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DEAD SEASON - Modern thrash francese
13/12/2014 (1467 letture)
Monky: Benvenuti su metallized.it, come state? Vi va di raccontarci qualcosa di voi?
Guillaume: Tutto bene, grazie. Qui è Guillaume della band francese Dead Season, ciao a tutti i metallari italiani.

Monky: Parliamo del vostro nuovo EP, Dusting the Rust. Si tratta di un’evoluzione del vostro primo full-length, From Rust to Dust?
Guillaume: Beh, la maggior parte di Dusting the Rust è stata registrata durante le sessioni di From Dust to Rust. Questi due album sono complementari. Le canzoni sono comunque differenti, più lunghe e maggiormente progressive.

Monky: Parlando del vostro ultimo lavoro, vi andrebbe di raccontarci il concept che vi è dietro l’EP e la correlazione tra esso ed il vostro primo LP?
Guillaume: I due album (e le due copertine) hanno molto in comune. Come ho detto prima, i due dischi sono complementari, quindi abbiamo voluto il nuovo artwork ricordasse il precedente. Le tematiche industrial sono sempre presenti e ci hanno ispirato molto.

Monky: Parliamo del vostro processo di songwriting. Procedete tutti insieme, oppure ognuno lavora per conto proprio, portando le proprie idee in sala prove?
Guillaume: Beh, parlando per me stesso, io scrivo buona parte del materiale ma tutti quanti portiamo le nostre idee. A volte canzoni intere. Le arrangiamo tutti insieme, visto che è una parte del processo di scrittura che per noi è molto importante. Trascorriamo parecchio tempo sugli arrangiamenti.

Monky: Ascoltando Dusting the Rust, ho apprezzato molto l’ultimo brano Zombies are Swinging, perché secondo me è un ottimo esempio di come il thrash metal si dovrebbe evolvere con personalità, evitando il sound-clone degli anni ottanta. Come siete giunti a questo ibrido swing-thrash?
Guillaume: Questa è una storia lunga. Un mio amico, Simon Fache, un gran musicista, è il principale responsabile. Io e Simon abbiamo suonato insieme in una band (Ufych) come tastieristi. Oltretutto, Simon ha anche sempre suonato in grandi band jazz, lui è un vero musicista jazz. Così, un giorno è arrivato con l’idea di registrare un album con la partecipazione di più band, qualsiasi genere essi suonassero. Ci ha invitato a suonare su questo disco con altre nove band, così io e lui abbiamo scritto Zombies are Swinging e Simon ha scritto tutto l’arrangiamento degli ottoni. È stato davvero un modo di scrivere musica piacevole e fresco.

Monky: Vi piacciono alcune delle revival thrash metal band che stanno invadendo il mercato di questi anni?
Guillaume: Quando devo definire il nostro stile musicale, la parola “thrash” spesso salta fuori, ma è solo una di tante influenze. Mi piace il thrash, ma io rimango alle mie vecchie influenze (Testament, Megadeth…). Questo è il motivo per cui ci definiamo “modern thrash”, perché mischiamo un sacco di altre influenze. Non conosco molte thrash band recenti. Forse, potrei dirti gli Havok, che stanno andando alla grande. I Revocation potrebbero essere un’altra scelta, anche se sono un po’ più brutali. A me, comunque, suonano thrash.

Monky: State lavorando su del nuovo materiale?
Guillaume: Si. Abbiamo trascorso tutto ieri ad ascoltare la roba che abbiamo già scritto, qualcosa tipo dodici pezzi e qualche altra idea. Rilasceremo anche tre cover: una dei Dire Straits (amo questa band), una dei Manic Street Preachers e una di John Barry. Più o meno a natale lo rilasceremo in download gratuito sulle nostre pagine web.

Monky: State pianificando un tour in Italia?
Guillaume: Hai un numero di telefono o qualcuno da contattare? DAMMELO! Ci piacerebbe un sacco. Non ho mai visitato il vostro paese ed è una vergogna. Adoro il cibo Italiano! La Francia e l’Italia hanno molto in comune.

Monky: Temo di non avere grossi contatti, ma se passerete da qui sarò sicuramente tra la folla. Tornando a noi, siete alla ricerca di un’etichetta per promuovere il vostro lavoro o preferite lavorare da soli?
Guillaume: Beh, l’album è distribuito dall’etichetta discografica francese Symbol. Noi abbiamo bisogno di promozione e di lavorare con persone di quel campo. Un aiuto è sempre il benvenuto, per poter pubblicizzare il nostro lavoro. La maggior parte delle band lavora in autoproduzione, anche perché non molte etichette si prodigano ad investire su di loro.

Monky: Quali sono le principali influenze dei Dead Season? Da dove giungono le vostre più grandi ispirazioni nello sconfinato calderone della musica metal?
Guillaume: La lista potrebbe essere davvero lunga e non può essere riassunta in una singola band. Abbiamo molti gusti in comune, ma anche parecchie influenze personali. Possiamo parlare di band come i Nevermore, Megadeth, Death, Testament, Martyr, Shining…senza contare le influenze extra-metal. Andiamo dai Dire Straits ai Cannibal Corpse.

Monky: Se aveste la possibilità di suonare dal vivo con una band in un festival qualsiasi, su chi ricadrebbe la vostra scelta?
Guillaume: Non sono mai stato ai Metaldays a Tolmin. Si dice che sia grandioso. Ma ci sono anche altri festival più piccoli chesono molto belli e che sarebbe bello potervi suonare. Mi piacerebbe andare anche a certi festival in Germania. Una volta abbiamo suonato all’Hellfest, qualche anno fa. È stato veramente figo.

Monky: Qui in Italia la situazione underground per le metal band emergenti è molto difficile. Tantissimi gruppi cercano di pianificare tour in giro per il paese, ma la scena è troppo ristretta e spesso sono costretti a rinunciare. Com’è la situazione in Francia?
Guillaume: Credo che sia più o meno la stessa. È difficile trovare posti dove suonare, sono sempre meno. Tantissime band…inoltre la gente pensa che la musica debba essere gratis. Basta accendere il computer, trovare un sito di streaming ed eccola trovata. Anche per questo motivo è molto difficile suonare dal vivo per le band, cercando di fare qualche soldo. Noi cerchiamo semplicemente di non perdere troppo denaro. Oltretutto, questo stile musicale non è aiutato dalle istituzioni. Sono stato in Inghilterra per cercare di promuovere la band ed ho potuto constatare di come la situazione sia ancora peggiore. Il metal ha una brutta reputazione, ma è proprio per questo che ci piace, vero?

Monky: Come darti torto! E invece del crowdfunding cosa ne pensi?
Guillaume: A livello personale, non mi piace. Preferisco l’idea di una prevendita. Credo che internet abbia ucciso la vendita dei cd. Se non altro, noi siamo fortunati a suonare metal perché i metallari sono dei grandi supporter e adorano possedere qualcosina delle band. A loro piace il merchandising.

Monky: Bene, era l’ultima domanda. Grazie per il tempo che ci hai concesso. Sentiti libero di dire qualcosa ai vostri fan italiani!
Guillaume: È stato un piacere, grazie a te per l’intervista. Divulgate la nostra musica, parlate dei Dead Season e potremmo vederci sul palco uno di questi giorni. Preparatemi un po’ di gorgonzola! Ci risentiamo verso Natale, per sentire il nostro nuovo album!



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