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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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TESTAMENT + DEW-SCENTED + BLEED FROM WITHIN - Tempo Rock, Gualtieri (RE), 16/03/2013
21/03/2013 (3899 letture)
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Conseguenza del rinvio della data che si sarebbe dovuta tenere lo scorso novembre, l'appuntamento di stasera è di quelli che proprio non si possono mancare (soprattutto per un amante del genere come il sottoscritto); arriva in Italia una formazione che definire storica in ambito thrash è riduttivo: i Testament! Il fatto che il concerto si tenga di sabato rende meno pesanti i circa 250 Km di strada che ci attendono; io e il mio amico Pafio decidiamo che vale la pena fermarsi per il weekend in modo da approfittare della cucina emiliana per un ottimo pranzo domenicale -il quale non deluderà le attese. Ma non è del turismo enogastronomico a cui ci siamo dedicati che dobbiamo trattare in questa sede, bensì del concerto a cui abbiamo avuto il privilegio di assistere. Decidiamo di fare un sopralluogo dal paesino in cui alloggiamo verso il locale -che dista pochi minuti di macchina- tanto per prendere confidenza col luogo e più tardi, indossate le "divise da concerto", torniamo al Tempo Rock, sul retro del quale scorgiamo un capannello di giovani lungocriniti che ci incuriosisce e ci spinge ad avvicinarci: il motivo di tale piccola folla è la presenza dell'emaciato bassista dei Testament Greg Christian -mi è stato detto che poco prima si era fermato anche Chuck Billy- il quale si fa tranquillamente fotografare con i fan mentre chiacchiera amabilmente con gli stessi. Riesco a farmi autografare Dark Roots of Earth prima che un fiscalissimo addetto alla security ci faccia allontanare manco fossimo lì a dar fastidio al musicista, ma tant'è. A questo punto decidiamo di metterci in fila e dopo il solito ritardo sugli orari annunciati, vediamo aprirsi le porte del locale; meno male, la temperatura tutt'altro che mite cominciava a farsi sentire. Espletata in un attimo la formalità dell'accredito entro nella struttura guadagnando la 2° fila sotto il palco (fortunatamente da lì la visione del concerto risulterà ottimale) da cui non mi muoverò più fino alla fine dello spettacolo. Non ci resta che aspettare l'inizio dello show.
BLEED FROM WITHIN Il locale si sta riempiendo lentamente quando i Bleed From Within salgono sul palco. Fautori di un death-core piuttosto ritmato e di facile presa gli scozzesi cercano di coinvolgere e incitare il pubblico, specialmente il cantante Scott Kennedy il quale si presenta senza scarpe, indossando solo un paio di calzini neri (?). Scott non si distingue soltanto per l'abbigliamento ma anche per la gran quantità di sputi che lancia in aria, presto imitato dal chitarrista Martyn Evans, mentre Craig "Goonzi" Gowans è impegnato a mulinare la sua chioma rossiccia durante tutta l'esibizione. Tra i brani proposti in scaletta segnaliamo il singolo Uprising e un medley con un estratto di 5 Minutes Alone dei Pantera; i pezzi sono molto simili tra di loro e seguono più o meno il medesimo schema, tutto riff di ritmica e zero assoli, in modo da mettere in risalto più il groove che non la fantasia o la perizia tecnica; questi cinque giovani musicisti sono piuttosto bravi, ma la loro proposta non mi prende troppo e ascoltando i commenti di chi mi sta attorno non sono il solo. Comunque la band può ritenersi soddisfatta, essendo passata da un'accoglienza inizialmente piuttosto tiepida a un finale con applausi più convinti. DEW-SCENTED Dopo un cambio di palco in gran parte effettuato dagli stessi musicisti, è ora il turno dei tedeschi Dew-Scented e del loro death-thrash sparato a mille. La band sostituisce gli Shadows Fall, costretti all'ultimo a dare forfait: come ci dice lo stesso singer Leif Jensen è stata una chiamata last-minute (non hanno nemmeno un briciolo di scenografia a differenza dei loro compagni di tour) ma bisogna ammettere che i crucchi sono più "adatti" ad aprire ai Testament rispetto ai colleghi americani, dediti a un più "leggero" metal-core. Fin dal primo accordo di Hubris si nota il salto di livello rispetto al gruppo che li ha preceduti; l'esperienza ventennale (nonostante i continui cambi di line-up) ha il suo peso e il pubblico -cresciuto ulteriormente in unità- dimostra di apprezzare la proposta del quintetto. Non conoscevo la band in questione (ebbene sì, lo ammetto) ma sono rimasto davvero colpito dall'act teutonico, la cui proposta musicale soddisfa appieno i miei gusti: vale la pena approfondire la loro conoscenza. Marvin Vriesde incita la folla -come se ce ne fosse bisogno!- e si adopera alla sei corde con grande maestria, mentre il corpulento cantante dimostra di essere un frontman navigato, coinvolgendo la folla e dialogando simpaticamente tra una canzone e l'altra. Arrivano così pezzi quali Turn to Ash, That's Why I Despise You e la coinvolgente Cities of the Dead, la quale sembra incontrare i favori della totalità degli intervenuti. Anche la sezione ritmica si dà un gran daffare e Koen Herfst dimostra tutta la sua esplosività alla batteria, stendendo tappeti di doppio pedale a profusione. Alla fine del set la band saluta felice una platea soddisfatta: i più sinceri complimenti ai Dew-Scented!
