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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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SCARLET RECORDS FEST - Day 1, Legend Club (MI), 28/12/2022
02/01/2023 (1142 letture)
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Primo giorno del festival organizzato dalla Scarlet Records, dinamica etichetta con sede nel milanese che vanta tra le più interessanti proposte nostrane in circolazione, finanche aver curato gli interessi di nomi storici del calibro di Necrodeath e Sadist. Ottima l’affluenza, considerando i giorni feriali, peraltro in periodo di feste e location, quella del Legend, oramai collaudatissima che ha già ospitato, con successo, eventi similari nel passato. La kermesse è stata quasi interamente incentrata sul power metal ed ha visto, in questa prima serata, esibirsi quattro band il cui ordine di apparizione è parso coerente sotto tutti i punti di vista, vediamo in breve com’è andata.
DEGREES OF TRUTH I primi ad aprire sono i Degrees of Truth, formatisi nel 2014, si presentano in formazione a cinque (voce, chitarra, tastiera, batteria e basso) e propongono un convincente progressive/symphonic metal, robusto e ben suonato. Il chitarrista, Daniele Brianza, imbraccia una bellissima “telly” della Schecter, accoppiata con un ampli Kemper coi quali scolpisce ed intaglia interessanti inserti armonico/ritmici, palesando una notevole padronanza dello strumento, decisamente un musicista che sa il fatto suo. Il basso è pomposo e in bella mostra, l’intera sezione ritmica funziona e sorregge la voce melodica di Claudia Beltrame, subentrata da tre anni, che oltre aver egregiamente sostituito la precedente Claudia Nora Pezzotta possiede uno charme non indifferente ed incarna tutte le migliori doti di una vocalist degna di tale nome.
VEXILLUM Si prosegue coi Vexillum, provengono da Pisa ed offrono un power/folk degno di nota. Look medievale, purtroppo risultano “orfani” del batterista, a casa con la febbre e pertanto costretti a ricorrere alle basi di batteria, soluzione che causa taluni episodi di feedback. Come inevitabile nel genere, si percepiscono di quando in quando echi degli Helloween e di band quali Rhapsody e Alestorm, nulla di nuovo insomma ma ben fatto, aspettiamo senz’altro di rivederli in formazione completa per poter esprimere un giudizio più esaustivo, seppur ciò che si è visto e sentito stasera è parso pregevole.
NOCTURNA Penultima formazione a calcare il palco è quella dei Nocturna, tra le più attese per via del crescente successo ed interesse intorno al progetto. La peculiarità del quintetto, presto impegnato in un tour europeo, è di avere due vocalist, femminili, nella persona di Grace Darkling e Rehn Stillnight. Rispetto alla scorsa esibizione di febbraio (stesso luogo nda), si apprezza fin da subito un’accresciuta crescita artistica e sicurezza nel calcare lo stage. Si cimentano in un gothic/symphonic di ampio respiro laddove l’utilizzo delle due voci è soluzione certamente appagante, d’impatto e nello specifico, grazie all’incantevole duetto canoro, totalmente ammaliante. Di tutte le band, quella dei Nocturna è quella ove si intravedono i maggiori margini di crescita e riuscita anche oltralpe. Nell’attendere se il tempo ci darà ragione, promuoviamo il gruppo a pieni voti!
TRICK OR TREAT Si chiude nel migliore dei modi con la solida realtà dei Trick or Treat. Non nuovi nel locale (loro stessi riferiscono, scherzosamente, di aver passato più tempo negli ultimi due anni al Legend che in saletta!), rimpinzano la scenografia con due gonfiabili spettrali ai lati dello stage, uno dei quali sarà messo a dura prova dal pogo delle prime file! Nati nel lontano 2002 come tributo agli Helloween, non tradiscono le radici sicché il loro power è ben farcito di richiami alle zucche, senza con ciò difettare in soluzioni d’interesse e caratterizzante una proposta ben riconoscibile. Tecnicamente impeccabili, su tutti troneggia il micidiale drumming di Luca Setti, uno dei migliori batteristi visti in giro negli ultimi tempi, i Trick or Treat dal vivo sono una garanzia e per gli amanti del genere rappresentano uno dei migliori gruppi power presenti in suolo italico.
CONCLUSIONI L’anno, almeno dal punto di vista degli eventi musicali, si chiude positivamente, un’iniziativa ben riuscita e, come tale, accolta positivamente dal pubblico, che si è divertito ed è accorso in misura ben oltre le aspettative. Speriamo di rivedere il festival anche l’anno che verrà con rinnovata foga e, magari, ulteriori rappresentanze metalliche!
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un concerto metal 100 per 100 per fortuna non cerano gruppi mosci anche se alcuni avevano le cantanti femmine ma che erano tutte brave e belle |
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