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Frank Marino & Mahogany Rush - Live
( 4989 letture )
Se digitate su Google "Frank Marino" tra i primi risultati ci sarà la pagina di Wikipedia a lui dedicata, e tra le informazioni contenute in quella pagina ce n’è una incontrovertibilmente vera: Frank Marino è stato, e lo è tutt’ora, uno dei più sottovalutati chitarristi degli anni ’70, e della storia del rock aggiungerei io. Noto ai più per la sua militanza nei Mahogany Rush, band che ha fondato e capitanato nel suo periodo migliore, il buon Frank non è mai riuscito a sfondare del tutto nel music biz che conta. Autore e performer su un’infinità di dischi, Marino - per l’opinione pubblica musicale mondiale - non è mai uscito del tutto dallo status dell’essere un clone di Jimi Hendrix, non è mai riuscito a fare quel grande salto che sicuramente avrebbe meritato di fare. La sua musica, con i Mahogany Rush e da solista, è un compendio di tutte le correnti che andavano per la maggiore nei meravigliosi anni ’70, riuscendo comunque a rendere il tutto il più appetibile possibile, grazie a un’indiscutibile tecnica di base, vero e proprio motore di tutte le sue produzioni. Ed è per questo che il modo migliore per avvicinarsi a Frank Marino è proprio quello di ascoltare un live dell’epoca, proprio come questo Live del 1978 di cui vi parlerò adesso.

Il disco è un concentrato di rock n’ roll fumante, con evidentissime matrici blues, dove il filo conduttore è la chitarra di Marino, vero e proprio funambolo delle sei corde. Ora, accantonando il discorso dell’essere un clone di Jimi Hendrix, cosa per altro non vera, o almeno non del tutto, il merito che si può certamente riconoscere a Marino e la sua band è quello di essere una band con gli attributi. Difficilmente si può restare indifferenti dinanzi alla potenza del loro groove, dinanzi alle graffianti performance di Marino, peraltro anche un ottimo cantante. In sintesi, si sente su tutto il disco un’aura di magia quasi che non può che appartenere agli anni ’70. Citare un pezzo a discapito di altri nuoce un po’ all’omogeneità del disco, ma per farvi un’idea di quello che fino ad ora ho maldestramente tentato di descrivere, devo per forza indicarvi qualche canzone. La ripetitività del giro di basso di The Answer è quasi ipnotica, e sulla struttura ritmica Marino riesce a ricamare, cesellare assoli di chitarra di uno spessore indiscusso senza far pesare questa propensione da shredder sull’economia del pezzo. Come di consueto tra gli artisti di quell’epoca, anche Frank Marino proponeva un gran numero di cover, tra le quali possiamo elencare I’m a King Bee, famosissimo blues proposto da un gran numero di band nella storia del rock, a cui segue un piccolo estratto di Back Door Man altro pezzo da novanta del blues. Si prosegue con la leggendaria Johnny Be Goode, ottima in questa versione, per giungere ad un innesto di Who Do You Love altro pezzo ultranoto di Bo Diddley del 1956. Electric Reflections of War è forse la summa del Marino pensiero, essendo un lungo assolo di chitarra in cui si sfiorano tutti i territori del rock. Chiude il disco un’ottima versione di Purple Haze.

