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27/07/24
DIVINE METAL FEST 7
ALTERNATIVE, C.DA ULIVETELLA - MONTENERO DI BISACCIA (CB)
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Saturnus - The Storm Within
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14/10/2023
( 1366 letture )
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Embrace the darkness, embrace the pain The things we fear are the ones we must face Haunted by a past I cannot change Tormented forever by the storm within
Il growl terribilmente cavernoso, lugubre, quasi spaventoso, riconoscibilissimo, che nasce dalle viscere di un dolore trattenuto, maturato, che poi esplode all 'improvviso. Thomas Jensen, caposaldo e certezza dei nostri Saturnus, fa da contraltare alla bellezza evocativa e delicata, rarefatta con cui si apre il nuovo album dei danesi, a undici anni di distanza da Saturn In Ascension. Come undici sono i minuti di durata dei due primi brani monolitici e allo stesso tempo carezzevoli di The Storm Within, attesissimi, ascoltati con le lacrime agli occhi -seppure Chasing Ghosts anticipato come singolo-, per la tanta attesa e la quasi persa speranza di ascoltare materiale nuovo dalla storica band, maestra del doom più cupo, unito a un gusto per la melodia sopraffino e delicatissimo.
Di melodia in questa ultima sentitissima fatica, ce n'è davvero molta e i brani sono impregnati di tastiere e piano, che prendono vita direttamente dall'umidità di tempeste estive, tempeste autunnali, spiagge solitarie, oscure e osano dilatare i tempi e i brani, bilanciando la pesantezza che scaturisce dalla sofferenza interiore, che esplode quando growl, chitarre e batteria scansano la bellezza per impersonificare il più spaventoso sublime.
I Saturnus ci raccontano i vissuti e le tempeste attraversate in questi lunghi undici anni, a cominciare da importanti cambi di formazione e ritorni. Di componenti storici sono rimasti solo il pilastro, l'inconfondibile Thomas Jensen e il bassista Brian Hansen, seppure con un lungo abbandono dopo la pubblicazione del secondo album Martyre; due chitarristi nuovi di zecca Indee Regal-Sagoo e Julio Fernandez hanno preso le redini della situazione, mentre alle tastiere abbiamo il gradito ritorno di Mika Filborne, che come abbiamo detto in questo lavoro ha un ruolo fondamentale.
E infatti dopo un suono di temporale e pioggia e un arpeggio di chitarra sono proprio le tastiere a prendere le redini della prima traccia e titletrack dell'album, prendendoci per mano e conducendoci dolcemente dentro questa tempesta che lentamente scoppia, dei colpi secchi di batteria ed esplode il fortunale, esplode il growl di Jensen che dopo averci sbattuto in faccia letteralmente la sua bile nera, ritenuta in antichità responsabile del temperamento malinconico, si calma e ci rilassa con suo recitato in voce pulita che si alterna ad altri scoppi neri, che rendono il pezzo perfettamente duplice, atmosferico, dilatato, ma con intermezzi terribilmente feroci e tormentosi. La medicina antica attribuiva all'influsso pianeta del Saturno la responsabilità del temperamento malinconico, ma Saturno era anche il dio Romano dell'agricoltura dell'abbondanza, della prosperità, della creazione, da questa dualità nasce il contrasto arte/creatività e malinconia. Chasing Ghosts aumenta e rallenta il ritmo fino a farci ascoltare i battiti del cuore di una battaglia che sembra senza speranza, con le chitarre espressive che straziano e allungano questo meraviglioso logorio interno:
I never be silenced By the ghosts in me I will never be hidind For the demons I cannot see
The Calling uscito come primo singolo anticipatore di The Storm Within, è insieme a Breath New Life, fra i brani più brevi e orecchiabili del lotto, con il growl di Thomas che si erge maestoso sul riff di chitarra melodico e incisivo. La pioggia incessante che permea il brano, di quasi sette minuti di durata, sfocia dopo una pausa, in un incontro accorato fra la voce recitata, il basso e le chitarre che si accendono nel momento più concitato del lavoro.
This is the calling? This is my calling?
La romanticissima, sontuosamente gotica Even Tide, è una perla candida, retta magnificamente soltanto dal pianoforte e dal dialogare dalle splendide voci pulite di Jansen e dell'ospite d'eccezione, Paul Kuhr dei Novembers Doom. La marea che si ritira lascia come ricordo fallimenti, tristezza e solitudine.
It seems lives failures haunt me And I just may deserve to be alone
I wonder why... This long I've survived Every time I try to go The waves bring me home
Arrivati al giro di boa di The Storm Within, un nostalgico e toccante intro di piano apre Closing the Circle, che mette una pietra su tutto ciò che è stato in modo da poter tornare a respirare nuova vita…
But the pain moves slowly…
Breathing New Life è il secondo brano più breve dopo The Calling anch'esso, come già avevamo accennato, più compatto e orecchiabile rispetto al resto dell'album, con il growl di Jansen e un riff deciso che ci invitano a considerare l'eternità di tempo trascorsa, sperando sia abbastanza per augurarsi la pace
Long since my heart has broken All pain has passed leading to hope Never knowing if peace comes at last As I breath new life
La conclusiva Truth dopo un lungo intro di piano e tastiere, ci regala un recitato solenne e commovente, ma di nuovo il growl nerissimo ci scrolla dal torpore sognante, ricordandoci la precarietà e mutevolezza della natura umana e delle emozioni:
A feeling of desire A lust without eyes Emotions filled with lies Even when I speak the truth
Nothing comes as it should. No truth…
I Saturnus delicati ed eterei, che ti sconvolgono a tradimento con la pesantezza, che ti fanna piombare dentro e tu non puoi far altro che soffrire insieme a loro. Vanno ascoltati soltanto quando davvero si sente il bisogno di allinearsi col loro sentire, e farsi quel giusto male che occorre per elevarsi ad uno stato di percezione superiore, che alle volte può sembrare infinita, prolissa e ripetitiva, ma che è necessaria come una preghiera purificatrice. Sono tornati dopo tutti questi anni con un album che ha soddisfatto a pieno tutte le nostre più rosee aspettative e il loro caratteristico e inconfondibile sound non è stato intaccato minimamente, nonostante l'innesto dei due nuovi chitarristi. The Storm Within è un disco che parla di tormento interiore, ma soprattutto di un percorso di cambiamento inevitabile e ci accompagna mano nella mano in questo percorso, tanto che, dopo averlo ascoltato, interiorizzato e fatto nostro, non si può più essere gli stessi. Questo è il grandissimo pregio dei Saturnus, descrivere sensazioni come davvero pochi, prima che scrivere meravigliosa musica.
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2
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Con questi non si sbaglia mai |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Storm Within 2. Chasing Ghosts 3. The Calling 4. Even Tide 5. Closing The Circle 6. Breathing New Life 7. Truth
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Line Up
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Thomas Akim Grønbæk Jensen (Voce) Indee Regal-Sagoo (Chitarra) Julio Fernandez (Chitarra) Mika Filborne (Tastiera, Piano) Brian Pomy Hansen (Basso) Henrik Glass (Batteria)
Musicisti Ospiti Paul Kuhr (Traccia 4)
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