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NUCLEAR ASSAULT + ASSAULTER + ENFORCES - Traffic Club, Roma, 23/07/2015
30/07/2015 (2934 letture)
In occasione del loro Final Assault, il tour d'addio che porterà il gruppo thrash metal americano dei Nuclear Assault a dare un'ultima prova della loro ferocia newyorkese, ci troviamo al Traffic Club di Roma davanti alla band guidata dal vocalist e chitarrista John Connelly e dalla leggenda vivente che risponde al nome di Dan Lilker. Sarebbe un lavoro estenuante elencare le infinite motivazioni per le quali un uomo come lui può e deve esser definito tale, per i più pigri consiglio semplicemente di sfogliare le innumerevoli band di culto in cui ha militato per mettere a tacere parte dei dubbi, se dovessero essercene.
Con l'adrenalina alle stelle e consci dell'unicità dell'evento a cui siamo chiamati a partecipare, ci apprestiamo a smorzare l'attesa di vedere finalmente all'opera gli headliners insieme ai gruppi incaricati di aprire la serata.

ENFORCES
I primi a rompere il ghiaccio sono i Murder Spree, di cui purtroppo riesco a vedere solo la coda d'esibizione, troppo poco per poter stilare un giudizio ragionato, a cui seguono gli Enforces, gruppo di Viterbo che questa sera ci presenta il nuovo full length The Dopamine Hypothesis Of Schizophrenia.
La band vomita rabbia all'interno dell'afoso ambiente del Traffic, davanti ad un numero di presenze piuttosto ridotto, proprio in ragione delle temperature interne che rendono l'aria irrespirabile. Nonostante nel pomeriggio la Capitale sia stata colpita da un sonoro acquazzone -che ha anche reso impossibile allestire il palco esterno su cui si sarebbero dovuti esibire i due opener- la calura, infatti, non dà tregua e gli Enforces si districano in maniera grintosa ed incazzata nella pressante umidità, noncuranti del disagio. I brani contenutii all'interno dell'album, che segue il demo del 2010 The Executioner, sembrano essere un buon compromesso tra la nuova scuola thrash (onestamente di old school ho percepito molto poco, specie per lo stile vocale) che si ibrida fortemente con l'hardcore, che è anche l'influenza che conferisce alla performance un'inclinazione più "fisica". Coinvolgenti nel cercare una risposta da parte dei presenti, anche attraverso l'approccio molto schietto della loro frontwoman Martina e del resto dei componenti maschili della band, concludono lo show lasciando una buona impressione generale e mietendo la prima manciata di vittime impregnate di sudore.

ASSAULTER
Seguono i miei conterranei Assaulter, che sono pronti a portare sul palco romano la ferrosità e la corrosività del loro thrash old school, psicotico e prepotente. Sembra strano rivederli a distanza di anni in un contesto diverso dalla mia/nostra Taranto, e devo riconoscere loro un'accresciuta maturità ed una disinvoltura nel tenere il palco in "terra straniera" che prima, in virtù della familiarità del contesto, non avevo mai avuto modo di notare. Tiene testa durante tutta la performance il leader Enzo, che nel ricoprire il ruolo di bassista e vocalist fa un egregio lavoro anche in sede motivazionale, incitando letteralmente al massacro sottopalco. Dapprima il pubblico, come suo solito nella timidezza delle battute iniziali, si mostra coinvolto ma statico ed apparentemente ignaro di essere in un "fottuto concerto thrash metal". Poi, qualcosa finalmente scatta e il tanto agognato pogo si scatena nella sua accezione più feroce, assorbendo tutta la carica adrenalinica che ci viene trasmessa dal quartetto e restituendola a suon di spintoni e addirittura sfociando in una wall of death. Il thrash metal degli Assaulter è rosso, non solo come il colore della ruggine dei rottami ferrosi dell'Ilva che pesa sulle teste di tutti noi tarantini, ma anche come la passione che sanguina genuina e senza compromessi dal palco durante tutta la loro performance. La band incontrerà approvazione e commenti entusiasti da parte di tutti coloro che siano riusciti ad assistere allo show senza curarsi della cappa e del sudore e non sono mancate le parentesi più serie contro il pay to play, nei confronti del quale più volte anche tutti noi di Metallized ci siamo schierati contro, o anche le parentesi più goliardiche come con la conclusiva Beer!!! che, come ci confessa lo stesso Enzo, fu scritta da lui e dal chitarrista Paolo mentre erano (ovviamente!) ubriachi.
