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19/09/24
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ARCI BELLEZZA - MILANO
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AMON AMARTH + INSOMNIUM + KANONENFIEBER - Arena Alpe Adria, Lignano (UD), 19/08/2024
24/08/2024 (610 letture)
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Per la loro unica data italiana gli Amon Amarth scelgono l’Arena Alpe Adria di Lignano, dove poche settimane fa si esibirono anche Abbath e soci. Il compito di aprire degnamente il tutto è affidato a Insomnium e Kanonenfieber, per uno spettacolo che si preannuncia davvero molto interessante.
KANONENFIEBER Purtroppo, questo non è decisamente il mio anno per vedermi le band di apertura; anche in questo caso, essendo la data infrasettimanale, tra orari di lavoro e percorrenza, arrivo giusto a sentire qualche nota dall’esterno dell’arena. Tempo di fare il biglietto e passare la sicurezza, che già si fa il soundcheck per il gruppo successivo. Peccato, perchè gironzolava più di qualche faccia soddisfatta con addosso la maglietta dei tedeschi.
INSOMNIUM Poi salgono sul palco i finlandesi, e mettono subito in chiaro che non sono lì per caso: l’Arena si infiamma dopo pochissime note di death metal melodico! La band non ha moltissimo tempo per pescare molte canzoni dalla propria lunga discografia, ma le 8 tracce che propongono al pubblico presente sono più che sufficienti per scatenare già i primi moshpit. In pratica viene fatto un mix degli ultimi due dischi, Heart Like a Grave ed Anno 1696, che impattano con energia sui fan accorsi, cantando le canzoni e lasciandosi coinvolgere dal brio e dalle esortazioni di Sevanen. Gli Insomnium non concedono e non si danno tregua, le note scorrono veloci e potenti una dopo l’altra, in un crescendo continuo e veemente, giungendo però purtroppo presto a conclusione, visti i tempi stretti. Speriamo di avere altre occasioni per una scaletta più corposa, nel frattempo ci si gode lo stato di grazia dei finlandesi, che nell’euforia generale lasciano la scena, permettendo di preparare l’Arena per il gran finale.
SETLIST INSOMNIUM 1696 Valediction White Christ Pale Morning Star Lilian Unsung While We Sleep Karelia
AMON AMARTH Si vede subito che gli Amon Amarth hanno altre possibilità, tecniche e di mezzi, quando sul palco viene portato un gigantesco elmo vichingo, sulla quale sommità campeggia l’imponente batteria. Un enorme fondale raffigura un’armata pronta alla battaglia, mentre ai lati vengono issate due torri con le effigi di due guardiani. Vista la dimensione del palco, stavolta non ci saranno fuoco e fiamme, ma dagli svedesi ci si aspetta una grande prestazione, vista anche l’unicità della data. L’attesa non tradisce le aspettative, già dal loro ingresso i Vichinghi fanno intuire che tutto gira perfettamente al massimo, i suoni si fanno più alti, l’impatto è devastante: la band colpisce con intensità e potenza, le chitarre si rendono da subito protagoniste, assieme alla martellante batteria, per far così svettare l’imponente mole, presenza ed ugola di Johan. Il buon Hegg però non si limita alla sola prestazione, dialoga e scherza con i fan, anche con qualche parola d’italiano, incinta ai vari pogo, moshpit e cerchi, trovando poi verso tre quarti di concerto anche dei vogatori infaticabili di una gigantesca drakkar immaginaria. E non solo, durante tutta l’esibizione si ritrova ad affrontare e sconfiggere avversari a suon di calci, spintoni e growl efferati, per poi ritrovarsi a brandire un Mjolnir e sconfiggere un enorme drago che aleggia attorno alla batteria. Gli Amon Amarth non scendono mai di ritmo, complice una scaletta semplicemente perfetta, che prende un po’ da tutta la storia recente e meno della band svedese. Gli effetti si fanno sentire, con una folla estasiata e caricata a mille, tanto che quando finalmente arriva la tanto attesa pioggia rinfrescante, l’atmosfera è così infuocata che in mezzo all’arena praticamente non se ne accorge nessuno! Nemmeno pagassero l’affitto a tempo, i nostri proseguono senza soste, solo Johan con qualche veloce intermezzo (tra i quali spicca il dovuto sollazzo probabilmente alcolico da un gigantesco corno), permette ai tecnici di modificare la scenografia, cambiando fondali e passando alla già citata drakkar, alla battaglia ed agli scenari nordici, mentre i guardiani lasciano spazio alle torri dove prenderanno qui e là posto i musicisti, oltre allo sfortunato drago che purtroppo per lui incrocia la ferocia della band vichinga. Scontato acclamare così gli Amon Amarth per un bis che non tarda ad arrivare e che non lascia definitivamente prigionieri: le ultime due sferzate saturano l’Arena di entusiasmo ed energia, e quando gli svedesi abbandonano definitivamente il palco, tra i presenti c’è la certezza di aver partecipato ad una data davvero unica e memorabile!
SETLIST AMON AMARTH Raven’s Fight Guardians of Asgaard The Pursuit of Vikings Deceiver of the Gods As Loke Falls Tattered Banners and Bloody Flags Heidrun War of the Gods Put Your Back Into the Oar The Way of Vikings Under the Northern Star First Kill Shield Wall Raise Your Horns Crack the Sky Twilight of the Thunder God
CONCLUSIONI Per essere l’unica tappa italiana del tour degli Amon Amarth, gli organizzatori fanno un deciso centro, presentando una sfavillante serata, indimenticabile per presenza ed energia, con uno spettacolo davvero incredibile e divertente. Considerando quindi il pubblico conquistato in questa particolare annata metal all’Arena Alpe Adria, non proprio così abituata a questo tipo di eventi, speriamo che anche nella prossima stagione venga proposta altrettanta buona musica che faccia felice il pubblico metal, friulano e non. E come direbbero i nostri amici vichinghi alla fine di un’altra tappa: “Raise Your Horns!”
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4
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Insomnium visti qualche anno fa, molto bravi. Amon Amarth mi mancano, però effettivamente della roba più datata (la migliore per me) non c\'è niente in scaletta, mi passa un po\' la voglia così. I Kanonenfieber sono una band interessante invece, ho alte aspettative per il secondo album, spero di vederli dal vivo un giorno. |
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3
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Eh, anche io sarei stato molto contento di una canzone da Once o da Vs the World, anche perché poi li ho seguiti poco, ma devo dire che il loro spettacolo è stato davvero eccezionale |
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2
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Va bè se non fanno più le canzoni dei primi 4 album non ha senso vederli, visto che da with iden on our side in poi di buono hanno fatto pochino. |
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1
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Grandissimi Amon Amarth! Io li ho visti il giorno dopo a Innsbruck, grande show e grande band, peccato solo che non facciano piú canzoni dei primi quattro dischi, almeno una death in fire o una victorious march ci poteva stare. Anche 10 minuti in piú potevano suonare, un ora e mezza spaccata mi sembra pochino.
Bravi anche gli Insomnium mentre i Kanonenfieber mi sembrano una grande baracconata con effetti alla rammstein dei poveri e palco scopiazzato pari pari dai Sabaton. Poi quelle divise e maschere non si possono vedere. |
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