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02/05/24
SVEST FEST
NAMA BREWING, VIA ROGGIA VIGNOLA 3 –TREVIGLIO (BG)
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Sandstone - Cultural Dissonance
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( 2587 letture )
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Un’occasione mancata. Si potrebbe tranquillamente classificare così quest’ultimo lavoro dei Sandstone, band progressive-power metal irlandese con evidenti riferimenti a Iron Maiden e Queensryche.
Cultural Dissonance segue il debut album Tides Of Opinion e soprattutto Purging The Past, disco che si è fatto notare anche per il commento del leggendario cantante degli Iron Maiden Bruce Dickinson (che ha descritto il secondo album dei Sandstone come “the most impressive album to come out of Ireland for years”). Cosa è cambiato da allora?
La sterzata verso sonorità più pesanti è evidente ed è aiutata anche dall’introduzione della seconda chitarra affidata alle mani del cantante Sean McBay, ricordando effettivamente band con percorsi simili come i Pagan’s Mind o gli ultimi Symphony X. La differenza è che sembra che i Sandstone non sappiano bene come si faccia. L’impressione che gli irlandesi non sappiano esattamente dove si trovino emerge fin dalla prima canzone dell’album, Reckless Thought, che parte molto bene con possenti sferzate di batteria è una chitarra che sembra voler prendere in mano le redini del gioco, ma fin troppo presto entra in campo la voce stridula di Sean McBay (che riesce a brillare meglio all’interno del bridge) e la canzone va perdendo di efficacia ed incisività, nonostante gli altri strumentisti (e soprattutto la chitarra solista) svolgano un lavoro interessante. I punti deboli appena notati si possono riscontare lungo tutto il full-lenght.
Non è tanto l’abilità dei musicisti o la qualità del songwriting a lasciare perplessi, quanto la fondamentale mancanza di sostanza e l’incapacità di seguire fino in fondo il sentiero intrapreso. La ricerca melodica è buona ma oscurata dalla ricerca di una cattiveria che è praticamente impalpabile; la ripresa dei modelli (vedi Silent Suicide, che profuma di Queensryche) sfiora l’emulazione sterile e fine a sé stessa. Mi dispiace poi dire che il cantato di Sean McBay appare del tutto inappropriato alla situazione attuale della band.
La band, insomma, dimostra di essere piuttosto confusa sul da farsi, oltre che a peccare molto di personalità. I quasi cinquanta minuti complessivi dell’album sembrano non passare mai ed alla fine risulta davvero difficile trovare motivi per ascoltare nuovamente questo Cultural Dissonance. È davvero un peccato, perché le potenzialità sembrerebbero non mancare.
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3
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il motivo è presto detto: prima si poteva dare un voto anche inferiore al 30... |
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2
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Opzione vota: da 30 a 99. Voto lettori: 27,6. (lol?) |
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1
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Disco abbastanza tedioso, x qualche motvio sono calati parecchio rispetto alle altre uscite in cui non erano così boriosi... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Reckless Thought 02. Little Forgeries 03. Fading 04. Leaning On An Arrow 05. Carefree Moment 06. Silent Suicide 07. Black Skies 08. No More 09. Sleep 10. Trick Of Mind
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Line Up
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David McLaughlin - bass Stevie McLaughlin - guitar Sean McBay - vocals & guitar Dan Lafford - drums
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RECENSIONI |
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