|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
SOUL ON FIRE - Peter Steele tra Carnivore e Type O Negative
31/01/2016 (3692 letture)
|
L'unico modo per rendere giustizia a Peter è fare incazzare tutti. [Josh Silver]
Quando quasi tre anni fa diedi la prima notizia riguardante l'intenzione da parte di Jeff Wagner di scrivere la biografia di Peter Steele, ricordo che le reazioni che l'accolsero non furono propriamente entusiastiche. Una cosa abbastanza comprensibile data la caratura e le mille sfaccettature del personaggio, oltre allo smisurato affetto dei fans, tra i quali si può annoverare lo stesso Wagner, il quale ha sperimentato sulla sua pelle lo scetticismo ed i dubbi qui descritti. Questo perché, come detto dallo stesso autore, l'enorme carisma di Peter ha lasciato in tutti coloro che lo hanno conosciuto anche solo per poco una specie di "gelosia" nei suoi confronti. Wagner non è però uno sprovveduto o l'ultimo arrivato: è stato giornalista della rivista Metal Maniacs, autore del libro Mean Deviation (edito in Italia dalla Tsunami con il titolo di Prog Metal) ed attualmente lavora per la InsideOut Music. E, come detto in precedenza, è un fan dei lavori di Peter Steele, che ebbe l'occasione di intervistare nel 1992 per una fanzine riuscendo a risultargli così simpatico da meritarsi una citazione nei ringraziamenti di Bloody Kisses.
ROSSO, VERDE, NERO Il libro è suddiviso in tredici capitoli racchiusi in tre macrosezioni cromatiche, rosso, verde e nero appunto, a separare i vari periodi della vita di Peter: rosso per l'infanzia, l'adolescenza, la prima musica con i Fallout e soprattutto i Carnivore; verde dal primo, rabbioso, periodo dei Type O Negative fino al successo di Bloody Kisses ed October Rust; nero da World Coming Down fino alla tragica morte, quando a causa delle dipendenze la carriera di Peter si fece più difficile. Il racconto è ovviamente in ordine cronologico e si avvale delle testimonianze degli amici e dei parenti di Peter, oltre alle innumerevoli dichiarazioni ed interviste rilasciate negli anni, a volte anche volontariamente contrastanti. Come spiegato all'inizio del libro, i restanti membri dei Type O Negative non hanno partecipato direttamente alla stesura di Soul On Fire, cosa che non può che essere un peccato da un certo punto di vista, ma lo stesso Wagner, nonostante il rammarico, ha dichiarato di comprendere la loro decisione e di rispettarla. Ovviamente non mancano gli aneddoti e i retroscena, oltre alle analisi dei dischi, ma la cosa su cui l'autore ha cercato di prestare maggiore attenzione è stata la descrizione di Peter Steele durante le varie fasi della sua vita: come stava, cosa gli accadeva intorno, le sue condizioni mentali. Tutto questo, data la visceralità della proposta musicale del gigante di origine polacca, non può che avvicinare ancora di più il lettore a Peter Steele. Se qualcuno invece crede di trovare nel libro racconti alla The Dirt, dato l'ascendente di Peter nei confronti delle donne, rimarrà deluso: da questo punto di vista Wagner non ha calcato la mano (per quanto faccia capire determinate cose in maniera velata) evitando di far cadere il volume nel "morboso", cosa che avrebbe dato una visione solamente parziale del cantante/bassista. Comunque alcuni divertenti episodi vengono citati in appositi riquadri nel corso del libro, assieme a numerose fotografie tra cui una raccolta di tatuaggi dedicati a lui, segno dell'amore smisurato dei fans nei suoi confronti.
