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27/04/25
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TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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HIDEOUS DIVINITY + SYNODIK - L'Angelo Azzurro, Genova - 18/09/2014
23/09/2014 (1990 letture)
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È giovedì, il mio turno di lavoro dovrebbe iniziare alle 22.00, un'altra notte tra i trucioli sarebbe in programma. Ma non questa volta. Dopo un'estate a secco di concerti per una serie di motivi, è infatti giunto il momento di tornare ad occuparsi di musica dal vivo con il passaggio nella Superba (e più precisamente all'Angelo Azzurro Club) degli Hideous Divinity, con in apertura i genovesi Synodik, per cui per una sera è il caso di passare dal metallo fresato al metallo suonato. Arrivato sul posto in perfetto orario (almeno secondo quanto annunciato tramite l'evento di facebook) trovo però non molta gente all'interno e all'esterno del locale, che è ben lontano dall'essere pieno. Il primo pensiero è stato che probabilmente in molti si aspettavano un inizio ritardato rispetto a quanto annunciato, cosa che è effettivamente avvenuta, per cui dopo aver passato circa un'oretta tra varie chiacchiere, giunge il momento per i Synodik di salire sul palco.
SYNODIK Reduci da un mini-tour in Russia con Dark Lunacy e Black Propaganda e dal recente show di spalla al trio Cryptopsy, Disgorge e Jungle Rot in quel di Calenzano, la formazione genovese attacca il proprio show con He Came From The Sky, pezzo di apertura del disco di esordio Sequences For A New Matrix, "lontano" ormai due anni. Rispetto al Breeding Death Fest dello scorso anno le cose sono però un po' cambiate, dato che la band ha perso un chitarrista ed è formalmente un quartetto, attualmente in procinto di pubblicare un nuovo EP intitolato A Matter Of Perception. E proprio da questa futura pubblicazione è tratta la seconda traccia eseguita, la lunga When the Parallels Fall, che mostra un certo cambiamento ed una progressione rispetto all'esordio. Il brano, infatti, nel suo scorrere vive diversi momenti che passano dalla melodia all'oppressione senza stancare, mostrando le influenze dell'attuale death moderno. Questo sarà l'unico estratto dall'EP suonato durante la serata, che vedrà una prevalenza di pezzi presi dall'esordio e qui suonati con ancora più furia, con l'unico difetto di risultare un pochettino vuoti durante gli assoli ed i brevi passaggi più calmi, a causa della struttura dei brani pensata originariamente per due chitarre, che dovrebbero essere coperti dalle delle basi registrate che purtroppo rimangono oscurate nell'insieme. Tra le canzoni più apprezzate si segnala la veloce Black October che riscuote successo tra il pubblico, leggermente aumentato rispetto a quando sono arrivato. Con Sequences For A New Matrix i Synodik chiudono uno show tirato e coinvolgente nonostante qualche imprecisione durante l'esecuzione dei brani, ammesse anche dal gruppo una volta sceso dal palco.
SETLIST SYNODIK He Came From The Sky When The Parallels Fall City Of Falling Rain Black October Headshot Dehumanized Sequences For A New Matrix
HIDEOUS DIVINITY Con un secondo disco in procinto di essere pubblicato, gli Hideous Divinity sono uno dei numerosi, validi gruppi brutal italiani che negli ultimi anni hanno ottenuto l'attenzione delle etichette statunitensi specializzate nel settore. La formazione rispetto all'esordio Obeisance Rising è cambiata e sono rimasti solo i due Enrico, Di Lorenzo e Schettino, rispettivamente voce e chitarra. Con questa line-up rinnovata la band romana sale sul palco dell'Angelo Azzurro davanti a circa una trentina di persone e dopo un breve intro registrato attacca con In My Land I Was A Snake, traccia di apertura del nuovo Cobra Verde, dal quale verranno estratti gran parte dei brani della setlist. L'impatto sonoro del gruppo è devastante ed i suoni paiono subito ben calibrati, scaricando sugli spettatori tutta la furia delle tracce, tra le quali figura anche Alonest of the Alone, pezzo nuovo che vedrà la collaborazione di Dallas Toller-Wade dei Nile e che sarà diffusa in questi giorni. La band è affiatata e concede pochi attimi di respiro tra un brano e l'altro, la sezione ritmica è in gran spolvero con il bassista Stefano Franceschini particolarmente sugli scudi, riuscendo a spiccare nell'assalto frontale grazie a delle partiture sempre originali e tecniche, non limitandosi solo seguire i riff di Schettino e Poletti. La scaletta procede senza intoppi e tra i pezzi che mi hanno colpito di più (per quanto possa valere un singolo ascolto live) vi è sicuramente la titletrack del nuovo Cobra Verde, mentre nel finale viene dato più spazio al precedente Obeisance Rising, chiudendo così intorno alla mezzanotte la serata, dando possibilità a chi si deve alzare presto il giorno dopo di andare a dormire ad un orario decente, gruppo compreso che il giorno dopo sarebbe andato a suonare in Svizzera. La prova degli Hideous Divinity è stata certamente ottima, mostrando una formazione solida e affiatata pronta a portare in giro il nuovo disco e che avrebbe meritato un'affluenza maggiore. Certo, c'è la scusante del giorno infrasettimanale e ci sarà stato chi sicuramente non era in condizioni tali da poter presenziare come ho fatto io, ma stiamo comunque parlando di una serata con ingresso a 5 euro che alla fine è finita a mezzanotte, con la prospettiva di ascoltare dell'ottima musica e vedere qualche amico. Per me ne valeva (e ne è valsa) la pena.
SETLIST HIDEOUS DIVINITY In My Land I Was a Snake Salt In Martyr's Tears, Alonest Of The Alone Enclosured The Somber Empire Cobra Verde Cerebral Code of Obeisance The Servant's Speech
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È stata una gran bella serata...bravi i synodik e ottimi gli hideous divinity...peccato che eravamo pochissimi nonostante il prezzo irrisorio del biglietto...ma qua a genova è una costante e pochissime presenze alle serate apparte cover band e quei 2/3 gruppi locali |
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Hideous Divinity miglior death act italiano al momento, secondo me. |
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