Una nota va spesa anche nei confronti degli altri membri, che danno prova di assordarci con assoli precisi e taglienti inferti dalla coppia d'asce, supportata dal drummer Rodolfo, che ci travolge col suo stile vecchia scuola, che i più appassionati dell'underground avranno già avuto modo di assaporare anche con i suoi storici Funeral Oration e nei Crepuscule, decisamente più di nicchia ma di cui consiglio l'ottimo demo Hybrid Cancer : è così che si faceva death metal nel Sud Italia nel 1992.

NUCLEAR ASSAULT
Grondanti di sudore, cerchiamo rifugio in una fulminea boccata d'aria all'esterno della sala, prima di re-immergerci nell'asfissia di un'aria che ha raggiunto livelli di saturazione massimi, con l'umidità data dal sudore degli astanti che la rende più irrespirabile che ad apertura concerti.
Ma poco importa, niente ci distoglie dallo sfidare le pessime condizioni per attendere di vedere sul palco, finalmente, i Nuclear Assault.
Il live viene anticipato da una piccola parentesi ad opera del frontman John Connelly, che in un italiano improvvisato legge un foglio su cui invita tutti coloro che sarebbero saliti sul palco a fare stage diving a non toccare la strumentazione, un'avvertenza che è stata diligentemente rispettata, ma che ha scolpito un sorriso su tutti noi per la divertente pronuncia italiana del nostro John. Questo breve intro ha il merito di stemperare il clima, almeno dal punto di vista metaforico, e, sciolta la tensione, è il momento di calarci a pieno titolo nello tsunami (questa volta meno metaforico, se teniamo conto delle badilate di sudore effuse) degli americani.

Ad inaugurare una scaletta da pogo e moshpit inesauribili, ecco risuonare nell'aria Rise From The Ashes, che apre la digressione incentrata su Survive, album del 1988. Si parte subito in velocità, quindi, ed il pubblico si rivela altamente responsivo e famelico davanti al quartetto newyorkese, mostrando solo in qualche occasione segni di cedimento e di spossatezza dovuti alla dura prova fisica, ma trovando negli inesauribili Nuclear Assault una fonte pura di attitudine e voglia di proseguire inarrestabili. Del resto hanno questa sera il compito di massacrarci con il loro thrash rozzo ed essenziale, che attinge a piene mani dall'imprescindibile scena hardcore di New York di fine anni '80, un movimento che, oltre ad aver avuto un impatto notevole dal punto di vista culturale e sociale, ha avuto ricadute palesi anche nello svilupparsi di certe frange più estreme del metal. L'approccio, in effetti, è pienamente aderente a quel tipo di iconografia, successivamente rimaneggiata ed incorporata anche nel thrash più old school che strizza l'occhio al crossover, così non possiamo fare a meno di agitare i pugni al cielo, percependo un rivolo di sudore scendere lungo la fronte, mentre ad alta voce urliamo (in modo che ci possa sentire anche la nostra coscienza, probabilmente) "Why don't you think for yourself?". E' la bellissima Brainwashed a scatenarci, insieme alla successiva F#, durante la quale non c'è un solo punto fermo in cui sia possibile ripararsi dal pogo.
Il sudore oramai è inevitabile e non si dovrà lottare solo contro il proprio, ma anche contrastare quello che in via indiretta ci si spalma addosso nel ricevere le bagnate spinte di chi ogni tanto sguscia dal pogo per gettarsi tra le fila più statiche del parterre.