CONFLITTO INTERIORE Nell'arco del racconto l'autore evidenzia più volte le varie contraddizioni Steele, le quali, viste in maniera separata, potrebbero dare l'idea di un personaggio incoerente. In realtà, guardando l'insieme delle cose scritte, è tutto perfettamente coerente con i problemi caratteriali e le vicissitudini del nostro. A pensarci bene è come se al suo interno esistessero due persone: Peter Thomas Ratajczyk, il ragazzo di Brooklyn timido, introverso, appassionato di meccanica e del suo lavoro al Parks and Recreation Department di New York, pronto a dare una mano a tutti e Peter Steele, prima barbaro moderno con i Carnivore poi druido del gothic metal, sex symbol su playgirl, frontman di un gruppo in grado di raggiungere il disco di platino quando i dischi si vendevano veramente. Una situazione di apparente equilibrio che è durata fino all'esigenza di andare in tour prima e poi con l'arrivo della cocaina nella vita di Peter, stravolgimenti che hanno minato piano piano le sue sicurezze, fino all'avvicinamento alla fede. Contraddizioni e contrasti anche musicali però, che hanno contribuito a rendere particolarmente unica la proposta musicale, mischiando prima l'hardcore con i Black Sabbath nei suoi gloriosi Carnivore in violento e maleducato ibrido, poi gli stessi Sabbath con i Beatles ed il rock gotico nei monumentali Type O Negative. Il ritratto che ne risulta è di una persona esigente con tutti (con lui e le sue opere in primis) ed in costante conflitto, a volte col mondo esterno, altre con sè stesso, altre ancora con quel destino immutabile che è la morte, cercata in un paio di occasioni e subita quando si è presa i suoi cari. C'è la rabbia manifestata in vari modi, ma anche l'amore, la depressione, la generosità di Peter e la presenza costante della musica, sua prepotente valvola di sfogo. Soul On Fire da questo punto di vista è un bel ritratto di Peter Steele, con tutte le sfaccettature del suo carattere difficile.
RIPARA, CONSERVA, MIGLIORA Come si sarà capito, ho apprezzato parecchio il libro e l'ho trovato una lettura intessante nell'arco delle sue circa trecento pagine, soprattutto se a far da colonna sonora avete Carnivore e Type O Negative per entrare ancora di più nel mood. Al suo interno non ho potuto però non riscontrare alcune piccole mancanze: ad esempio, alla prima reunion con la formazione storica dei Carnivore nel 1996, Wagner riserva poche righe senza alcun approfondimento, cosa fatta invece per la seconda del 2006. Oppure la totale omissione della partecipazione di Peter Steele, Josh Silver e Johnny Kelly alla compilation Roadrunner United realizzata per i venticinque anni dell'etichetta a cui la band regalò il primo successo di scala mondiale. Molto probabilmente, però, ciò che ha dato e darà materiale di discussione è l'ingerenza (vociferata in termini e quantitativi non del tutto chiari) della famiglia di Peter nel libro. La sensazione è che nell'ultima parte (quella nera, per intenderci) non si sia voluto calcare la mano a riguardo delle condizioni di Steele, infatti dal post World Coming Down il libro pare andare un po' troppo di corsa, specie se paragonato alle prime due parti. In una intervista lo stesso autore ha dichiarato di aver avuto problemi con la famiglia solamente a riguardo dell'ultimo capitolo, Saluti e Addio, straziante descrizione degli ultimi giorni di Peter Steele, ma di essere riuscito a fare comunque come voleva. Difficile quindi dire con certezza se, come e dove sono stati messi dei paletti oppure se si è trattato di scelte dettate dal rispetto e dal pudore verso un personaggio amato.
In definitiva Soul On Fire è un viaggio nel mondo di Peter Steele, paranoico e drammatico, ma anche fatto di amicizia e amore, un mondo talmente pieno di sfaccettature che qualsiasi libro farebbe fatica a descrivere fino in fondo. Soul On Fire ci riesce bene, lasciando nel lettore il continuo bisogno di ascoltare la musica di Peter per cercare di far entrare ancora di più quei dischi dentro di sè. Alla fine però il sentimento predominante è il rammarico per la perdita di un artista (prima ancora che personaggio) inimitabile, la cui impronta rimarrà indelebile. È bello pensare che abbia simulato la sua morte come si dice sempre per i grandi della musica, immaginarlo nello scantinato della casa dei suoi genitori nuovamente di sua proprietà con i suoi gatti a comporre musica, lavorare nel parco come gli piaceva e girare con la sua macchina sempre in evoluzione.
