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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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ASHRAM - Intervista al gruppo
08/10/2008 (4439 letture)
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Un paio di anni fa un mio amico mi suggerì l’ascolto di un cd con un titolo veramente curioso: Shining Silver Skies.
Mi avvisò del fatto che poteva essere un gruppo di mio interesse, siccome conosceva il mio debole per le sonorità classiche, così mi procurai una copia di quest’album e -in una giornata di un freddo Dicembre durante la preparazione dell’albero di natale- mi innamorai degli Ashram e della loro musica.
Appena si inaugurò la sezione di musica classica di Metallized.it, pensai di proporre all’attenzione dei nostri lettori alcuni lavori del trio partenopeo -a mio parere poco conosciuto a livello nazionale, nonostante i meriti siano notevoli.
Con pazienza certosina, con molta emozione, sono riuscita ad ottenere una piacevole conversazione con un disponibilissimo Sergio Panarella, la voce del gruppo. Ecco quindi l’intervista.
DyingSwan: Il progetto Ashram prende vita nel 1998. Come vi siete conosciuti e cosa vi ha spinto a formare un gruppo nel contesto musicale classico italiano?
Sergio: Tutto nacque dall’incontro delle mie idee e quelle di Luigi Rubino (piano), con cui già ci conoscevamo da molto tempo: il primo brano composto fu For my Sun. Dopo pochi giorni contattammo Edo Notaloberti (violino), ed eccoci qua ancora dopo 10 anni. Non abbiamo mai avuto l’idea precisa di fare musica di un certo genere definito: semplicemente i nostri strumenti, e le sensazioni che proviamo componendo, ci hanno in qualche modo guidato verso l’espressione più coerente e vera delle nostre anime.
DS: Ascoltando i vostri lavori ho notato una ricerca compositiva molto intimista, sia nei contenuti testuali che nelle parti strumentali. Qualcuno vi ha definito dark classic music ma la mia impressione è che la vostra non sia una creazione chiusa in luoghi musicali ben definiti. Cosa ne pensate voi al riguardo? Potendo scegliere, da quale contesto musicale vi sentireste più rappresentati?
Sergio: Questa definizione deriva dal fatto che la nostra prima pubblicazione ufficiale avvenne nella compilation Intimation of Immortality Vol.5 dell’Energeia, storica label napoletana attiva nel circuito dark, appunto. Nel corso di questi anni abbiamo avuto la possibilità di esibirci in contesti attinenti all’ ambient ma siamo pienamente d’accordo con te: non sentiamo di far parte di alcun genere. Potremmo essere parte di un contesto di musica neoRomantica.
DS: Come mai avete deciso -in Shining Silver Skies rispetto ai precedenti- di inserire strumenti con sonorità più calde, come il violoncello e il contrabbasso?
Sergio: Il contrabbasso è stato utilizzato solo in 2 brani di Same, il quale è stato appena ristampato dalla Prikosnovenie in una nuova veste versione digipack con una bonus track. In Shining Silver Skies il violoncello di Leonardo Massa è quasi sempre presente, come in Same.
DS: Oltre ai grandi nomi e grandi personaggi che operano nel settore "classica", il destino di questo genere musicale pare un po’ incerto. Cosa ne pensate voi del suo futuro? Possiamo ancora parlare di musica espressa con strumenti classici o dovremo abituarci sempre di più a musica classica utilizzata a scopo d' ambientazione per colonne sonore?
Sergio: Assolutamente no! Il destino è incerto per chiunque e per qualsiasi musica ma per la musica neoclassica - che a noi piace definire neoRomantica- il presente e' più che certo, soprattutto nella sua forma che e' già chiara e definita. L'ambizione della musica neoromantica non e' certo quella di utilizzare musica classica come ambientazione per colonne sonore, ma sicuramente utilizzarne il timbro (gli strumenti) e l'organizzazione (gli arrangiamenti) a servizio di una forma definita (forma canzone).
Crediamo sicuramente che tale forma attenda ancora una definizione univoca e chiara ma, nelle sue svariate espressioni che ne valorizzano la versatilità, e nella loro totalità, la forma è già manifesta.
DS: Potendo suggerire dei compositori -o periodi musicali classici- ad un pubblico novizio, chi o cosa proporreste come punto di partenza?
Sergio: Crediamo che per un sano percorso musicale si debba cominciare dall'epoca Barocca, con compositori come Corelli, Vivaldi, Handel ed alcuni brani di Bach (il sommo). Questa musica ha degli elementi che facilitano un approccio diretto anche a chi non conosce a fondo i retroscena stilistici e compositivi . L'approccio alla musica romantica , del periodo beethoviano e mozartiano, merita un approfondimento che vada oltre al semplice ascolto, soprattutto per quello rivoluzionario di Ludwing Van Beethoven.
DS: Come vi trovate con il pubblico italiano. Avete ricevuto accoglienze e attenzioni differenti, nelle vostre esibizioni live, a seconda della zona in cui suonavate?
Sergio: Col pubblico italiano ci troviamo benissimo!!! Ci sono live dove l’attenzione è alta e altri invece dove il brusio di fondo ci farebbe venir voglia di smettere, ma sicuramente non è questione di geografia.
DS: Come mai la scelta di etichette estere? Il Italia non riscontrate attenzione da parte delle case discografiche o è stata una vostra decisione ragionata?
Sergio: Abbiamo conosciuto Equilibrium Music essendosi occupata dell’organizzazione dei nostri live in Portogallo e successivamente, dopo un periodo di riflessione, ci siamo affidati alla loro ottima label. In futuro chissà!
DS: In un periodo in cui la vostra città è vessata quotidianamente dai media italiani -camorra, spazzatura, condizioni di vita nella periferia- parlateci del suo panorama musicale e artistico: Napoli vale la sua fama di città creativa e vivace?
Sergio: Assolutamente. Napoli e' un vivaio di musicisti, ottimi musicisti, e di gruppi innovativi e precursori di molti generi. Purtroppo è una città sull' orlo di una esplosione, agonizzante: l' aria è tesa e la vita è difficile e pericolosa a causa di gente finita ancor prima di finire. Sembra che tutto sia proteso verso un inevitabile e salvifico Big Bang ... ed in questo frastuono di vite la nostra musica è l'Ashram per le nostre anime.
DS: Il vostro gruppo è il primo che ho scelto di intervistare per la sezione classica del sito Metallized.it -nella redazione siamo parecchi a considerarvi davvero molto bravi. Quando potremo gustare un vostro nuovo lavoro assieme, oltre alla nuova relase del vostro primo album Ashram uscito con Prikosnovenie?
Sergio: Speriamo presto!!! Diciamo che per il momento abbiamo solo la prospettiva di un nuovo imminente album.
DS: Non vediamo l’ora. Intanto ci lasciamo con un arrivederci a presto, grazie della disponibilità. Un saluto alla redazione e a tutti i lettori di Metallized?
Sergio: Grazie della bella intervista! Speriamo di vederci presto dal vivo!!!
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Sto riascoltando "Shining Silver Skies", che meraviglia |
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Ringrazio dei complimenti ma l'intervista è stata positiva soprattutto grazie alla disponibilità e cura dedicate dal gruppo. Speriamo di aggiornarci presto, e sul serio sono consigliati  |
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dopo aver letto l'intervista (davvero bella) e ascoltato qualche canzone sul myspace, che devo dirti vale... ti starò incollato quando conoscerai gli ashram! |
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Che bellissimo gruppo... e pure italiano. |
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Bella intervista |
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