ribaltando il punto di vista. L’inserimento di vari stili diversi all’interno di uno stesso brano, spesso apparentemente lontani l’uno dall’altro, testimonia infatti almeno quella volontà di arricchire con spezie dal sapore forte, ma equilibrato, pietanze dal sapore talvolta altrimenti scontato. Anche l’uso della voce da parte di Mayer mostra grande giudizio, dato che il soggetto possiede un timbro adatto ai toni medio-bassi ed una estensione accettabile, ma non certo particolare. Il cantante resta opportunamente sempre all’interno del proprio range, forzando solo in rare occasioni, ottenendo quindi il massimo dai propri mezzi ed anzi esaltandoli con arrangiamenti mirati. Proprio questi, come già accennato, sono il punto forte del lavoro. Dopo una breve intro, il primo pezzo è Wild Hunt, un brano molto lungo che, pur non mettendo in mostra spunti particolari (se non un ottimo assolo di chitarra a cura di Sascha Paeth degli Avantasia), basa la propria forza sulla capacità di mettere tutto insieme in maniera scorrevole e professionale. Più aggressiva Mr. Mackie’s Chase for Love, in cui linee vocali da musical ed il buon finale colpiscono più del pezzo in sé, peraltro ispirato in parte a L’opera da tre soldi di Brecht. Purgatory: un nome, un destino. L’attacco della canzone è pienamente in stile maideniano post-reunion con Dickinson, poi tutto evolve in un brano power roccioso e veloce. Con Sally passiamo ad un heavy-rock americano da classifica in uno stile ipoteticamente vicino a dei Goo Goo Dolls versione power che va a fare il paio con la garbata The Heart Begins to Shiver. Prima, però, c’è spazio per l’aggressivo, ma prevedibile heavy-blues di Phobia, nobilitato dalle orchestrazioni e dal buon finale e per Last Goodbye, altro brano power non molto originale, ma anche questo dalla buona chiusura. When the Undead Rise è un vero brano da musical debitamente metallizzato. Molto piacevole, altrettanto “citazionista”, ma in ogni caso assolutamente godibile. Through the Panther’s Eyes chiude la scaletta ufficiale con un bel pezzo heavy/power basato sul poema Der Panther di Rainer Maria Rilkes, anche questo arricchito da un arrangiamento con pianoforte e voce sognante. La bonus track Big Bang è solo un divertimento fuori contesto nel segno del classico “sex, drugs and rock ’n’ roll” e del pestare duro sugli strumenti.

The Storyteller è un album che, più che mettere in luce le qualità degli Oversense, ne esalta le potenzialità. Quando il disco si mantiene in ambito prettamente power, diventa canonico. Quando invece la scrittura insiste sui tratti cinematografici e/o da musical, integrati da ulteriori arrangiamenti che prevedono accenti orchestrali, dagli stili citati nel primo paragrafo di questo scritto e da alcune dotte citazioni letterarie, diventa decisamente più interessante. Anche perché il lavoro di Danny Meyer è sempre rivolto ad esaltare la musica e non il proprio tornaconto personale. Ogni canzone, anche la più scontata, mette poi in luce qualche spunto interessante pur se, come scritto varie volte, parliamo più che altro degli arrangiamenti. The Storyteller è quindi un disco che promette un buon futuro per un gruppo sulla carta in grado di fare ottime cose, a patto che riesca a svincolarsi dai legacci del power di maniera ed a sviluppare quei tratti che possono renderli magari meno metal in senso stretto, ma più validi in termini assoluti.



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
87 su 2 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2017
Dr. Music Records
Power
Tracklist
1. Forgotten Tales
2. Wild Hunt
3. Mr. Meckie’s Chase for Love
4. Purgatory
5. Sally
6. We’re Gonna Bring You Thunder
7. Phobia
8. Last Goodbye
9. The Heart Begins to Shiver
10. When the Undead Rise
11. Through the Panther’s Eyes
12. Big Bang (Bonus Track)
Line Up
Danny Meyer (Voce, Chitarra, Tastiere)
Marco Volpert (Chitarra)
Marcel Winkler (Chitarra)
Lisa Geiß (Basso)
Patrick Lippert (Batteria)
 
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