Gli estratti da Handle With Care, personalmente il mio album preferito, sono quelli dove maggiormente mi sento empatica nei confronti del delirio generale, con una Critical Mass che rende ogni barlume di selfcontrol irrimediabilmente assente. Con la scurrile Butt Fuck ci proiettiamo all'EP The Plague, del 1987, e la controversia che c'è dietro questo pezzo è esilarante. "Butt Fuck", che apparentemente inneggia ad una pratica sessuale nota e gradita a molti, è in realtà una sonora presa in giro nei confronti di Vince Neil dei Mötley Crüe, che qualche tempo prima aveva fatto un incidente stradale uccidendo il passeggero, ma non scontando nessuna pena -eccetto i lavori socialmente utili- proprio in virtù del suo status di "rockstar", un episodio che a Lilker e soci proprio non andò giù, ritenendo più giusto ed educativo sottoporre il biondo-ossigenato vocalist glam a pratiche decisamente più "fisiche" e "profonde".
Il salto all'indietro che ci porta agli esordi di Game Over, targato 1986, registra i picchi massimi di partecipazione. Del resto è l'album a cui la maggior parte è affezionata, con un'accoglienza da brivido in concomitanza con l'esecuzione della fulminea -ma d'impatto- Hang The Pope, come di consueto dedicata al nostro vicino di casa più prossimo, in quel della Capitale. Le due tracce estratte dall'ultima fatica dei Nuclear Assault, Analogue Man in a Digital World e Died in Your Arms, reggono il confronto con le restanti proposte inserite in setlist, superando in maniera ottima la dura prova di trovarsi al fianco con pezzi così entrati nel cuore di tutti gli appassionati presenti, da risultare ineguagliabili.

Avvicinandoci alla fine, stremati, disidratati e con poco fiato ancora in corpo, è sulle note di Trail of Tears che ci scateniamo ancora. E' sicuramente uno dei pezzi che maggiormente preferisco, perché la sua complessità è disarmante: ha la potenza di sbatterti da una parte all'altra e di farti impazzire con il classico piglio thrash, ma di generare un senso di straniamento quando si esaurisce in una ballad blueseggiante e semi-acustica, in maniera totalmente imprevista ed improvvisa, da rendere la sua bellezza ancora più acuta ed accecante. A conclusione di una performance senza eguali, arriva la titletrack dell'ultimo EP Pounder, al termine della quale i Nuclear Assault ci salutano e ci ringraziano di cuore per essere stati testimoni del loro ultimo passaggio romano della loro carriera.

Non so descrivere la sensazione che ho potuto provare stando davanti ad una leggenda simile, che ha saputo dimostrare doti esecutive ineccepibili anche col passare degli anni e nonostante i ripetuti split che hanno reso la vita della band discontinua. Oltre il più volte citato Lilker, che dall'alto dei suoi ricci è un autentico trascinatore, non posso non menzionare anche il chitarrista Erik Burke , il batterista Glenn Evans, in forma smagliante nel suo incedere spietato dietro le pelli, oltre che il vocalist John Connelly, che si è reso protagonista di una prova vocale senza smagliature.
Questo Final Assault sarà pure il loro "canto del cigno", la loro ultima esalazione vitale dopo trent'anni di onorato servizio, ma è svuotati da ogni forza e col fiato corto che maturiamo la certezza dell'indelebilità del ricordo che questa sera ci hanno lasciato.

NUCLEAR ASSAULT SETLIST

1. Rise From the Ashes
2. Brainwashed
3. F#
4. New Song
5. Critical Mass
6. Game Over
7. Butt Fuck
8. Sin
9. Betrayal
10. Analogue Man in a Digital World
11. Died in Your Arms
12. Wake Up
13. When Freedom Dies
14. My America
15. Hang the Pope
16. Lesbians
17. Trail of Tears
18. Pounder


Tutte le foto sono a cura della collega e compagna di concerti Floriana Ausili "RosaVelata"



Elluis
Sabato 1 Agosto 2015, 15.40.31
45
@Vitadathrasher nel nord Europa certe situazioni sono peggiori, perchè tutto sommato vivere nella "perfetta e pulitissima" provincia, porta la gente annoiata a morte, a sfondarsi ad ogni occasione, e un concerto metal è sicuramente un'ottima occasione; in Italia grazie a Dio siamo molto meno repressi da questo punto di vista. Ci sono poi locali, negli USA per esempio, dove è espressamente vietato, con tanto di cartelli appesi, lo stage diving e il crowd surfing, pena l'espulsione dalla sala senza rimborso del biglietto. Paese che vai.......
