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TERSIVEL - Gli show sono i nostri combattimenti
09/02/2012 (2275 letture)
Attratti da un debutto interessante come For One Pagan Brotherhood e incuriositi da titoli come Tarantella Siciliana e Cosa Nostra non abbiamo esitato a contattare i Tersivel nella persona del cantante/chitarrista e leader Lian Gerbino: ecco cosa ci ha detto riguardo i testi, la musica e il futuro della sua band.

Fabriziomagno:Ciao Lian, benvenuto su Metallized! So che sei molto legato all’Italia…
Lian: Ciao Fabri, grazie. Sì, l’Italia è un luogo molto speciale per me perché la mia famiglia è italiana. Sono arrivati in Argentina sul finire degli anni ’40, partendo dalla Sicilia, Palermo per l’esattezza, con destinazione Buenos Aires. Sono cresciuto ascoltando le tarantelle, Giuseppe Luco, mio stonato nonno (in italiano ndr) e altro ancora.

Fabriziomagno:Come definisci musicalmente i Tersivel? Quali sono le fonti d’ispirazione del gruppo e le tue in particolare?
Lian: Come molti altri, non mi piace etichettare la mia musica. La gente dice pagan metal o folk metal ed è ok perché abbiamo questi elementi nella nostra musica, ma abbiamo un sound differente, ogni band ha una proprio modo di comporre musica anche all’interno della stessa scena. Per esempio, abbiamo alcuni passaggi vicini allo stile dei Turisas, qualcosa tipo Battle Metalish, ma quando ascolti l’intero disco capisci che noi andiamo in un’altra direzione. Abbiamo anche alcune influenze di folk italiano, qualcosa di irlandese… Franco Robert (tastierista) è un grande fan di Nobuo Uematsu (compositore delle musiche di Final Fantasy) mentre Nicolas Nargrath ha un background di metal estremo. Noi proviamo a incorporare ogni elemento nella musica che facciamo, provando a portare avanti la canzone senza esagerare inserendo troppe cose, odiamo le canzoni noiose! Così, se qualcosa suona leggermente noioso lo eliminiamo.

Fabriziomagno:Come nascono i testi delle canzoni? In particolare, ti va di “spiegare” Cosa Nostra?
Lian: For One Pagan Brotherhood ha due tipi di testi: concettuali e non concettuali. Riguardo i primi, potrai trovare una lunga spiegazione nel libro che nei prossimi mesi sarà in vendita. In breve, For One Pagan Brotherhood è basato su questo libro che mi ha visto impegnato nella sua scrittura negli ultimi tre anni e tratta dal periodo tra l’Impero Romano e le Crociate, quando i cristiani uccisero i pagani in giro per il mondo. È una storta di romanzo fantastico, perché tratta sia di argomenti reali che inventati. Per esempio in The Heathen Sun Of Revenge dico Leaving the fields that once were free from Christian Domain, questo territorio è Lation (Lazio). E nella stessa canzone We wait in Endera, the town of war, beh, Endera è un luogo inventato. Ora, per i testi non concettuali, abbiamo High Germany (musica e testo sono tradizionali), Cruzat Beer House Song è una canzone composta in onore di un posto dove siamo soliti andare, Ale House qui a Buenos Aires, e… Cosa Nostra! Cosa Nostra è il nome della grande mafia siciliana (lo so che voi italiani la conoscete!). La canzone è una parodia, non siamo affiliati alla mafia, ahahah! Il testo parla di due viaggiatori ubriachi, uno chiede all’altro delle città da lui visitate e le risposte sono le prime che gli vengono in mente, ovviamente prive di senso! Anche il ritornello è privo di senso, non c’è bisogno di spiegarlo! All’inizio suonavamo questa canzone solo nei concerti perché è divertente e facile da ricordare, ma i fans la volevano inserita nel disco e noi gli abbiamo dato quello che ci è stato chiesto.

Fabriziomagno:For One Pagan Brotherhood è un buon debutto, vi ritenete soddisfatti oppure, a distanza di mesi, cambiereste qualcosa?
Lian: Sì, sono molto soddisfatto di questo disco. Abbiamo messo tutto nella sua realizzazione, le canzoni sono semplicemente le migliori che abbiamo mai composto. L’album suona bene, cavolo se sono soddisfatto! E’ vero… quando si lavora su qualcosa si vuole che esca al meglio. Abbiamo deciso di darci una deadline e provare a lavorare nella maniera più intensa possibile per avere qualcosa che resista al tempo.