SETLIST DEW-SCENTED 1. Hubris 2. Sworn to Obey 3. Turn to Ash 4. Soul Poison 5. That's Why I Despise You 6. Storm Within 7. Cities of the Dead 8. Never to Return 9. Thrown to the Lions 10. Acts of Rage TESTAMENT Un'attesa interminabile ci separa dall'esibizione degli headliner, ma ecco che infine si abbassano le luci e un boato fragoroso esplode dalla folla che ha nel frattempo riempito il locale; davanti al palco la calca si fa sentire ma non mollerò la mia posizione nemmeno nei momenti più duri, restando stoicamente ancorato alle transenne. La lunga intro -composta da spezzoni di notiziari e dall'inno americano storpiato da una chitarra lancinante- che viene ora sparata dalle casse fa da preludio all'entrata della band; l'ingresso di Gene Hoglan viene accolto da una vera e propria ovazione, subito seguito dai suoi compagni d'avventura: signore e signori, ecco a voi una delle band più importanti dell'intero movimento metal, i Testament! Subito parte il macello di Rise Up -chiaramente studiata per rendere al meglio nella dimensione live- la folla impazzisce entusiasta ed è fomento totale quando Chuck Billy urla nel suo microfono -sorretto dall'ormai famosa asta fluorescente- il refrain:
"When I say rise up You say war When I say rise up YOU-SAY-WAR!
Rise Up..." e il pubblico "WAAAAR! Rise Up... WAAAAR!! Rise Up... WAAAAR!!! Rise Up... WAAAAAARR!!!!"
Complice il volume altissimo, i suoni non sono eccelsi risultando troppo impastati e confusi e inoltre la voce talvolta appare bassa (con il microfono che a volte tende a sparire tra gli strumenti), l'impressione è che i gruppi spalla abbiano goduto di un audio migliore, ma tutto sommato dalla posizione ravvicinata in cui mi trovo la situazione non è totalmente drammatica. Quindi dopo un altro paio di song giunge il momento di Native Blood che come ci dice lo stesso Chuck ha per lui un significato particolare (è noto infatti che il singer abbia origini nativo-americane) e mentre la annuncia indica la sua splendida t-shirt (ovviamente con l'immancabile gilet d'ordinanza) rappresentante un teschio con il tipico copricapo piumato dei condottieri pellerossa: il brano in sede live risulta ancora più incisivo che non su disco, mentre la band ci concede una specie di tregua con la più "tranquilla" Dark Roots of Earth, title-track dell'ultima fatica discografica dei californiani. Avere Chuck "Tatanka" Billy a pochi passi mi dà un'emozione indescrivibile, quell'omone che rappresenta la storia del thrash della Bay Area e non solo è a due metri da me e ci guarda con il suo faccione compiaciuto da tanto calore, non mancando in più di un'occasione di ringraziare il pubblico italiano il quale si dimostra davvero all'altezza quanto a partecipazione ed entusiasmo. Ad un certo punto però noto che il singer scalcia un po' stizzito una pedaliera di Eric Peterson la quale evidentemente non doveva trovarsi nella posizione in cui era, tant'è che un roadie provvederà a spostarla in modo che questa non intralci il passaggio di Chuck verso la platea, sempre