Vitadathrasher
Venerdì 31 Luglio 2015, 21.27.43
44
Stage diving......ne ho visto molto di più fuori da qui che nei concerti italiani. In genere qui siamo molto più compassati, fatevi un giretto per scandinavia e germania. E in generale ho visto più fattanza nelle ridenti e pulite città nordiche di provincia tra collassi etilici e accoltellamenti. Noi siamo dei chierichetti a confronto di certi contesti. Chiaramente chiunque dustrugga la strumentazione è un idiota.
Compagno di Merende
Venerdì 31 Luglio 2015, 20.43.29
43
Sì, le conseguenze dell'imbecillità, ripeto, stage diving non vuol dire essere dei cretini irrispettosi e posoni.
kaisers lautern
Venerdì 31 Luglio 2015, 19.11.47
42
gente come nuclear hanno alimentato il mito dello stage diving e adesso ne pagano comunque le conseguenze. Non possono vietare ciò che hanno alimentato per anni e si limitano a dare un colpo un cerchio e uno alla botte. La realtà è che c'è gente, ovviamente di 30 anni al massimo, che si diverte a saltare sulle teste altrui, non li biasimo ma a 40anni suonati a me stanno alquanto sui coglioni, quindi mi sono fatto da parte e goduto il concerto (poviglio) lateralmente. Poi mi sono beccato un calcione (o un pugnazzo) sulla guancia da un coglione che arrivava da dietro...ovviamente spero sia morto investito da un tir durante il ritorno a casa
Elluis
Venerdì 31 Luglio 2015, 17.55.57
41
Esatto guarda, basta solo che qualcuno rovesci una birra o una bottiglietta d'acqua sulla Pedalboard di un chitarrista, o su una ciabatta di corrente che alimenta gli ampli per esempio, e hai già fatto un danno della madonna, che potrebbe quasi far saltare il concerto o ritardarlo di ore.
Compagno di Merende
Venerdì 31 Luglio 2015, 17.43.32
40
il punto non è fare casino, caro mio, si tratta dei Nuclear Assault, che dici? Il punto è rompere le palle coi piedi incollati al palco per mezz'ora di concerto e abbattere la strumentazione. Se a te va bene così, no problem.
Forbiddenevil
Venerdì 31 Luglio 2015, 17.41.29
39
....una domanda per @Compagno di Merende e @Elluis, ma siete sempre andati a vedere concerti pop? No perchè ovunque nel mondo, da sempre, la ''passeggiata'' sul palco o lo stage diving esiste. Poi sono invece d'accordo su certi personaggi......mi è successo più di una volta di trovarmi in prima fila e gente a fianco che si lamenta perchè arrivano piedi, bracci, schiene sulle teste....mah, this is thrash metal!
Compagno di Merende
Venerdì 31 Luglio 2015, 17.19.16
38
@Elluis verissimo, quei cretini che si fiondano sul palco per rimanervi anche dopo aver buttato a terra il microfono sono il minimo della disgrazia, sarebbe potuto andare ben peggio. Ma loro hanno vinto, ora sono nelle fotografie qui accanto, visto che hanno passato più tempo a farsi vedere sul palco che a godersi il concerto. E il tutto dopo il cortese e divertente invito di Connelly a non toccare la strumentazione, se per voi è normale...
Elluis
Venerdì 31 Luglio 2015, 16.40.32
37
@Compagno d.M. far cadere l'asta microfonica è il minimo, il problema è che avere tanta gente "non addetta ai lavori" sul palco è pericoloso: prima di tutto perchè c'è corrente elettrica ovunque, poi si può danneggiare qualcosa, o può facilmente sparire qualcosa, per non parlare che se qualcuno inciampa e cade sui cavi e si fa male, potrebbe anche fare una causa per risarcimento danni, non sarebbe mica la prima volta. Per quello mi stupisce che lo staff del locale non preveda mai nessuna sicurezza almeno sul palco e immagino neanche nel backstage: lo trovo davvero assurdo.
Compagno di Merende
Venerdì 31 Luglio 2015, 16.09.23
36
Nessuna security, ma il problema è che la gente non si regola mai, non dovrebbe succedere che si faccia cadere l'asta del microfono. Va bene pogare, surfare, ma che cacchio!