Fabriziomagno:Le vostre canzoni passano dall’heavy/power con elementi folk europei a sfuriate extreme metal per poi far spazio a episodi quasi grotteschi o insoliti (Tarantella Siciliana, Cosa Nostra), seppur ben realizzati. Non temete di risultare troppo dispersivi?
Lian: Ad essere onesto, veramente non me ne importa di essere dispersivo. Ad oggi, Tarantella Siciliana e Cosa Nostra sono molto popolari nei nostri concerti. Le persone chi chiedono questi brani, le ballano e cantano insieme a noi. Se pensiamo che Pagan Nation o As Brothers We Shall Fight sono pezzi ricchi musicalmente e con un messaggio forte hanno lo stesso responso del pubblico vuol dire che facciamo bene entrambe le cose. Penso che questa sia l’essenza dei Tersivel e potrai renderti conto di questa dualità nel prossimo disco.

Fabriziomagno:State suonando in giro in questo momento: com’è un concerto dei Tersivel? Suonate anche qualche cover? E il pubblico come reagisce?
Lian: Beh, questa band è stata creata per suonare live. Il nostro obbiettivo è stare più possibile sul palco ogni anno. Un concerto dei Tersivel è come un campo di battaglia, prendiamo l’energia che il pubblico ci trasmette e lo facciamo tornare a loro attraverso la musica. Ogni concerto è una fottuta battaglia per noi. Voglio dire, viviamo lo show come un vero combattimento, diamo tutto e lottiamo fino all’ultimo respiro. Cerchiamo di essere più estremi possibile e al tempo stesso vogliamo intrattenere al meglio il pubblico. Se esci per vedere una band sulla quale riponi delle aspettative, uno dei migliori concerti della tua vita, pagando un biglietto, comprando il disco, sicuramente non vuoi rimanere deluso. Rispettiamo i punti di vista dei fans, siamo anche noi dei metal head e sappiamo cosa si vuole vedere e ascoltare in un concerto. Nell’ultimo tour sud americano, abbiamo suonato solo una cover in ogni show: Hail And Kill dei Manowar.

Fabriziomagno:Pensate di organizzare qualcosa qui in Europa in futuro, con la speranza di “sfondare”?
Lian: Yeah, verremo in Europa quest’anno, penso verso settembre/ottobre. Stiamo lavorando con una buona booking agency ma al momento non posso darti maggiori dettagli. Posso però dirti che siamo pronti ad andare e far sbattere teste! Tenete d’occhio il nostro sito web, novità riguardanti le date europee saranno presto rilasciate.

Fabriziomagno:Potendo scegliere, con quale gruppo ti piacerebbe suonare in tour?
Lian: Sarebbe fantastico fare un tour con i Behemoth. A mio parere sono la band extreme metal più professionale e penso che avremmo molto da imparare da loro.

Fabriziomagno:Hai hobby e passioni extra musicali?
Lian: La musica non è un hobby per me. Leggo molto, in particolare la storia romana, quantum physics, e tutto di scienze e tecnologia. Gioco a calcio, ma solo quando non sono in tour! Eheheh!

Fabriziomagno:Come ti è venuta l’idea di metter su un’etichetta musicale?
Lian: È venuta in quanto c’era la necessità di avere un disco di qualità. Con i Tersivel volevamo mettere sul mercato un album di qualità, qualcosa di figo allo stesso livello dei grandi gruppi del nostro genere. Tristemente, le etichette argentine non erano interessate a lavorare su alti livelli, così la soluzione è stata semplice: creare un’etichetta.

Fabriziomagno:Siamo alla fine, prima di salutare i lettori di metallized.it, ti va di anticipare qualcosa riguardante il prossimo disco?
Lian: Il prossimo disco sarà fottutamente buono! Stiamo preparando alcune canzoni e posso assicurare che ne rimarrai soddisfatto. L’album sarà un concept, ma stiamo ancora definendo la cosa. Stiamo utilizzando nuova strumentazione per aumentare ulteriormente la qualità dell’album. Pensiamo di pubblicarlo negli ultimi mesi del 2012, non aggiungo altro al momento, ma presto ci saranno notizie a riguardo. Voglio ringraziare tutti i lettori di Metallized, feel free to join our Pagan Army at Tersivel.com. Un grazie speciale a te Fabri per aver dimostrato interesse e passione verso la mia band. Take care bro!

"Dimidium facti qui coepit habet" - Quintus Horatius
See you all soon!



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