Dietro la Vergine Maria nella nicchia, dopo gli otto bidoni dell'immondizia, giù per le scale del custode della cripta, sotto il tubo del riscaldamento e sei arrivato.
::: ::: ::: RIFERIMENTI ::: ::: ::: AUTORE: JEFF WAGNER TITOLO: SOUL ON FIRE - PETER STEELE TRA CARNIVORE E TYPE O NEGATIVE EDITORE: TSUNAMI EDIZIONI PAGINE: 320 PREZZO: € 21,50 ISBN: 978-88-96131-78-7
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
12
|
Ho letto con attenzione il libro che trovo ben scritto e argomentato. Purtroppo concordo con l'articolo nel ritenere troppo evidente il cambio di passo rispetto alle fasi Fallout/Carnivore con il racconto che diventa maggiormente sommario per gli ultimi anni da Life is Killing Me in poi. L'assenza del contributo dei membri dei Type O pesa poi come un macigno soprattutto quella di Josh. Alla fine è ad esempio poco chiaro il motivo del distacco di quest'ultimo in occasione dell'ultimo tour della band. Alla fine ho avuto la sensazione di qualcosa di mancante, di un'opera conclusa solo parzialmente. Grazie Peter, personaggio unico, autore di una colonna sonora unica nella mia vita, rimpianto fortissimo per il fatto che "Double Crossed" non uscirà mai... |
|
|
|
|
|
|
11
|
senza personaggi come questo e Mustaine,il metal sarebbe molto meno interessante e divertente...con tutte le contraddizioni e i difetti che li caratterizzano è difficile non restarne affascinanti |
|
|
|
|
|
|
10
|
Questa è la pagina che amministro dedicata all'indimenticabile Petrus Thomas Ratajczyk https://www.facebook.com/Last-Immortal-Of-Vinnland-722331781151957/?fref=ts |
|
|
|
|
|
|
9
|
Peter meriterebbe un intera enciclopedia. Immenso poeta, artista e musicista. GRAZIE a te Green Man, le tue opere mi accompagneranno per sempre. ... e grazie anche a Jeff Wagner che è riuscito nel limite del possibile a rendere 'onore' ad un personaggio veramente "UNICO" !! |
|
|
|
|
|
|
8
|
parti dai Carnivore e poi inizia con Slow, Deep and Hard e non avrai pace |
|
|
|
|
|
|
|
|
6
|
Mai stata fan dei Type o Negative, ma riconosco che Peter è un grande artista.. |
|
|
|
|
|
|
5
|
Peter Steele, uno di quegli artisti che con rammarico non sono riuscito a vedere per un soffio, e che mi dà ancora rabbia |
|
|
|
|
|
|
4
|
L'ho letto da poco, bellissimo. Un personaggio affascinante, unico, di cui ho scoperto molte cose che non sapevo. Ottima biografia... mi manca Peter |
|
|
|
|
|
|
3
|
Finito di leggere due settimane fa e mai, mai avrei immaginato che quell'uomo celava un lato così fragile. Acquisto veramente obbligato per poter conoscere a meglio una delle icone che hanno segnato la musica moderna. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Bell'articolo e confermo, da quanto è trapelato anche nel forum ufficiale del libro, le sorelle di PS ad un certo punto hanno fatto marcia indietro e non hanno voluto che Wagner esponesse alcune vicende riguardanti i periodi precedenti alla scomparsa, ma anche fatti risalenti al periodo di massima notorietà di Peter. In quest'ottica è molto probabile che come qualcuno vicino alla band ha detto anche i restanti membri si siano chiamati fuori per paura di beghe legali con la famiglia Ratajczyk se avessero dichiarato alcuni retroscena. Che qualcosa si sia inceppato nella stesura a causa di pressioni esterne è comunque chiaro, se non ricordo male il libro è uscito più o meno con un anno di ritardo dalla data prefissata, l'autore ha dovuto probabilmente rivedere il tutto e limare alcune parti. Ma lo sapete che ancora faccio fatica ad accettare che non c'è più?  |
|
|
|
|
|
|
1
|
Bellissimo articolo, Diego. Come tanti altri libri editi dalla Tsunami sarà un acquisto obbligato. |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|