Elluis
Venerdì 31 Luglio 2015, 14.34.02
35
@Selenia ok grazie ho capito; è strano però, mi chiedo come si regoli in genere il personale del locale in caso di problemi di ordine pubblico, tipo risse o gente che sfonda per entrare, o appunto invasioni sul palco, ecc. Così a occhio e croce mi sembra una cosa alquanto rischiosa......
Selenia
Venerdì 31 Luglio 2015, 12.19.42
34
@Elluis: no, security inesistente al Traffic. Credo di averla vista pochissime volte (tipo ricordo agli Entombed..), ma di norma non c'è. Credo che le poche volte che c'era fosse per espressa richiesta delle band.
Elluis
Venerdì 31 Luglio 2015, 11.40.57
33
@Compagno d.M. scusa la domanda stupida, ma non c'era la security del locale ? A Milano ad ogni concerto c'è sempre qualcuno, ne bastano un paio a bordo palco per evitare che la gente pascoli per il palco, cosa che tra l'altro in genere non succede o succede raramente.
Selenia
Venerdì 31 Luglio 2015, 11.39.14
32
@Compagno di Merende: ricordo quella scena, ma ricordo anche che poi hanno aiutato a rimetterla al suo posto.. è chiaro che data la ridotta area a disposizione qualche incursione sul palco fosse più irruenta di altre, ma nulla di intenzionale insomma, conosciamo bene lo spazio vitale del palco del Traffic. Poi comunque fa parte del gioco dai, scene che non è che accadano solo a Roma ma in qualsiasi concerto metal dove c'è un certo trasporto. Non sarei così inflessibile!
Compagno di Merende
Venerdì 31 Luglio 2015, 10.30.04
31
Ottimo concerto, suoni decenti, Nuclear giganteschi e anche molto disponibili. Unica nota negativa, come sempre a Roma, gli imbecilli che salgono sul palco e ci rimangono durante tutto il concerto, i poser che a mala pena conoscono le canzoni e si fanno fotografare mentre fanno salotto sul palco. Cara Selenia, visto che scrivi "un'avvertenza che è stata diligentemente rispettata", sei sicura di essere stata al Traffic? Io c'ero e un secondo dopo la richiesta di Connelly è saltato il primo pirla che ha abbattuto l''asta del microfono, bersaglio principale di tutti quelli che son saltati dopo... welcome to Rome!
LAMBRUSCORE
Venerdì 31 Luglio 2015, 6.32.13
30
Glenn Evans adesso è veramente il fratello di Jerry Calà....libidine....
Renzo mattei
Giovedì 30 Luglio 2015, 21.32.14
29
Glenn ha il look svaccato da panettiere Romano da film di Verdone...capello bianco lungo con pelata, t shirt bianca, pancia e bragoni della tuta. Mitico
Renzo mattei
Giovedì 30 Luglio 2015, 21.29.18
28
La sua voce è unica perché comunque di impostazione classica. La cover dei led zeppelin non e' casuale perché Connelly si ispira chiaramente a Robert plant. Peccato non la eseguano dal vivo
Vitadathrasher
Giovedì 30 Luglio 2015, 21.20.47
27
Oltre ai sandali......a me butta via glenn con quel look casual e il ciuffo, struffellato, tra l'altro a vedere da alcuni video è sempre un bel motore sul palco.
Selenia
Giovedì 30 Luglio 2015, 21.00.18
26
Leggo solo ora ragazzi, perdonate ma è stato un mio errore, come giustamente dice Renzo c'era Erik Burke. Ora provvedo a correggere e scusate la svista
LAMBRUSCORE
Giovedì 30 Luglio 2015, 20.26.26
25
NOOO, i sandali alla tedesca -senza calze bianche però- di Connelly non si possono vedere, ahaha, non mi ricordo se li avesse anche sabato, comunque resta un grande...voce unica...
Renzo mattei
Giovedì 30 Luglio 2015, 20.26.25
24
Bramante lo so che ha smesso elluis@. E' che selenia parla di un certo Scott harrington. Prima guardavo la loro pagina facebook e c'è una foto di Burke e lilker nel backstage di monaco, cioè due giorni dopo Poviglio.