più infervorata grazie a brani storici quali Into the Pit, Practice What You Preach e Eyes of Wrath. Skolnick pare una statua mentre macina, nella sua tipica posa plastica, un assolo dietro l'altro con la solita classe cristallina e Peterson non è da meno, incitandoci continuamente a fare più casino possibile; quindi l'imponente singer ci annuncia un vecchio brano per cui la band girò il suo primo video, ovvero il super-classico Over the Wall e le pareti del Tempo Rock sembrano attutire un'esplosione atomica: passano gli anni ma questo rimane un pezzo incredibile, non c'è che dire. Sull'intro di D.N.R. un roadie cerca inutilmente di farsi notare da Billy -il quale sta "dirigendo" un'immaginaria orchestra mentre passeggia per il palco- per avvisarlo del fatto che nonostante l'esecuzione del brano sia imminente Hoglan, il quale si è nel frattempo allontanato, non è ancora tornato al suo posto; poco male, ecco che subito il corpulento batterista torna a sedersi dietro le pelli e la bomba dal titolo Do Not Resuscitate (uno dei miei pezzi preferiti di quel capolavoro che è The Gathering) può deflagrare con tutta la sua distruttiva potenza, infiammando gli animi già esagitati da cotanta violenza sonora. Il cantante presenta i suoi colleghi in modo che ad ognuno di essi venga tributato il doveroso omaggio del pubblico, davvero meritato visto la bravura e la passione di questi grandissimi musicisti; infine 3 Days in Darkness e The Formation of Damnation chiudono quella che è stata un prestazione eccelsa, solo in parte inficiata da un'acustica non proprio impeccabile: la band ci saluta ed esce tra le urla e gli applausi del numeroso pubblico, stordito ed estasiato da questa bellissima serata. Non sono più dei giovincelli, ma finché i Testament saranno in grado di offrire spettacoli di questa caratura, non ce ne sarà davvero per (quasi) nessuno. Immensi.
SETLIST TESTAMENT 1. Rise Up 2. More Than Meets the Eye 3. Burnt Offerings 4. Native Blood 5. True American Hate 6. Dark Roots of Earth 7. Into the Pit 8. Practice What You Preach 9. Riding the Snake 10. Eyes of Wrath 11. Over the Wall 12. The Haunting 13. The New Order 14. D.N.R. (Do Not Resuscitate) 15. 3 Days in Darkness 16. The Formation of Damnation
Soddisfatto e un po' stordito mi reco al banchetto del merchandise dove compro due CD dei Dew-Scented; i tedeschi mi sono davvero piaciuti e poco dopo riesco a farmi autografare Icarus dall'intera band, complimentandomi con loro per l'ottima prestazione. Quindi, dopo una birra, incontro di nuovo Greg Christian e anche a lui esprimo il mio apprezzamento per il magnifico show, augurandomi di rivederlo presto; a questo punto, dopo aver scattato un paio di foto ai miei colleghi Ad Astra e Waste of Air con il grande -in tutti i sensi- Gene Hoglan (ed esser stato nuovamente allontanato dal solerte addetto alla sicurezza di cui ho già scritto sopra) esco dal locale pienamente appagato, contento di aver trascorso una serata davvero speciale e indimenticabile. Spero ce ne siano tante altre ancora.
