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26/04/24
ELECTRIC VALLEY RECORDS FEST
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Suffokate - No Mercy, No Forgiveness
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( 4611 letture )
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Che noia, che barba. Che barba, che noia.
I Suffokate sono di Oackland, California. Adorano i tatuaggi, infarciscono i dischi di titoli tosti e hanno un'aria "cazzuta". Ora vi chiedo, cosa faranno mai i Suffokate? Risposta esatta, suonano death/core, mosh/core o giù di lì. Forti di un demo e di un debut album, giungono quest'oggi ad una nuova pubblicazione che risponde al nome di No Mercy, No Forgiveness.
A giudicare dal loro profilo myspace, in cui campeggiano le date del tour che stanno tenendo in madre patria con pezzi grossi del genere quali Annotations Of An Autopsy, American Me e Carnifex, ci si aspetterebbe qualcosa di qualitativamente elevato. Così non è, o almeno non sembra ascoltando questo disco. Come anticipato, i nostri suonano una sorta di mosh/core, attraverso il quale si sforzano di distaccarsi leggermente dalla massa informe che ormai infesta i suoni core/qualcosa, e di questo gliene va dato atto. Il problema dei Suffokate è però che paradossalmente le parti dell'album che smeglio echeggiano, o meno peggio, sono proprio quelle che ripercorrono gli stilemi del death/core. In alcuni casi infatti, la band prova a costruire un quid di eterogeneità, un qualcosa che pur fortemente imparentato col genere di cui sopra, cerchi punti di contatto con altro. Per intenderci, i Suffokate tentano di ripercorrere quanto fatto dagli All Shall Perish e non a caso annoverano il loro ex bassista, Bray Almini, tra i proprio membri. Il problema che però sta alla base di questo disco, e che sfocia nel senso di pesantezza di ascolto che si abbatte sull'incolpevole ascoltatore, è nella ripetitività di idee e, come se non bastasse, nella pochezza con cui queste vengono espresse. I Suffokate, come detto sopra, provano sporadicamente a discostarsi dalla massa, rallentando molto i tempi e infarcendoli di giri mosh, ma purtroppo non riescono mai a dare quello scossone che ci si aspetterebbe dalle ripartenze. Come se non bastasse la voce del singer Ricky Hoover, espressivo come il suono che proviene dagli aspirapolvere dell'omonimo marchio, non contribuisce ad aumentare la qualità del platter, bensì la affossa. Il suo growl andrebbe anche bene, se non fosse perennemente uguale a se stesso e solo raramente alternato con uno scream, anch'esso più che scontato. Di questo album salvo il guitar work, che denota una lieve ricerca di alternative al già sentito e sicuramente una buona tecnica di base. Sui tempi di batteria meglio non infierire, la loro prevedibilità è pari alla previsione del ritiro di patente passando in autostrada sotto un tutor a 280 Km orari.
Concludendo: questo album non sprofonda più giù della mediocrità solo per una produzione adeguata e per un discreto lavoro dei chitarristi, per il resto siamo su livelli di noia epocale. Cos'altro aggiungere? Per me i veri cazzuti non sono i Suffokate, per quanto si sforzino di darsi un'immagine tosta. I veri cazzuti sono coloro i quali ascoltano questo No Mercy, No Forgiveness, dall'inizio al termine, senza appisolarsi.
Fortemente consigliati a chi soffre di insonnia.
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Confermano la mia ipotesi proposta alla rece dei Carnifex: si atteggiano da duri, tosti e arrabbiati nei titoli e nelle produzioni degli album, ma in realtà sti gruppi deathcore sono degli incapaci che si atteggiano da metallari non essendolo. Lo ripeto: andatevi a sentire i Possessed, e sgolatevi quando cantate! Altro che il solito microfono abbassato. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Constant Urge To Kill 2. Force Fed 3. We Long For Your Blood 4. While They Sleep 5. Not The Fallen 6. Holiness Is Next to Filthiness 7. Power Of Submission 8. Taking Life 9. No Purpose In Life 10. Becoming The Nightmare
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Line Up
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Ricky Hoover - Vocals Lars Diaz - Drums Taylor Jones - Guitar Bray Almini - Bass Tesoro Protomartir – Guitar
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RECENSIONI |
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