Elluis
Giovedì 30 Luglio 2015, 19.46.58
23
@renzo Mattei il chitarrista attuale è Burke da parecchio tempo, Bramante non c'è più da almeno dieci anni (vado a memoria).
Vitadathrasher
Giovedì 30 Luglio 2015, 19.05.50
22
L'ultima volta che vidi i Nuclear fu a wacken nel 2002 e i suoni furono allucinanti! (Andai a posta per vedere loro e i Kreator.) Comunque è normale che i Nuclear si preparino la strumentazione e fanno un appello per cui non gli venga rovinata. Nel nostro immaginario sono dei grandi, ma non credo che la loro situazione economia sia altrettanto.
Renzo mattei
Giovedì 30 Luglio 2015, 18.35.46
21
PS mi risulta che il chitarrista a Poviglio e Nell successive date sia erik burke. Anche dalla pagina Facebook risulta così.
HIRAX
Giovedì 30 Luglio 2015, 18.12.54
20
Magari tutti i giorni un concerto così! Grandissimi Nuclear! Hang the PopeHang the PopeHang the PopeHang the PopeHang the PopeHang the PopeHang the PopeHang the PopeHang the Pope
Elluis
Giovedì 30 Luglio 2015, 17.59.22
19
Ah si può essere, sinceramente non lo ricordo proprio questo fatto...... Ma mi ricordo bene il clamoroso pacco che tirarono gli WASP sempre al Rolling Stone (tour di Inside the Electric Circus).... che rabbia ! Meno male che abitavo vicino al Rolling, ma c'era un gruppo che veniva dal Veneto che saraccava di bestia.... haha !! Ora basta così che sennò vado OT !!
Renzo mattei
Giovedì 30 Luglio 2015, 17.47.14
18
Io ricordo che tirarono due pacchi...una volta con gli slayer e l'altra con i megadeth. Erano stampati addirittura sul biglietto ma causa problemi logistici non suonarono. Era secondo me l88 89. Lessi che per l'occasione del pacco con gli slayer causa problemi con la frontiera belga suonarono successivamente stranded in hell facendola diventare stranded in belgium.
Elluis
Giovedì 30 Luglio 2015, 17.34.14
17
Già, in quell'occasione erano di spalla agli Exodus (che se non ricordo male erano in tour con Fabulous Disaster) e la band opener erano gli Holy Terror, americani anche loro che fecero uno show più che dignitoso...... Ricordo anche Lilker che stava a malapena in piedi (non so se stava male o semplicemente era fatto come una cocuzza, ma propendo per la seconda ipotesi) altissimo, con una unica espressione facciale spenta e un po persa, e il chitarrista di allora, Anthony Bramante che si comportava da fottuta rockstar (della serie "no statemi lontano, non mi infastidite con gli autografi che io sono una rockstar").
metallo
Giovedì 30 Luglio 2015, 16.22.29
16
Io me li vedro' ad Agosto in quel di Josefov, e li in quel festival non si monteranno di sicuro l'attrezzatura come da noi, i grandi Nuclear Assault, Band ormai leggenda, dal bellissimo report di Selenia sembra che siano in formissima, non vedo l'ora, il conto alla rovescia e' gia' cominciato, ci si vede li cari Nuclear.
angus is god
Giovedì 30 Luglio 2015, 16.01.53
15
bel siparietto sicuramente e bellissima esperienza di vita vissuta. Già era difficile beccarli live all'epoca nonostante facessero da gregari a band che ora sono ricche e famose...figuriamoci andarci fuori dopo un concerto a far baracca...bella storia.
Elluis
Giovedì 30 Luglio 2015, 15.04.05
14
Quindi condivido in pieno quando dici che i Nuclear meritavano molto di più !