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Elluis, toccare Hoglan???? Si sarebbe divertito????? |
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@Lambru, a saperlo mi caricavo Hoglan in macchina e venivamo anche noi a palpeggiare Moana, secondo me si sarebbe divertito anche lui   |
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Elluis, io mi sono emozionato come te....ma 21 anni fa davanti a Moana Pozzi, era in un night, io e gli altri ,tutti ubriachi , l'abbiamo palpata ovunque.....purtroppo è morta dopo 2 anni.... |
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Scusate faccio un breve OT su Gene Hoglan: lo incontrai anni fa (metà anni 90) al concerto dei Black Crowes (!!) a Milano, all'inizio non ero sicuro che fosse lui poi mi sono avvicinato gli ho parlato e mi ha confermato che era lui, al che ho avuto un mancamento........ Mi ha raccontato che era lì perchè ospite della sua label (che era la stessa dei BC), e che era a Milano a promuovere il suo disco (era il primo album degli Strapping Young Lad). Abbiamo parlato un po, tanto a lui del concerto non gliene fregava niente, ed è stato veramente gentile e affabile, ci sono rimasto davvero, e chi se lo sarebbe mai aspettato ? Mi colpi molto il fatto che era mezzo zoppo e si aiutava con un bastone, camminava a fatica e ha tenuto sempre indosso sti occhialoni neri da sole. |
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Monky, Davos, Metal maniac, ecc... potevate dirlo prima che c'eravate, così ci beccavamo....comunque complimenti a Hoglan, mi han detto che era in mezzo alla gente dopo il concerto, non l'ho visto, però ho saputo che scambiava 2 parole con tutti, così si fa, un grande per me.... |
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Concertone spettacolare che non ha deluso le aspettative. I suoni non erano per niente eccelsi (i Testament si meritavano mooolto di più), tuttavia i problemi sono stati principalmente a causa del fonico che probabilmente non si trovava a suo agio con la strumentazione che aveva (?!). Io ho preso posto proprio accanto ai mixer e da lì il suono era abbastanza buono. Un elogio da parte mia va al grandissimo Gene Hoglan, IL musicista per cui sono andato a godermi questo concerto (si, amo i testament, ma la scelta di farmi 300 km è stata soprattutto per vedere questo mostro di batterista). Oltre a essere uno dei miei musicisti preferiti, ho scoperto che è anche una persona estremamente alla buona: eravamo io e tre miei amici vicino al pullman quando è finito il soundcheck e la maggior parte delle persone era già in coda per entrare. E' uscito due piatti fumanti in mano diretto sul pulmann, eppure quando l'abbiamo chiamato (4 persone e non eravamo una massa di groupie biondissime e pronte a tutto) non ha esitato un secondo a posare la propria cena e a venirci incontro a fare foto, autografi e a ringraziarci per essere lì a vedere lo show. E' un gesto molto semplice, ma che ti fa capire veramente quali sono i musicisti che ci tengono al proprio pubblico e che lo fanno per passione. E non ti fa rimpiangere il viaggio e la spesa per arrivare fino là. |
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grandissimi i dew..spero di beccarli presto dal vivo.i testament li ho visti l'anno scorso e sono rimasto deluso dalla scaletta troppo corta..forse sarei dovuto venire a questo concerto ahaha |
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secondo me la scaletta è molto buona. i Testament possono tranquillamente pescare molti pezzi dagli album recenti a differenza di tante altre band old-school che non possono permetterselo. poi è chiaro che magari 1 pezzo da Souls e 1 da Low potevano mettercelo ma sono gusti personali.. |
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Non le ho citate perchè DNR è immancabile e Eyes of Wrath tutto sommato può starci |
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a dir la verità dallo stratosferico the gathering ne han tirate fuori 4 (ci sono anche eyes of wrath e D.N.R oltre a quelle che hai citato tu)... |
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Mah,sono l'unico a ritenere molto deludente la scaletta dei Testament?Omessi grandi classici come Disciple of the Watch(loro pezzo migliore con Over the Wall,per me),Alone in the Dark,Souls of Black,Trial by Fire o The Preacher..6 pezzi su 16 degli ultimi 2 studio album che,francamente,non sono gran cosa..ignorato il periodo intermedio della loro carriera,nemmeno una Demonic Refusal o una Low han ritirato fuori..dallo stratosferico The Gathering,hanno suonato 3 Days in Darkness e Riding the Snake che li ritengo fra i peggiori del disco,molto meglio una LOTD,Fall of Sipledome,Down for Life o True Beliver,no? |
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Buona la scaletta dei Testament, ma un pezzo come Legions of the Dead non lo lascerei mai fuori, insieme a D.N.R. per me è la top song di The Gathering e sono solo due minuti e mezzo. Per il resto, contento che sia stato un concertone, ma mi sarei stupito del contrario. |
