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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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CALABRIAN METAL INFERNO - Hemingway Club, Catanzaro (CZ), 28/12/2023
07/01/2024 (1880 letture)
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Il 28 dicembre in Calabria per gli appassionati di musica significa una cosa sola: Calabrian Metal Inferno. Il festival portato avanti da quindici anni da Gianluca Molè e soci si arricchisce con una nuova edizione che va a rompere la streak di inattività tragicamente inaugurata con la pandemia del 2020. Si torna in un luogo familiare, l’Hemingway Club di Catanzaro Lido, gremito questa sera di nuove generazioni di metalheads e di vecchie conoscenze dell’underground calabrese. Purtroppo per motivi personali i Fordomth non hanno potuto prendere parte all’evento, ma le quattro band presenti sono state in grado di colmare il vuoto lasciato dai catanesi.
ZORA La death metal band vibonese si presenta in questa occasione con la formazione originale: Peppe Pascale alla chitarra, Alessandro di Meco alla batteria e Giuseppe “Tato” Tatangelo al basso e alla voce principale, unico membro fisso della band, passato a sostituire Pascale con il ruolo di frontman dal disco Scream Your Hate del 2016. Nonostante un po’ di ruggine il trio regala una buonissima performance con un brutal death metal devastante. La voce di Tato, che ancora non avevo avuto modo di ascoltare dal vivo, sorprende per la potenza del suo growl. I brani spaziano dalla demo Dismember Human race, l’EP U.V.A. con qualche brano da Gore, ultimo disco composto insieme dai tre.
Il pubblico si infiamma e spunta un ragazzo alle spalle del nostro gruppo chiedendo a gran voce “pogo?”, in quel momento vedo arrivare un amico avvicinarsi sospettoso:
”Giando chi bola chissu?” (Che vuole questo?) “Chiede se poghiamo con lui” “Ma mi futtu di illu”
Parte il pogo, poi i push up a terra e giù a vogare, il pubblico si diverte anche con queste trovate che ci fanno capire che un po’ di ilarità in un genere così serioso non sia totalmente fuori luogo.
SETLIST ZORA: 1.Self Devoured 2.Trapped Mosquito 3. Humanimals 4. Tsantsa 5. Smashed out of control 6. A Narcos War 7. Mass sacred Nation 8. Kill Who Kill You 9. Banquet of flesh 10. Enslaved by the pigs 11. Hate!
TSUBO La band laziale mancava dalla Calabria da una decina di anni e presenta il suo ultimo lavoro Il Capitale Umano. Alle pelli e alla chitarra i membri storici del progetto di Latina rispettivamente ThrasherDemo e Gabriele Giordani, alla voce e al basso gli acquisti più recenti Valentino Sanjuro e Marco Sciscio. La maggior parte dei brani è tratta dal nuovo disco con l’esecuzione di Nel Bene e nel Male tratta da Con Cognizione di Causa e Conformista tratta invece dall’EP del 2017 Disdegno. Il loro grindcore con venature death colpisce per l’impatto sonoro il pubblico che si lascia coinvolgere tra sgomitate e un wall of death, un’ottima prova da parte di tutti e quattro i componenti della band che accolgono sul palco Tato degli Zora per l’esecuzione di Troops of Doom dei Sepultura.
SETLIST TSUBO: 1. Guerre 2. Stretta Sorveglianza 3.Overdose 4. Vili Bastardi 5. Neoplasia dogmatica 6. Il tempo non cura 7. Ultimo colpo 8. Nel bene e nel male 9. Conformista 10. Scienza/Arma ideologica 11. Capitale umano 12. Nomofobia 13. Equilibrio instabile 14. Troops of Doom (Sepultura ft Tato) 15. Antropocene 16. Cicatrici
GRUMO Una proposta interessante quella della band modenese, formatasi nel 2004 e ad oggi in uscita con l’ultimo album Sons of Disgust, un grindcore con accentuate influenze provenienti dal death metal classico. Il bassista Marco Carboni e la voce principale Riccardo Ferrari alternano il cantato all’interno dei brani creando delle linee vocali particolari. I brani variano dalla lingua madre a quella in inglese, la maggior parte della setlist è tratta dal penultimo lavoro Fallimento. Da apprezzare l’impronta tecnica di basso, chitarra e batteria. Sotto il palco è un continuo mosh pit con grande soddisfazione anche della band che vuole immortalare il tutto con uno scatto per Nonna Rosy.
SETLIST GRUMO: 1. Intro 2. Consumed by Punishment 3. Games of Massacre 4. Cannibal Society 5. Blood Spilling 6. Il Sacrificio del Pedone 7. Fucking Business 8. Non hai scuse 9. Alienation 10. Fallimento 11. Suffer the Children (Napalm Death)
DISTRUZIONE Siamo all’headliner della serata, la storica metal band parmense scende per la prima volta in Calabria portando il suo oscuro death metal in italiano. La band si forma nel 1990 esordendo nel 1992 con il primo EP Olocausto Cerebrale, la line up vede i membri storici della formazione con l’aggiunta di Mike Chiari, alla chitarra dal 2015, e di Emanuele Collato dal 2016, già batterista di Bulldozer, Death Mechanism e Death SS. Il quintetto capitanato dal vocalist Devid Roncai ha regalato una grande performance, suonando brani provenienti da ogni album della discografia. Le folli liriche di Roncai sono ancora più suggestive dal vivo mentre il lavoro delle tre asce è eccellente; a spiccare è soprattutto il lavoro batteristico di Collato ipnotico nelle sue ritmiche di batteria tanto da generare l’interesse del pubblico che ben presto si ritrova dietro gli amplificatori a seguire il suo drumming. Sottopalco, ovviamente, c’è il delirio per queste leggende del death metal italiano, tanto che alla fine la band saluta con l’ultimo brano, ma il pubblico li lascia scendere dal palco a malincuore.
SETLIST DISTRUZIONE: 1. Cornice dei superbi 2. Stultifera navis 3. Delirio Interiore 4. Lo scultore 5. Pianeta dissolvenza 6. Il dolore della fine 7. Senza futuro 8. Olocausto cerebrale 9. Neoplasma 10. Nel tuo nome
Una serata all’insegna del death metal che segna il ritorno del Calabrian Metal Inferno in attività. Ha colpito vedere la presenza di molti giovani, erano anni che non si vedeva un pubblico così nutrito ad un evento di musica estrema in Calabria, la speranza è quello di vedere la stessa partecipazione agli eventi dei prossimi mesi, per adesso possiamo dire che il primo step è stato compiuto. Bentornati.
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La valle d\'Aosta l\'avete già conquistata da un pezzo.. 😂 |
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Conquisteranno il mondo di questo passo... |
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Azz ovunque sti calabresi... |
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Tutte ottime band... Se non fosse stato a un migliaio di km di distanza ci sarei andato volentieri! |
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