Elluis
Giovedì 30 Luglio 2015, 15.02.36
13
Si questo lo capisco e condivido in pieno il tuo discorso: l'ho già detto un'altra volta, io incontrai Connelly una vita fa, fuori dal Rolling Stone a Milano (era il tour di Survive), aveva una fame bestia e lo accompagnai ad una pizzeria lì vicino insieme ad altri due metallari mai visti prima, e un paio di americani, gente del suo staff. Fu gentilissimo e super disponibile, io dei tre ero l'unico che parlava inglese, chiaccherammo per ore e alla fine mi scrisse su un foglio oltre l'autografo, anche i titoli di alcuni brani che sarebbero poi comparsi su Handle With Care (al momento era ancora un album senza nome); fu una serata indimenticabile e JC era stato davvero un grande.
angus is God
Giovedì 30 Luglio 2015, 14.38.50
12
sicuramente non c'è niente di male vedere un musicista che si monta l'attrezzatura, anzi gli fa onore per carità, però io sono uno dei pochi che è contento quando un musicista o un gruppo che ama fa successo. Vedere uno come connelly che è stato un protagonista della scena metal mondiale ed è stato uno dei miei idoli di gioventù, a 53 anni, fare un tour di commiato in condizioni da band alle prime armi che si fa la gavetta, mi ha reso un po' triste. Penso avrebbero meritato di più. Ovviamente lo stesso discorso si può fare a decine di altre band e non c'è niente di disdicevole, ma mi ha lasciato un po' d'amaro in bocca e una punta di tristezza. Comunque grande energia e soprattutto ancora grande voce...un vero robert plant del thrash
Elluis
Giovedì 30 Luglio 2015, 14.17.11
11
Anche io volevo venire alla data di Poviglio ma avendo finito verso sera al lavoro era improponibile partire poi x Reggio. Peccato davvero !! @angus is God, perchè dici che è triste vedere i musicisti che si montano l'attrezzatura? Se una band va in tour con il budget al minimo, tocca farlo per forza, ma non ci vedo niente di male. Mi ricordo che anche i D.R.I. si sono smontati e rimesso a posto tutta la loro strumentazione da soli, mentre il cantante Kurt Brecht, era fisso alla tenda del merchandise a vendere le magliette, e poi dopo il concerto, è subito ritornato al banchetto.
Lizard
Giovedì 30 Luglio 2015, 13.48.10
10
Gran bel lavoro ragazze, bravissime entrambe!!
LAMBRUSCORE
Giovedì 30 Luglio 2015, 13.03.00
9
Ovviamente c'ero anch'io a Poviglio, visto che abito a pochissimi km, concordo in tutto con Forbiddenevil, tutto perfetto...poi per fortuna mi hanno portato a casa e il giorno dopo ero ancora vivo, per questo non mi lamento...
Forbiddenevil
Giovedì 30 Luglio 2015, 12.51.18
8
Io sono stato in quel di Poviglio, premetto che è stato tutto perfetto, la location, le distro (anche se dei Nuclear Assault c'erano poche M/L e non ho potuto acquistare la t-shirt perchè S e XL erano due opposti improponibili per me), la bocciofila con simpatici vecchietti che giocavano a tombola. Insomma una giornata perfetta, anche io ero interessato all'intero bill. GAME OVER grandiosi, ogni volta per me è davvero un piacere ascoltarli live; CRIPPLE BATARDS, beh qualcosa da aggiungere? Devastanti. I RAW POWER purtroppo non li ho seguiti molto (ero al supermercato di Poviglio per rimpinguare la scorta di birra delle varie borse frigo che preventivamente ci eravamo portati da Torino); TOXIC HOLOCAUST, non sono un loro grande fan ma comunque sono stati piacevoli e hanno fatto muovere per bene i ragazzi assiepati sotto al palco. RATOS DE PORAO, visti più volte ed ogni volta sono incredibili, 35 anni di thrash/punk e Gordo è lì che si da anima e corpo, ottima prova. NUCLEAR ASSAULT, non posso che dire di essere rimasto affascinato dal combo di New York, in prima fila per tutto il concerto a scapocciare ed emozionarmi, STUPENDI! Aggiungo la disponibilità dei componenti di tutte le band per foto e autografi vari. Ripeto che l'organizzazione è stata davvero ottima e spero veramente che possa diventare un appuntamento fisso nel panorama italiano dei festival metal..... ps: non mi sono minimamente proposto per il report perchè sapevo sin dall'inizio come sarebbe andata a finire.....litri di birra e Thrash Metal!!!!