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Waste, come ti ho detto la sera del concerto, sono arrivato tardi e ho perso le prime 2 band, peccato, perchè le avrei guardate di sicuro, anche se i primi non li sopporto, però per me un live è sempre interessante. Lizard, io non ho mai sputato o tirato bottiglie a chi non gradivo, al massimo tiravo qualche ruttino nelle orecchie alle loro fans....così tanto per farmi conoscere....e certe gradivano, hehe....e mi rispondevano anche.... |
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Quoto Matocc: a me personalmente il metalcore fa venire il vomito in tutte le sue forme, però la prestazione dei Bfw è stata molto buona e con poche sbavature. Hanno fatto bene quello che sanno fare e si sono sbattuti in tutte le maniere; la gente alla fine del concerto ha applaudito, quelli a cui non interessavano erano tranquillamente al bar a farsi delle birre come dovrebbe sempre essere. |
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Io ero a casa con la febbre,ma ci sarei andato a questo concerto!!Più per i Bleed From Within che per i Testament (che adoro) Hanno fatto 3 dischi stupendi i Bleed (l'ultimo si può ascoltare in streaming) ...Possono piacere o non piacere,ma sanno suonare e pure molto bene..Quindi è solo un discorso di gusti e basta.Sul discorso di pagare per suonare è inutile che gli fate la morale ai BFW..Pagano tutti!!!Compresi i Dew-Scented..Oppure per fare un esempio i Gojira l'anno scorso per fare il tour coi Metallica hanno pagato...Ormai il mondo PURTROPPO gira cosi..Chi ha una band come il sottoscritto lo sa bene.. |
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e aggiungo che Scott Kennedy (ovvero il vocalist dei BFW) sa anche cantare con una voce vera a differenza del suo illustre collega clone! |
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i BFW (come ho scritto nel report) non rappresentano certo il mio modello di band metal ma hanno meritato il rispetto e gli applausi del pubblico, perché si sono sbattuti, perché hanno cercato di coinvolgere la gente e perché sanno suonare (a differenza dei Bring Me the Horizon di spalla ai Machine Head che non andavano nemmeno a tempo tra di loro come ho scritto in quel live report) poi che non piacciano è un altro discorso e ci può stare |
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Eccome  |
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sono daccordo lizard e sono sicuro che sei daccordo con me che agli spettatori paganti rimanese sempre e comunque il diritto di critica |
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Quello che voglio dire e' che spesso i gruppi di supporto hanno solo la possibilita' di dire "si' o no", sapendo che questa potrebbe essere l'occasione della vita, forse anche l'unica... Non sono scelte facili, anche se per primo ho sperimentato il disappunto di trovarmi di fronte gruppi che non avrei voluto vedere neanche sotto tortura  |
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Mi viene da ridere.... Se penso ai Malice sputazzati dai fan degli Slayer, Ted Nugent o gli Space Age Playboys presi a bottigliate dai fan dei Manowar, i Warrior Soul dai fans dei Queensryche... Se a una band viene proposto di aprire per un grande nome che fa parte della stessa etichetta o per un pacchetto di date, cosa dovrebbe fare? Rifiutare o cercare di farsi valere anche di fronte ad un pubblico che non e' il proprio? |
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@Lizard: hai detto bene. Le band di supporto sono "imposte" dall'etichetta discografica. Il mio era uno sfogo, perchè immagino che le band citate da Lambruscore avrebbero potuto aprire per questo concerto - suonando alle 19:30 davanti al barista - solo pagando profumatamente lo spazio. Eppure stiamo parlando di band che suonano meglio e osano molto di più del trito e ritrito di tupatupa syle dei dew scented, che pur hanno il loro impatto dal vivo, e che avrebbero riscaldato alla grande il pubblico visto che si parla di band della zona. Sui bleeding for within meglio calare il sipario, tralasciando la proposta musicale (de gustibus non disputendum est), erano fuori luogo e non hanno il minimo riscontro da parte del pubblico. Sembravano dei ragazzini non all'altezza del palco, magari in qualche altra venue gli andrà meglio. |
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Quoto Flag, Toni e il Lambrusco: i Bleed From Within sono un gruppo che definire ridicolo è un complimento nonchè un eufemismo, solo messer Satanasso sa cosa c'entrano questi frangia-boyz con i Testament. Certi abbinamenti oltrepassano la soglia del ridicolo a parer mio. Per il resto peccato non esserci stato, mi sarebbe piaciuto conoscere di persona Ad Astra, Waste, il Lambrusco e Matocc... sarà per la prossima . |
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Lambruscore@Purtroppo è così e mi fà schifo!Ormai le band si comprano i contratti anche con grosse etichette,cazzi non ce ne sono,e di conseguenza il tour.......Tristezza infinita! |
