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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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NEGAZIONE - Parla Roberto Farano
27/02/07 (5635 letture)
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Facciamo un po’ di chiarezza sulla storia dei Negazione: come vi siete formati?
Roberto “Tax” Farano: “Nell’83 io e Orlando (primo batterista) lasciammo il 5° Braccio per formare un gruppo hardcore e trovammo Zazzo e Marco degli Antistato. Tra le altre cose sta per uscire un disco del 5° Braccio con i pezzi che a parte le compilations su cassetta che facevamo all’epoca non sono mai stati reperibili.”
Quali erano le aspettative e lo spirito dei primi anni?
Roberto “Tax” Farano: “Come tutti i gruppi dell’epoca non avevamo aspettative particolari se non quella di vivere la nostra vita, urlare la nostra rabbia e divertirci a suonare incontrando gente e situazioni a noi vicine. Come anche negli anni a venire il gruppo era la cosa più importante, tutto era in secondo piano rispetto a suonare e sbattersi per creare le condizioni per continuare a farlo.”
Nella vostra carriera ci sono stati sempre problemi di line-up riguardo al ruolo di batterista: è stato questo uno dei motivi che vi hanno portato allo scioglimento?
Roberto “Tax” Farano: “No, ci siamo sciolti perché sono venuti a mancare i presupposti fondamentali per continuare a vivere quella storia, nella fattispecie non ci divertivamo più. Inoltre abbiamo sempre cercato di andare “avanti” … musicalmente e dal lato organizzativo (concerti, dischi, ecc…) e in quel momento un evoluzione possibile era firmare per una major per esempio, con tutto ciò che ne consegue. Beh non ci sentivamo a nostro agio a fare quella scelta e nel frattempo non volevamo continuare nella stessa maniera di prima, e quella fase di stallo ci fece capire che un capitolo doveva esser chiuso.”
Dove sarebbero arrivati i Negazione con un batterista stabile?
Roberto “Tax” Farano: “Non credo sarebbe cambiato nulla, ma chi può saperlo? Dopo Fabrizio i Negazione sono sempre stati un gruppo a tre + batterista, anche se ogni volta si cercava il cosiddetto quarto… Sul fatto che ne abbiamo cambiati molti credo che siano state le circostanze fino ad un certo punto, e poi visto che noi tre legavamo da più tempo e che “sostenevamo” tutta la faccenda dall’inizio abbiamo forse creato un muro un po’ troppo alto per i nuovi arrivati.”
Il Monster Of Rock è stato l’apice della vostra carriera?
Roberto “Tax” Farano: “No, per noi è stata solo una tappa di un percorso, certo una cosa importante, ma in quel baraccone da circo noi non c’entravamo nulla e lo sapevamo bene, e nonostante questo abbiamo voluto parteciparvi proprio per toglierci la soddisfazione, dopodichè il percorso è continuato altrove.”
Quali sono gli episodi che ricordi con più piacere e quelli che vorresti cancellare?
Roberto “Tax” Farano: “A volte quelli più piacevoli sono quelli più insignificanti, o più buffi, come la ricerca di un posto per dormire in Inghilterra dopo che l’organizzatore del concerto ci offrì una stanza all’apparenza pulita ma con un sacco di fogli di giornale per terra che in realtà coprivano altrettante merde di cane (o almeno così preferimmo pensare senza indagare oltre) … dopo vari b&b chiusi o pieni ci trovammo a bussare alla porta di una chiesa battista piena di matti … per fortuna era già mattina a quel punto e quindi riprendemmo la strada per raggiungere il concerto successivo sperando in miglior sorte…
Detto questo figurati quelli che vorrei cancellare…. Scherzi a parte non vorrei cancellare nulla, perché sarà banale ma anche le “brutte” storie fan parte del gioco…”
Il 1983 è l’anno del vostro primo concerto, ci sarà modo di celebrare questa data almeno l’anno prossimo in occasione dei 25 anni?
Roberto “Tax” Farano: “Non credo. I Negazione erano quello che erano in quegli anni lì, adesso potremmo al massimo risuonare ciò che suonavamo all’epoca ma la vera essenza non c’è più, e quindi per me una nostra reunion non ha nessun senso.”
Come sono i rapporti con gli altri membri dei Negazione?
Roberto “Tax” Farano: “Con Marco e Zazzo ci sentiamo e vediamo regolarmente nonostante non abitiamo più nella stessa città. Con gli altri in alcuni casi ci siamo persi di vista, in altri ci si incontra con piacere.”
Concordi se dico che “Lo spirito continua” è il vostro migliore album?
Roberto “Tax” Farano: “Certo, lo penso anch’io. Ovviamente mi piacciono anche gli altri ma “Lo spirito continua” è particolarmente compatto, è venuto più di getto e forse rappresenta la fotografia del nostro miglior periodo al di là dei singoli pezzi musicali.”
Quali erano le differenze tra la scena hardcore italiana degli anni 80 e quella americana?
Roberto “Tax” Farano: “In america erano qualche anno più avanti, ma verso la metà degli anni 80 noi come altri gruppi italiani siamo riusciti a far conoscere la nostra peculiarità, forse più rabbiosa ed incazzata di altri, e che credo rispecchiasse l’apatia dell’Italia di quegli anni e quindi degli sforzi che facevamo per superarla.”
Segui la scena punk/HC italiana? Che ne pensi?
Roberto “Tax” Farano: “Non la seguo più di tanto, e quindi non posso giudicare, ma per quel che vedo/sento mi pare ci sia poco entusiasmo ed originalità.”
Dì qualcosa a chi identifica il punk in gruppi come i Green Day.
Roberto “Tax” Farano: “I Green Day non sono male, semplicemente sono arrivati in un momento dove quello che facevano pochi anni prima è stato sfruttato e commercializzato alla grande.”
Meglio le webzine o le fanzine?
Roberto “Tax” Farano: “Se comunicare è lo scopo vanno bene tutte e due, o no?
Immagino che il fatto di non aver tirato in ballo Neffa sia per te un “sollievo”…
Roberto “Tax” Farano: “E perché? Non ho nessun problema a parlare di lui…. Anzi, visto che “chiedi e non chiedi”, ti devo dire che ho letto la sua intervista sul vostro sito e mi è dispiaciuto vedere che ha interpretato male una mia frase da un'altra intervista dove dicevo che “fa la sua porca figura…” perché per me era un complimento nel senso che se lo vedo in TV mi sembra più sincero e simpatico degli altri cantanti… e poi è anche molto bravo a fare la musica che fa anche se a me non piace. Di ciò che racconta della sua esperienza con noi… rispecchia bene quella che era in quel periodo la sua mentalità rispetto al suonare in un gruppo… Divergenze a parte ho molti bei ricordi con lui e almeno all’inizio pensammo forse di aver trovato finalmente il “quarto” … il titolo 100% era appunto in quel senso… ma al ritorno dal tour americano era già evidente che non sarebbe durata molto.”
L’intervista è finita, chiudi pure come vuoi.
Roberto “Tax” Farano: “Ciao e grazie per l’intervista.”
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4
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Bella intervista. Lo spirito continua rimane per me una pietra miliare. Secondo è Little Dreamers. |
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Già, anche a me ha fatto piacere ritrovarli, del resto la mia prima intervista per metallized fu con i Raw Power. |
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Grazie per i complimenti. |
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Bellissima ed interessante intervista, complimenti all'autore! Che piacere ritrovare i Negazione per 4 chiacchiere. Personalmente preferisco Little Dreamer e 100% allo Spirito Continua, in ogni caso ...... TUTTI PAZZI ......! |
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