Arrraya
Giovedì 30 Luglio 2015, 12.28.38
7
Bisogna segnalare l'ennesima figura di merda della pseudo nazione italiota e dei suoi scali aeroportuali: La chitarra di John Connely è andata in frantumi (credo il manico o la paletta) per merito di qualche scaricatore di aeroporto. Insomma, Guthrie Govan si è visto fottere la strumentazione, Connely la mitica gibson FV del '69, e poi ci lamentiamo di band che a fatica valicano le Alpi.
angus is God
Giovedì 30 Luglio 2015, 12.01.18
6
mah guarda selenia@ io ho grandissimo rispetto per tutte le band che hanno suonato a Poviglio ma avrei comunque preferito qualcosa di più classico, meno brutale (leggi grindcore) e più in linea con la band newyorkese. Per capirci avrei preferito altre band contemporanee di culto difficili da incrociare tipo Sacred reich, flotsam and jetsam, qualcosa del genere, ma è comunque una questione di gusti personali perchè la giornata è stata ottima, guai lamentarsi del grasso che cola. Brutto comunque leggere che uno del centro sud per vedersi una band simile debba distruggersi in un locale al chiuso in luglio. A poviglio era secondo me tutto idilliaco: campo sportivo con l'erba, chioschi e tavolate con birra e panini, libera uscita con bracciale per poter andare alla vicina bocciofila, insomma spero si possa ripetere
Selenia
Giovedì 30 Luglio 2015, 11.40.54
5
@angus is God: ti invidio molto per quella data, ci sarei dovuta venire anche io! poi purtroppo ho dovuto rinunciare, ero interessata a tutto il bill del festival, soprattutto ai Ratos de Porao, oltre che chiaramente ai Nuclear Assault.
Selenia
Giovedì 30 Luglio 2015, 11.40.06
4
@Vitadathrasher: la qualità del suono è quella classica del Traffic, quindi un buon compromesso, sicuramente meglio di tante altre location ma non ineccepibile. Poi, sarà che ero particolarmente coinvolta e distratta dalle condizioni climatiche, ma comunque non ho accusato particolarmente il colpo, ho visto concerti peggiori (tipo Asphyx, che al livello di suoni non erano proprio il massimo). Credo che tu ti riferisca ai DRI, c'ero anche io a quel concerto, di cui tra l'altro trovi il report qui su Metallized, confermo la pessima qualità del suono ma da allora l'impianto è cambiato e c'è stato un notevole miglioramento!
angus is God
Giovedì 30 Luglio 2015, 10.11.56
3
ps. suoni a povilglio senza infamia
angus is God
Giovedì 30 Luglio 2015, 10.11.16
2
ero presente alla data di Poviglio vicino reggio emilia e quindi commento l'esperienza emiliana. Da fan della prima ora ho atteso annoiato l'inizio del concerto (alle 23) ma questo perchè non mi piacevano per nulla le band di supporto (cripple, ratos, toxic holocaust, raw power). E' stato triste vedere icone come Connelly montarsi l'attrezzatura prima del concerto e di fatto assistere al declino di una delle più belle realtà di fine 80. A parte questo la band è stata ottima e ha fatto uno show breve ma efficace nella sua semplicità. Connelly strepitoso anche se difficile riconoscere il thrashers selvaggio degli anni 80 nell'odierno signore cinquantenne con occhiali da lettura e sandaloni da spiaggia. La scelta della scaletta è stata impeccabile anche se mi è dispiaciuta la mancanza di classici come Stranded in Hell, brain death e survive. Lilker un monumento metal, rilassatissimo come al solito (grazie anche ai cannoni fumati sul palco). Evans ottimo come sempre, anche lui con un semplice look da tranquillo signore cinquantenne della porta accanto. L'organizzazione è stata ottima, location perfetta, pubblico bellissimo d'altri tempi anche considerando l'età media bassa. Da segnalare anche il cazziatone interminabile di Connelly alla security (e al pubblico) rea di aver maltrattato un personaggio salito sul palco. Leggende.
Vitadathrasher
Giovedì 30 Luglio 2015, 10.01.23
1
Posso sapere come era la qualità audio dell'evento? Tutte le volte che andai a vedere una delle più GRANDI band thrash/core, i suoni erano pessimi purtroppo.
IMMAGINI
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locandina del concerto
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