|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
DEATH OVER BARRIO’S: BLOOD OF SEKLUSION + ONIRIK + TERRORSAW + GUESTS - Barrio’s Cafè, Milano, 12/04/2014
16/04/2014 (3485 letture)
|
Piccoli eventi come il Death Over Barrio’s sono vera linfa vitale per coloro ai quali interessa conoscere e supportare una propria scena locale (se poi l’evento è gratis, sono pochi i motivi per non presenziare); in questo caso, si sono esibiti ottimi gruppi estremi, alcuni anche molto giovani, offrendo una serata davvero molto coinvolgente. Giunto nel locale appena in tempo per l’inizio delle esibizioni (dopo essermi perso un paio di volte nei meandri oscuri di Milano) ho potuto subito apprezzare l’atmosfera calorosa e per certi versi “intima”: la magia degli show “underground”, insomma (chi c’è stato sa di cosa parlo). Due chiacchiere con gli amici, qualche stretta di mano ed ecco che subito il primo gruppo della serata ha aperto le danze.
NEVERAGAIN I Neveragain propongono un death metal melodico molto moderno, con canzoni discrete che si sposano particolarmente bene all’esecuzione live a causa di generose iniezioni di hardcore di particolare impatto. L’interazione è sempre cercata ed il cantante scende spesso e volentieri dal palchetto per avere un contatto più stretto con il pubblico (modesto ma partecipe). La preparazione tecnica è molto buona, specialmente per quanto concerne la chitarra solista che non sbaglia un colpo. Un picco è da ritrovarsi sicuramente nella cover della storica Blinded by Fear degli At the Gates, sicuramente l’influenza maggiore del complesso. I Neveragain sono una band di recente formazione e sicuramente nei prossimi mesi entreranno a pieno diritto nella scena metal locale. Bravi!
EKPYROSIS Gli Ekpyrosis provengono dalle zone di Monza e Lecco e sono un quartetto dedito ad un ottimo black/death metal di stampo old school. I giovanissimi ragazzi partono subito in quarta con la loro performance carichissima di energia e particolarmente coinvolgente per il pubblico tra cui si contavano diversi sostenitori accaniti del complesso, che non hanno disdegnato di dare vita ad un piccolo ma intenso mosh pit. Gli Ekpyrosis hanno proposto quattro pezzi non presenti sul loro primo EP In Pulverem Reverteris ma scritti in tempi più recenti, che hanno permesso di apprezzare un’ispirazione nel songwriting che non accenna a diminuire. Particolarmente micidiale nell’esecuzione dal vivo il primo pezzo, Irreverence and Blasphemy, con i suoi riff magnetici e una fantastica performance alla batteria da parte di Ilaria Casiraghi. Rispetto all’ultima volta che ho visto i ragazzi dal vivo ho constatato un miglioramento netto soprattutto per quanto riguarda appunto la batterista ed il bassista Marco Cazzaniga, molto padrone del suo strumento e molto concentrato durante l’esibizione. Ulteriormente affinate anche le capacità tecniche e vocali delle asce Marco Teodoro (il quale però era un poco messo in ombra da dei volumi non ottimali) e Nicolò Brambilla, ma soprattutto la loro presenza scenica, degna di nota. Tra assalti ad alti bpm e rallentamenti putridi a là Incantation e Autopsy si giunge alla chiusura con due pezzi provenienti dall’EP; Paradise Lost rappresenta il culmine dell’esibizione e della partecipazione degli astanti. Gli Ekpyrosis si confermano un gruppo dotato di enorme potenziale, in gran parte già espresso. Teneteli d’occhio e soprattutto, se ne avrete occasione, vedeteli dal vivo!
SETLIST EKPYROSIS 1. Irreverence and Blasphemy 2. Crematorium 3. Eternal Recurrence 4. The Curse of God 5. Pulvis et Umbra 6. Paradise Lost
ONIRIK Contrariamente a quanto previsto inizialmente, come terzo gruppo si esibiscono gli Onirik; i Terrorsaw si esibiranno più tardi a causa, pare, di un ritardo del batterista. Gli Onirik sono una band brutal death attiva sin dal 1997, con qualche pausa nel frammentre. Per una serie di circostanze, i nostri hanno potuto pubblicare solamente un demo nel 2007 ed uno split nel 2008, ma il loro full length di debutto è finalmente in dirittura d’arrivo e i nostri ce ne hanno offerta una larga parte durante questo intenso show. Heralds of Pestilence mette subito in chiaro le componenti epiche del brutal degli Onirik, per certi versi affine ai Nile ma dotato di una qualità atmosferica peculiare. La band è precisissima nell’esecuzione, Vincent ed Andrea snocciolano riff a velocità assurde ed assoli ancora più sorprendenti, mentre Mike contribuisce solidamente al groove di pezzi molto solidi e rocciosi. Da segnalare l’ottima prova e, al contempo, la grande abilità nel calcare il palco del cantante Satras. Chitarre e voci godevano di ottimi volumi e suoni, mentre il basso era un po’ più basso e avrebbe giovato di un incremento. Non che non si notasse il suo apporto; l’ha provato un piccolo incidente nel quale Mike è inciampato a caduto a terra. In questo lasso di tempo si notava la mancanza di qualcosa, colmata in tempi brevi, dal momento che fortunatamente Mike non si è procurato alcun danno. Un po’ bassa come volume anche la drum machine della band, ma nulla di grave. Si segnala anche che ad un certo punto è partita la linea di batteria sbagliata rispetto alla canzone che la band voleva suonare; anche qui, un disguido da poco risolto in serenità di pubblico e band. Gli Onirik chiudono con la loro ormai storica Rama, presa dal loro primo demo e dallo split. Una esibizione intensa, dunque; ora aspettiamo tutti il full length!
