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26/04/25
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CORROSION OF CONFORMITY - Santeria Social Club, Milano, 17/06/2018
21/06/2018 (1331 letture)
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Finalmente il gran giorno è arrivato, sono pervaso dall'emozione di rivedere i Corrosion of Conformity dopo qualche anno dall'ultima volta; partiamo da Torino nel primo pomeriggio, il sole e il caldo sono devastanti ma noi siamo vecchi metallari che non si spaventano di nulla. Qualche birra al fresco e via verso la zona navigli di Milano: in questo tour purtroppo non è presente Reed Mullin (sostituito da John Green, suo tecnico della batteria) per via di un'operazione al ginocchio e questo mi dispiace perché il buon Reed dietro ai tamburi è veramente unico. Arriviamo alla Santeria dove rimango piacevolmente impressionato dal locale, accogliente e con una buona selezione di birre oltre che ottimi panini; la sala concerti è davvero bella e con un ottima acustica anche se per entrare ci sono ben tre buttafuori con tanto di metal detector per i controlli. Un tantino esagerato vista la capienza del club.
Dopo aver sorseggiato un paio di birre entro nella sala e mi dirigo al banchetto del merchandising per acquistare un paio di t-shirt e qualche adesivo (che la simpaticissima tipa dietro al banco me ne regala un bel po' dopo aver visto il mio tattoo dei COC). Non ho modo di ascoltare la band di apertura, perché sono costretto a fare avanti e indietro un paio di volte dal bagno (le birre) e poi perché porto le t-shirt in macchina per essere sicuro di non perderle. Lo sfondo del palco è di sicuro impatto visto che capeggia la copertina dell'ultimo nuovissimo album e l'attesa è tanta; si spengono le luci e la band sale sul palco, come sempre il buon Mike Dean è sulle sue mentre Woody Weatherman dispensa sorrisi e felicità, John Green dietro alle pelli rimane un po' defilato mentre è con l'arrivo di Pepper Keenan che il pubblico presente si emoziona. Il concerto si apre con Bottom Feeder tratto da Wiseblood anche se viene suonata solo in parte come fosse un intro per proseguire immediatamente con The Ludditte tratto dal nuovo album e il pubblico partecipa caloroso sin da subito: la band risulta coesa e Pepper Keenan si erge immediatamente a mattatore della serata con la sua voce corposa, il carisma che è indubbio e rivederlo al posto dove gli compete è davvero una soddisfazione. Il concerto prosegue con un buon ritmo, l'accoppiata Broken Man/Señor Limpio tratte da Deliverance sono ben eseguite con quello stile unico che ha la band della Nord Carolina, Woody Weatherman si conferma un ottimo chitarrista con i suoi solo sempre efficaci; la band attinge dagli album dove era presente Pepper Keenan e con Who's Got The Fire il pubblico presente canta il ritornello con veemenza e la band risponde con emozione, musicisti con quasi quarant'anni d'esperienza riescono ancora ad emozionarsi di fronte a tanto calore. 13 Angels imprime ancor più calore ad una serata fin qui perfetta, il suo andamento lento è impreziosito dai passaggi in slide di Woody ben supportato dalle melodie al basso di Mike Dean ma è con la seguente Vote With The Bullet che gli astanti si accendono ulteriormente, un brano potente ed incisivo, l'unico estratto da quel gioiellino che è Blind del 1991; Pepper Keenan la canta con furore e sotto al palco si scatena l'inferno. Albatross conclude la scaletta di un ottimo concerto, suonato con passione e con la consapevolezza che i Corrosion of Conformity non hanno mai smesso di suonare ottima musica nonostante gli anni durante i quali Pepper ed il resto della band avevano preso strade diverse. Ma il concerto non è ancora concluso, infatti dopo una piccola pausa il quartetto torna sul palco per regalare Clean My Wounds eseguendo una versione estesa ed estremamente coinvolgente, sorrisi e pacche sulle spalle concludono una gran bella serata.
I Corrosion of Conformity si confermano una grande band, capace di passare dai grandi palchi dei palazzetti o delle arene a quelli di club più intimi dove forse riescono a dare il meglio di se stessi.
SETLIST Corrosion of Conformity 1. Bottom Feeder 2. The Ludditte 3. Broken Man 4. Señor Limpio 5. Wiseblood 6. Who's Got The Fire 7. Seven Days 8. Paranoid Opioid 9. 13 Angels 10. Vote With The Bullet 11. Wolfed Named Crow 12. Albatross 13. Clean My Wounds
Il concerto è finito, usciamo dalla sala belli sudati ma felici, il ritorno a Torino è un occasione per parlare del bel concerto al quale abbiamo assistito, una band che non si è mai tirata indietro e che è tornata con un ottimo album e più forte che mai; in autunno torneranno in Europa con gli Orange Goblin, per ora solo in Inghilterra ma spero che tornino dalle nostre parti per potermi gustare nuovamente questa grande band e con Reed Mullin dietro ai tamburi, il posto che gli compete.
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7
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Già Blind era un disco meraviglioso poi la svolta più hard rock ha portato i Corrosion al massimo splendore copiati da tanti, anche ben più famosi di loro. E per fortuna con il loro ultimo lavoro sono tornati a quel sound. Grandi. |
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6
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Per me i COC hanno iniziato ad essere veramente personali con Deliverance e con Wiseblood soprattutto. |
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5
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ci avrei scommesso...erano le magliette più invidiate dai thrasher perchè non si potevano comprare su ebay come ora, erano pressochè introvabili ed erano sfoggiate dai vari scott ian, dan lilker ecc, gli hanno fatto pubblicità indiretta con quelle t shirt. Ricordo ad esempio che mi ha sempre incuriosito il ghignone degli excel che sfoggiava lilker su survive, ebbene presi the joke is on you spinto da quell'immagine sublimale...disco spettacolare |
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4
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@tino. Avevo anch'io la t-shirt nera con il logo, adesso mi ricordo, diciamo che salvo qualche pezzo dei primi album ma non sono mai riuscito a farmeli piacere troppo, ecco.. |
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3
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beh lambro io ricordo che a fine anni 80 questo gruppo era più che altro famoso tra i thrasher per le magliette iconiche come quella dei dri. |
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2
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Scarsi quando facevano Hardcore, c'era molto di meglio all'epoca, anche adesso comunque non mi piacciono per niente, gruppo strasopravvalutato.... |
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1
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Questo è un concerto che mi è proprio spiaciuto perdere.  |
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