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27/04/25
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THE WHO – LONG LIVE ROCK - Una nuova celebrazione della band con uno sguardo al contesto musicale e sociale
04/11/2022 (858 letture)
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Di libri sui The Who ne sono stati scritti molti. Uno anche dallo stesso autore di quello preso oggi in esame. Vale la pena di metterne un altro sullo scaffale della propria libreria? Probabilmente sì, a patto di essere interessati non solo al discorso prettamente musicale che li riguarda, ma pure al contesto sociale che li ha generati e a quello che li ha accompagnati durante la loro lunghissima carriera.
TRA MONTEREY E VERONA Musicista e scrittore di origine genovese, Antonio Pellegrini, proprio in quanto già autore di un volume sui The Who, è un nome noto ai lettori di Metallized. Il suo The Who e Roger Daltrey in Italia, uscito nel 2016, è infatti già presente nel nostro database. Il ritorno sullo stesso argomento a distanza di circa sei anni segna un approccio molto più globale all’argomento. Spostando il focus dello scritto verso una visione della storia del gruppo non solo dal punto di vista musicale, ma che si faccia carico di comunicare delle notizie circa il contesto complessivo in cui i quattro si trovarono ad agire. The Who – Long Live Rock, titolo mutuato da un loro singolo scritto nel 1972 contenuto nell’album del 1974 Odds & Sods, presenta una panoramica di quanto occorso alla band dall’inizio a oggi. Dopo una stringata prefazione a firma Antonio Bacciocchi, lo scritto parte dal periodo 1963/1966 e si conclude con quello 2017/2022, prima di passare a una succosa parte finale cui accenneremo tra poco. In mezzo troviamo praticamente ogni cosa, dal Festival di Monterey alla data di Roma del 1972. Da Quadrophenia al concerto di Verona e oltre, fino ai nostri giorni. Il tutto tenuto insieme da varie, sfiziose testimonianze.
UN VERDONE PER I PELLEGRINI Oltre a quanto scritto da Pellegrini, che ingloba dichiarazioni e ricordi di fan italiani (per esempio di Carlo Verdone e del discografico Carlo Basile), abbiamo così articoli di stampa dell’epoca e varie foto in bianco e nero. Tra le 208 pagine di The Who – Long Live Rock possiamo poi trovare delle ulteriori aggiunte molto interessanti. In appendice registriamo infatti la presenza di quattro paragrafi intitolati rispettivamente Kenny Jones, Who are you?, una chiacchierata con l’ex componente del gruppo Kenney Jones a firma Pellegrini/Meloni; Quattro chiacchiere con Simon Townshend (fratello di Pete e membro della Who Touring Band) a cura di Athos Enrile; The Who & The Kinks che riporta una testimonianza di John Dalton, (bassista dei Kinks) e The Who e l’Italia, scritto dal noto saggista Fabio Rossi. Chiudono l’opera discografia e videografia essenziale. Libro agile, incisivo, facile da leggere, il volume di Pellegrini risulterà interessante per chi volesse avvicinarsi da neofita al mondo The Who o, più banalmente, solo rinverdire i propri ricordi della leggendaria band. Arricchendoli magari di qualche particolare sfizioso fin lì ignorato. The Who – Long Live Rock lascia così un piacevole ricordo di sé al termine della lettura, senza risultare stucchevole.
::: ::: ::: RIFERIMENTI ::: ::: ::: TITOLO: The Who. Long live rock CASA EDITRICE: Arcana Edizioni AUTORE:: Antonio Pellegrini Collana: Musica Formato: Brossura Pagine: 208 Prezzo: Euro 16,50 ISBN: 8892771299
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