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eh vabbè posso anche capire che possano non piacere (cosa normalissima) e anche essere non ripsettati però io in qualità di corer chiedo solo diritto d'esistenza per il metalcore puro è chiedere troppo per caso? santissima vergine e poi evitiamo ilazioni come "sono figli di papponi" o ricconi e menate varie perché non è sempre così!! poi che stiano su Century Media o su una'ltra etichetta di M è un altro paio di maniche però concediamogli almeno l'esistenza! |
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Dipende dalle agenzie Lambru, io capisco ciò che dici e sarebbe bello che succedesse e funzionasse spesso. |
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Trucido, so bene cosa vuoi dire, però sai anche che molti gruppi , in ogni data, fanno suonare come apertura gruppi locali, credo sia una cosa giusta, parere personale, ovvio. |
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I Bleed sono sotto Century Media, per quanto triste o ingiusto possa essere è così e capite bene cosa vuol dire. Il tour (come già detto da Lizard) sarà così in tutta Europa, non solo a Reggio Emilia, tirare in ballo le band locali è inesatto dato che chi ha comprato la data ha pagato tutto il pacchetto, bleed from within compresi, volenti o nolenti. Si potevano mettere altre band prima? Sì, no, forse, conoscendo l'affluenza e la partecipazione durante i gruppi di spalla immagino però che avrebbero suonato davanti a 20 persone. Supposizioni mie |
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Ah beh, se questi qua sono "quelli seri" figuriamoci gli altri  |
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Per fortuna non ho visto i Bleed from scoreggin....ma dico, possibile che queste band inutili e scandalose, solo perchè pagano, debbano andare in tour con gente tipo i Testament? Non parlo dei Dew-Scented, che secondo me sono validi, visti 10 anni fa, spaccano davvero. Sta andando a puttane anche il nostro amato genere, pochi anni ancora e non ci saranno neanche questi eventi.....Ha ragione Toni, basta la provincia di Reggio ad aprire tanti culi stranieri, se solo ci fosse stata una band tra Hatred, Dominance o Injury, almeno si poteva fare un po' di promozione a valide realtà nostrane....noooo, bisogna far suonare dei figli di papponi scozzesi, mo 'ndeee a cagher, organizzatori dei miei maroni, haha.... |
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posso benissimo immaginare lo show di fuoco che han fatto quanto avrei voluto essere presente...eppoi i Bleed From Within sono una delle poche band serie del genere evitiamo di sfancularli come al solito epr cortesia |
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"Scott non si distingue soltanto per l'abbigliamento ma anche per la gran quantità di sputi che lancia in aria, presto imitato dal chitarrista Martyn Evans" Visto? Fanno talmente schifo che si sputano addosso da soli.  |
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Bleed From Within gruppastro risibile, assolutamente inadatto per il contesto. Shadows Fall ancora peggio, una vera fortuna per gli spettatori il loro abbandono a favore dei discreti Dew-Scented. Non c'ero, peccato, ma pare che i TestamenT abbiano fatto il botto: come se fosse una novità come sempre, la vecchia guardia surclassa i pivellini. |
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Ecco, lo sapevo che mi sono persa un grandissimo live..... vabbè, sarà per la prossima volta (spero)..... |
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@toni: perché Dew-Scented e Bleed from Within, come puoi vedere dalla locandina sono i supporters per tutto il tour europeo, non quelli della data di Gualtieri. |
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E' stato un concerto bellissimo. Il locale era strapieno, e il pubblico era compresso, forse c'era ancora piu gente di quanta ne potesse contenere il locale. Testament pazzeschi. L'unica pecca è stato il suono a volumi troppo elevati, almeno nei primi pezzi, poi ho notato un aggiustamento. Sono mancati alcuni pezzi storici dei primi due album, ad esempio Alone in the dark o Disciples of the watch. Voto al concerto 8. Due parole sui gruppi spalla: i Bleeding for within sono un gruppo insulso e completamente fuori luogo in un concerto dei testament. I Dew-scented pur avendo un frontman notevole (almeno diceva 2 parole di italiano...) erano la brutta copia degli slayer, un tupa-tupa ossessivo. Mi sono chiesto se era veramente necessario chiamare 2 band di supporto straniere, visto che in emilia ci sono delle thrash-metal band coi controC di gran lunga superiori a queste due band, perchè non promuovere le band locali????? |
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scaletta Testament ottima direi! |
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No no no!! Avete sbagliato tutta la setlist dei Dew Scented!! Ecco la corretta: 1. Fuckin' Hubris / 2. Sworn to Fuckin' Obey / 3. Turn to Fuckin' Ash / 4. Soul Fuckin'Poison / 5. That's Why I Fuckin' Despise You / 6. Storm Fuckin' Within / 7. Cities of the Fuckin' Dead / 8. Never to Fuckin' Return / 9. Thrown to the Fuckin' Lions / 10. Acts of Fuckin' Rage  |
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