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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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DEATH MECHANISM + INJURY - Vampyria Gothic Cafè , Cella (RE), 11/01/2014
14/01/2014 (3861 letture)
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Ho aspettato con ansia questa serata: dopo una settimana particolarmente frenetica, un concerto metal era proprio ciò di cui avevo bisogno per svagarmi e staccarmi dalla routine e, francamente, sprecare un'occasione simile non era il caso. Inoltre, mi è sembrato giusto andare anche per allargare le mie conoscenze metalliche: prima di allora conoscevo solo di nome i Death Mechanism, una delle realtà più affermate nel panorama nostrano, per cui la curiosità di sentirli era tanta, soprattutto dopo aver letto molti pareri positivi nei loro riguardi. Riguardo agli Injury, invece, avevo già assistito in passato ad un loro show e non ero rimasta delusa, per cui le mie aspettative nei loro confronti erano abbastanza alte.
Finalmente, in barba a vari imprevisti sopraggiunti a ora di cena, riusciamo a metterci in macchina e a raggiungere il locale; al nostro arrivo (alle 22:30 in punto) la sala del Vampyria, come ogni sabato sera, non ha un posto a sedere libero. Tavoli e bancone sono tutti occupati e c'è già della gente in piedi, per cui ci collochiamo dietro al cordone che separa lo spazio allestito per lo show e attendiamo in prima fila.
INJURY Con una ventina di minuti di ritardo, ecco presentarsi gli Injury, thrasher reggiani attivi dal 2008 con un sound che, in maniera originale, strizza l'occhio a quello tipico della Bay Area californiana. I brani proposti sono tratti per lo più dall'unico full-lenght finora pubblicato, Unleash the Violence del 2011. Inoltre la band ci regala anche un paio di inediti inclusi nella prossima uscita DominHate, prevista fra qualche mese sotto Ferocious Records, oltre alla cover di Into the Pit dei Testament accompagnata dai cori del pubblico. Nel complesso l'esibizione, una quarantina di minuti, risulta calorosa e coinvolgente, i suoni sono abbastanza decenti e i ragazzi si dimostrano in forma. Non mancano comunque i momenti divertenti: tra un brano e l'altro il cantante Alessandro scambia battute blasfeme col pubblico, mentre il bassista Mibbe e il chitarrista Artiö salgono a suonare sui tavoli. Tuttavia, il turno dei Death Mechanism si avvicina e per gli Injury arriva il momento di lasciare lo spazio ai loro successori, non prima di fare il bis con You Suffer!
DEATH MECHANISM Dopo il cambio di palco, il tempo di procurarsi una birra al bancone ed ecco arrivare i Death Mechanism, nati nel 2002 dall'incontro del chitarrista/cantante Pozza e il batterista Manu dei Bulldozer con il bassista Pedro. Il trio veronese è portavoce di un technical thrash influenzato dai Kreator con frequenti cambi di tempo. La setlist proposta attinge per la maggior parte al nuovo Twenty-First Century, fresco di stampa, ed al predecessore Mass Slavery, mentre dal debutto Human Error... Global Terror sono tratti giusto un paio di brani. Anche in questo caso l'esibizione si dimostra coinvolgente, meno "confidenziale" rispetto a quella precedente ma pur sempre piacevole: Pozza macina riff tecnici a profusione, Pedro cerca con lo sguardo il contatto del pubblico e Manu compie egregiamente il suo ruolo di batterista. A questa tornata il pubblico è leggermente diminuito, ma i presenti sono completamente immersi nell'atmosfera creata dal trio, tanto che verso la metà del concerto parte un po' di pogo (in cui viene coinvolta pure la sottoscritta). Unica pecca il settaggio dei microfoni che rende la voce di Pozza leggermente impastata. A parte questo, lo show fila liscio per tutta la sua durata e quasi non mi rendo conto che per i ragazzi è il momento di andare e smontare la strumentazione. Il tutto è durato un'oretta abbondante, ma è come se non mi fosse bastato, tanto ero presa dalla musica.
BREVI CONCLUSIONI Tirando le somme, è stato tutto molto piacevole e stimolante: le mie aspettative sugli Injury non sono rimaste deluse, anche stavolta come allora hanno colto nel segno, e lo stesso vale anche per i Death Mechanism, che hanno saputo dimostrare di essere in gamba sotto tutti i fronti. Il tutto è stato reso anche più suggestivo dalla location, caratteristica per il suo stile gotico e le luci soffuse, che non bastano ad illuminare tutta la sala (tanto che ad ogni tavolo viene portata una candela, altrimenti non ci si vede in faccia!). In definitiva, una serata da ripetere e due band da rivedere appena possibile.
SETLIST DEATH MECHANISM 1. Monitored Procreation 2. Earthly Immortality 3. Mass Slavery 4. Extinction 5. Exotropy 6. Contaminated Soil 7. Unknown Pathology 8. Evolutive Deviation 9. Human Limits 10. Bloody Busine$$ 11. Anthropic Collapse 12. Necrotechnology
Foto a cura di Denis Montanari
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Mi ero scordato una cosa, si è sentito il ruttazzo che ho piantato al microfono, durante una pausa degli Injury??? |
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Bella serata e bel report. |
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