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Tara Lynch - Evil Enough
03/06/2018
( 1320 letture )
Il nome di Tara Lynch probabilmente non è tra i più conosciuti, specialmente in Europa. Eppure, questa ragazza proveniente da Los Angeles si presenta con le carte in regola per fare davvero bene. Sia come preparazione personale, che dal punto di vista dell’entourage coinvolto nell’operazione Evil Enough, suo album di debutto che arriva per lei in età matura. Dopo aver preso in mano la chitarra del fratello quando aveva undici anni ed essersi accorta subito di avere un profondo feeling con le sei corde, Tara ha continuato a studiare la chitarra da autodidatta per anni, ispirandosi alla lezione di artisti quali Vinnie Moore, Michael Schenker, Uli Jon Roth, Yngwie Malmsteen, Tony MacAlpine, Paul Gilbert ed altri, fino ad arrivare ad interessarsi anche ad altri strumenti ed a prendere lezioni da gente di un certo livello. Qualche nome? Steve Vai per la chitarra; Chad Smith per la batteria; Björn Englen per il basso e Derek Sherinian per il piano, arrivando di conseguenza a padroneggiare bene tutti questi strumenti. Dopo essere apparsa sull’album del 2015 The Art of Resilience dei belgi Beyond the Labyrinth, tocca ad Evil Enough presentarla presso il grande pubblico dopo trentacinque anni di studio, esibendo nel contempo le sue “conoscenze nel settore”, che testimoniano quanto questa chitarrista sia stimata nel giro.

Messa in piedi una propria etichetta e dopo aver scritto musica e parole dell’intero album, Tara Lynch ha infatti ottenuto la collaborazione di vari esponenti di primo piano del giro rock/metal, coinvolti nelle registrazioni tra un loro impegno e l’altro. Inoltre, Tara - “Gui-Tara", per gli amici - dopo aver ottenuto la collaborazione di Derek Sherinian per la produzione di quattro canzoni (troppo occupato, però, per continuare ad occuparsi del disco fino alla fine), si è spesa anche in quel ruolo insieme a Brent Woods, mettendo quindi la firma su quasi ogni aspetto relativo al CD. Ma chi sono i collaboratori della Lynch? Presto detto: oltre alla chitarrista, sono presenti Mark Boals alla voce; Vinny Appice e Glen Sobel alla batteria; Björn Englen e Phil Soussan al basso; Tony MacAlpine e Brent Woods ai synth. Insomma: una combriccola di professionisti i cui curricula comprendono in ordine sparso collaborazioni con Dio, Black Sabbath, Yngwie Malmsteen, Uli Jon Roth, Planet X, Alice Cooper, Ozzy Osbourne e tantissimi altri. Ma una sola chitarrista è presente: Tara Lynch. Tutti i nomi citati, comunque, sono garanzia di professionalità assoluta dell’operazione Evil Enough e del fatto che il disco rispecchi certamente la personalità e le capacità della Nostra. Una personalità inevitabilmente legata all’hard’n’heavy degli anni 80, assolutamente classico e privo di sorprese nel suo sviluppo, ma non per questo poco gradevole. Anzi, a tratti Tara riesce pure ad essere coinvolgente, ed anche se il senso di già sentito che avvolge ogni canzone abbassa inevitabilmente l’impatto generale di un lavoro che, del resto, sceglie di battere fieramente questa strada e forte della vena dark che emerge in buona parte della scaletta, Evil Enough si fa comunque ascoltare. I dieci pezzi presentati comprendono infatti quattro strumentali (l’aggressiva Exit the Warrior, il manifesto con tanto di firma Gui-Tara Rises, la manierista Enigmatic e l’oscura Feckless Lock) che servono a chiarire la preparazione della mastermind e le sue inclinazioni musicali e compositive, ed un lotto di canzoni piacevolmente retrò. Si passa dalla presentazione heavy-dark di Evil Enough alla leggera malinconia metallica di Antidote, alla power-ballad Kringeworthy. l’US Power in salsa dark emerge da Banished from My Kingdom, la voglia di concerto su atmosfere N.W.O.B.H.M. da Unbreakable e, infine, i tempi più controllati, ma sempre su un palpabile “strato di oscurità” da Trustless, probabilmente il pezzo più godibile insieme a Kringeworthy e Unbreakable.

Lavoro contraddistinto dalla prevedibile professionalità espressa dagli ottimi musicisti presenti e dall’altrettanto scontata aderenza a modelli non certo contrassegnabili con il timbro della modernità, Evil Enough è un disco messo insieme da e per appassionati di questo stile. Sincero, fiero, scorrevole e soprattutto molto autobiografico, questo album firmato Tara Lynch non presenta picchi eccelsi e non passerà certo alla storia della musica, ma è da rispettare perché non mostra tonfi, evidenzia sicurezza nelle esecuzioni e padronanza dei propri mezzi nella scrittura da parte della Lynch. Una donna che giunge al primo CD con la propria firma in copertina probabilmente con un certo ritardo rispetto a quanto avrebbe meritato e non sfigura al cospetto di nessun collega di settore.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2018
Tarasuz Records
Heavy
Tracklist
1. Evil Enough
2. Antidote
3. Exit the Warrior
4. Kringeworthy
5. Banished from My Kingdom
6. Gui-Tara Rises
7. Unbreakable
8. Enigmatic
9. Trustless
10. Feckless Lock
Line Up
Mark Boals (Voce)
Tara Lynch (Chitarre, Cori)
Tony MacAlpine (Tastiere)
Brent Woods (Synth, Cori)
Björn Englen (Basso)
Phil Soussan (Basso)
Vinny Appice (Batteria)
Glen Sobel (Batteria)
 
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