SETLIST ONIRIK 1. Heralds of Pestilence 2. Onirik 3. New Local Order 4. The Absolute Scourge 5. In Umbra Pugnabimus 6. Post Traumatic Stress Disorder 7. Rama
TERRORSAW I Terrorsaw si possono definire senza remore un gruppo “ignorante”, nell’accezione più positiva del termine. La formazione di Como propone un death/black caotico, velocissimo e primitivo, quasi grind nell’approccio, a detta loro un “Death/Black/Thrash/Satanic/Speed Metal”. Ringraziando gli Onirik per il cambio palco, la band parte subito con un bombardamento a velocità ultrasoniche che, unito ad una presenza scenica molto aggressiva e “caciarona” (enormi bracciali borchiati, catene, trucco, giubbotti con toppe, occhiali da sole e chi più ne ha più ne metta, senza dimenticare i nomi d’arte) origina la performance forse più divertente dell’intera serata. G. Redeemer al microfono dominata il palco e la sua esibizione vocale è sopra le righe; Black Sodomagickkk e Jex sferrano un vero assalto ai timpani con i riff e gli assoli più veloci e rumorosi (in senso buono) possibili, mentre Hellros al basso si insinuava nel massacro sonoro risultando sorprendentemente udibile. Assolutamente sorprendente, però, Pide Guts alla batteria, un vero tornado umano: la sua performance mi ha fatto ricordare resoconti letti dei concerti dei primi Napalm Death, con Mick Harris che cercava di essere sempre il più veloce ed il più intenso possibile. Beh, tra blast beat e tappeti di doppia cassa, Pide Guts colpisce come un’intera squadra di mitraglieri rendendo il concerto dei Terrorsaw un grandioso massacro sonoro. I membri non stanno fermi un momento, mossi da una blasfema energia che fa loro versare tonnellate di sudore in nome della magia dell’esibizione dal vivo. Peccato solo per la risposta del pubblico, non fredda ma non proporzionata alla devastazione operata dal gruppo! Una delle band locali migliori dal punto di vista live (e anche su disco non si difendono affatto male), non perdeteveli!
BLOOD OF SEKLUSION Headliner della serata, I Blood of Seklusion hanno concluso rapidamente il proprio soundcheck per chiudere in bellezza il Death Over Barrio’s. In formazione troviamo Daniele Lupidi e Marcello Malagoli, già in forze negli Hateful, rispettivamente alla chitarra ed alla batteria, mentre il ruolo di bassista è ricoperto da Alberto Dettori. Particolarità della formazione è l’offrire un triplo growl che aggiunge una dimensione in più ai pezzi. La scaletta comprende per lo più estratti dal disco di debutto, Caustic Deathpath to Hell. Il trio riesce a mettere in piedi una performance convincente, nonostante una certa staticità (ovvia conseguenza dei doveri vocali di tutti e tre i membri) ed i pezzi si dimostrano convincenti, anche se la resa finale non è così massiccia come ci si potrebbe aspettare. Particolarmente potente è l’esecuzione di My Desire, un pezzo breve e conciso che colpisce alla gola senza fare troppi complimenti. Sfortunatamente un imprevisto mi ha costretto a lasciare il locale ad un paio di pezzi dalla fine e non ho potuto quindi godermi fino in fondo i Blood of Seklusion.
Complessivamente, quindi, il bilancio della serata è molto positivo. Il Barrio’s Café ha offerto un evento gratuito assolutamente di rilievo, dando spazio a band molto meritevoli che possono rendere ogni fan del metallo tricolore orgoglioso della propria scena musicale estrema. Ricordatevi di premiare queste iniziative e di supportare i locali e le band della vostra zona, perché meritano ogni secondo del vostro tempo.
CREDITS Report e foto a cura di Federico Arata “MrFreddy”
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|