Parlare più di tanto di un album come questo può essere inutile se non deleterio. L’unica cosa da fare dinanzi a macigni di hard rock come questo è ascoltare a fondo, percepire, assaporare l’atmosfera della dimensione live di quegli anni, dominata dalle improvvisazioni. È questo l’aspetto che meglio caratterizza questo Live a prescindere dai generi proposti con la tracklist; lo si può considerare un enorme -riuscitissima- jam session.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
85 su 4 voti [ VOTA]
progster78
Sabato 6 Gennaio 2024, 15.04.04
12
Come scritto nella recensione uno dei più sottovalutati chitarristi degli anni \'70...Con i MR ha registrato dischi stupendi come Strange Universe e IV...questo live ne conferma le grandi doti voto 85.
Rob Fleming
Venerdì 29 Dicembre 2023, 9.55.32
11
Vai @Mariner! Ti aspetto qua. Purtroppo c\'è solo questo al momento. Ma è un\'ottima base di partenza
patrik
Giovedì 30 Aprile 2020, 22.36.36
10
la musica è da blue collars , magari poco attraente per gli intellettuali , ma è uno sbaglio grosso , spesso si sottovaluta per vari interessi e molta ignoranza la musica piu valida , bollandola velocemente , perche si deve far spazio all' hype .....magari non era raccomandato , non era bellissimo, ma la musica era ottima , come anche tommy bolin , a me garba parecchio , ho comprato dei dischi rari ma molto belli ed eppure è un piacere ascoltarli perche è grande musica
Jaw
Sabato 17 Novembre 2018, 22.48.53
9
La scelta di avere in data base in live come prima recensione? Può essere una scelta retrò, allora sono d'accordo, prima però vengono i dischi da studio, Vick ha ragione, per me lui e Aldo Nova tra i migliori, dei veri rockers di classe
Rob Fleming
Sabato 23 Gennaio 2016, 19.40.43
8
Autentico live per un musicista autentico. E gli album successivi saranno mazzate pazzesche 80
Vick
Lunedì 17 Agosto 2015, 17.22.12
7
Grandissimo Guitar Hero.... Non un clone di Jimi, ma Hendrix rivisitato, rinnovato e più evoluto. Tratti Jazz & Blues impregnati di un feeling che neanche il Grande Jimi ha saputo rendere così celestiali. Per me il migliore in assoluto. The Best Frank.....
Gigi63
Sabato 18 Luglio 2015, 18.07.01
6
Ho sentito e comprato questo album a poca distanza dalla sua uscita. Ho diverse migliaia tra cd e vinili, ma ho sempre sostenuto che se dovessi portarmi su un'isola deserta un solo album, non avrei esitazioni a scegliere questo
gianni salustri
Sabato 28 Giugno 2014, 11.19.30
5
E' dalla notte dei tempi che sostengo la grandezza di Frank !!spontaneo , immediato , grintoso, tecnico e gran voce ,nota bene, all unisono con la chitarra ,io , adoratore di Jimi , ho scoperto nei miei 70 questo continuatore della strada indicata dal compianto Hendrix ,,,, scoprire poi le sue origini italiane me lo fanno apprezzare ancor di più Grazie di esistere Frank hai reso la mia vita piu spensierata con la tua musica.
Lizard
Martedì 30 Aprile 2013, 23.48.32
4
Questa è una perla assoluta. Frank Marino è un chitarrista pazzesco e in questo live la band raggiunge un'intensità rara e veramente ottimale. Credo sia senza dubbio uno degli album dal vivo più belli e coinvolgenti del periodo.
dario
Martedì 30 Aprile 2013, 23.26.26
3
@Nightcomer: si, è proprio vero si coglie qualcosa di particolare , io l'ho chiamata "magia" che richiama quegli anni. A quei tempi si credeva davvero di cambiare il mondo con le idee e la musica e , forse anche condizionato da libri e film, quando sento quelle note scatta qualcosa che mi tiene incollato allo stereo fino alla fine del vinile. Ciao
The Nightcomer
Martedì 30 Aprile 2013, 23.07.14
2
Bravo Dario, condivido il tuo entusiasmo per questo artista e per l'espressione musicale di quel periodo, che trovo molto affascinante e variegato; approfondendolo ci si accorge che esistono moltissimi gruppi validi (sia in Europoa che oltre oceano), i quali possono essere collocati in una sorta di dimensione transitoria, posta idealmente a collegare la fine del periodo hard rock dei seventies con l'inizio di una nuovo modo di intendere la musica. Poco importano secondo me le influenze (possono essere 'hard o heavy), perché ascoltando i dischi di quegli anni si coglie immediatamente qualcosa di particolare, seppur ben riconoscibile.
dario
Martedì 30 Aprile 2013, 22.44.43
1
Lo sto ascoltando proprio adesso. Un album stupendo di rock/blues anni 70. Adoro ascoltare questi live anni 70/80, dove la magia della musica di quel tempo si esprime al massimo tra improvvisazione e groove. Batteria , basso , voce e chitarra tanto basta ai Mahogany Rush a dar vita ad un concerto memorabile. Oltre alla grande tecnica chitarristica F. Marino ha anche un 'ottima voce che sa gestire bene anche live. Dragonfly The Answer Electric Reflections of War e la cover Purple Haze le mie preferite. Voto 90 sul mio "personalissimo" cartellino
INFORMAZIONI
1978
Columbia Records
Rock
Tracklist
1. Introduction
2. The Answer
3. Dragonfly
4. I'm A King Bee
5. Excerpt From "Back Door Man"
6. A New Rock & Roll
7. Johnny B. Goode
8. Talkin' 'Bout A Feelin'
9. Excerpt From "Who Do Ya Love"
10. Electric Reflections Of War
11. The World Anthem
12. Purple Haze
Line Up
Frank Marino (Voce, Chitarra)
Paul Harwood (Basso)
Jimmy Ayoub (Batteria)
 
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