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19/09/24
GIANCANE
ARCI BELLEZZA - MILANO
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MARLENE KUNTZ - Arena Alpe Adria, Lignano (UD), 23/08/2024
02/09/2024 (497 letture)
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Il Catartica Tour fa tappa all’ Arena Alpe Adria di Lignano! I Marlene Kuntz celebrano così i trent’anni di un suono che ha plasmato il cuore e le menti di una generazione di adolescenti (e non), e che ora si prepara ad affrontare la temibile prova del tempo: saprà un disco seminale e fondamentale come Catartica mantenere la sua rabbiosa furia, o diventerà una scusa per un’altra stagione di ”noise-talgia” da scaricare addosso a chi ha vissuto in pieno gli anni ‘90?
MARLENE KUNTZ Possiamo dare invero per scontato che la maggior parte di chi leggerà questo scritto abbia buona o piena conoscenza della band in questione. Il gruppo cuneese nasce nel 1989 grazie al chitarrista Riccardo Tesio ed al batterista Luca Bergia; dopo qualche assestamento di formazione, entra in pianta stabile il chitarrista e cantante Cristiano Godano, mentre nella struttura attuale il basso è presieduto da Luca Saporiti. La band è una rivelazione per il panorama italiano, grazie alla straniante commistione degli echi noise-rock dei Sonic Youth ed al gusto melodico e cantautoriale tipico delle nostre latitudini, facendo rapidamente breccia nelle orecchie e nel cuore dei fan, sempre in affannosa ricerca di chi potesse dare voce al proprio disagio giovanile ed alle proprie tortuose e vibranti emozioni.
Non ci vuole molto all’energia di Catartica per diffondersi nell’ Arena: il gruppo entra in scena e parte con un quartetto di canzoni che ci proiettano in un tempo remoto e vicino, sonorità familiari e potenti. Certo, dopo tre decadi non si può pretendere che tutto sia rimasto uguale ed immutato, la voce di Godano si è fatta meno “sguaiata”, più livellata, ma le sensazioni e le emozioni arrivano immutate, godendo in più dell’impatto dal vivo. Aurora è il primo estratto che non proviene da Catartica; i Marlene Kuntz infatti non si limitano a riproporre il disco così com’è, stravolgono la tracklist mescolando i pezzi dell’album d’esordio, attingendo anche da altri momenti della loro discografia, amplificando la sensazione di ritrovarsi sospesi in quegli anni al termine del vecchio secolo. La band infatti ripercorre anche il 1996, suonando L’Agguato, Come Stavamo Ieri ed Aper Regina, queste ultime in chiusura di show, portando al Catartica Tour anche Il Vile; poi si lambisce il nuovo millennio con le tracce contenute in Ho Ucciso Paranoia, da dove vengono catapultate Infinità, Ineluttabile e Lamento dello Sbronzo. Seppur benissimo accette però è evidente che la serata è indirizzata sul disco di esordio, per cui poi si rientra con le potenti Mala Mela e 1° 2° 3°, prima di arrivare al trittico che non lascia più nessuno indifferente: Festa Mesta mantiene tutto il suo potere noise, esplodendo in un fragore di chitarre rumoroso ed ipnotico, per poi lasciare spazio a Sonica, dedicata alla memoria del compianto Luca Borgia, da poco scomparso (alla batteria è presente infatti Sergio Carnevale, noto per essere stato il batterista dei Bluvertigo). È un’istante emozionante quello che poi separa la conclusione quasi intima della traccia, con la strofa introduttiva di Nuotando Nell’Aria: le atmosfere cupe e nostalgiche di una delle canzoni simbolo dei Marlene Kuntz avvolgono i presenti, che cantano all’unisono, si lasciano trascinare nel vortice sonoro della band fino alla conclusione ed ai saluti, in un limbo temporale sospeso tra la malinconia trasmessa, la soddisfazione di quanto recepito e la volontà di averne ancora. Ed è con queste sensazioni che si accoglie nuovamente il gruppo sul palco, per chiudere degnamente e furiosamente con le ultime tre canzoni, come detto le prime due direttamente dal secondo album, mentre a definitiva chiusura si staglia il noise di M.K., che diffonde le ultime sentite vibrazioni ai fan accorsi per questa tappa del tour.
SETLIST MARLENE KUNTZ Trasudamerica Canzone Di Domani Gioia (Che Mi Do) Fuoco Su Di Te Aurora L’Agguato Lamento Dello Sbronzo Mala Mela 1° 2° 3° Infinità Ineluttabile Lieve Festa Mesta Sonica Nuotando Nell’ Aria
BIS: Come Stavamo Ieri Ape Regina M.K.
CONCLUSIONI E mentre ci si allontana dall’ Arena, è evidente come il concerto dei Marlene Kuntz abbia centrato in pieno il suo obiettivo “noisetalgico”: emozionare, con una scarica adrenalinica della componente noise, e le intimità malinconiche di un suono che affonda la propria esistenza in quegli anni passati, ma che grazie al contributo della band, stasera sono sembrati incredibilmente vicini. Non resta altro che salutarci dai Marlene Kuntz alla maniera di Catartica: “complimenti per la festa, una festa del cazzo!”
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Andato proprio a Lignano senza una minima aspettativa, li vidi nel 1997 nel pieno della loro forza. Devo dire ottimo concerto, senza fronzoli, solo parole alla musica. bravi |
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Visti in una data di questo tour... Sono una band straordinaria e Catartica anche! |
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