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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Lost Society - Terror Hungry
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( 3040 letture )
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Nessun significativo passo avanti per i giovanissimi finlandesi Lost Society rispetto al debut-album Fast Loud Dead, uscito soltanto un anno fa. Il sound dei baby scandinavi resta piuttosto piatto, privo di personalità e carente sotto il piano della varietà, tanto che viene da chiedersi il motivo per cui la Nuclear Blast abbia puntato così tanto su di loro. Se l'esordio aveva strappato una lauta sufficienza anche grazie ad alcune considerazioni relative all'età ancora giovane dei quattro, il nuovo Terror Hungry non riesce a bissare tale impresa: esso si rivela un mattone quasi indigeribile, come fosse un'unica lunghissima canzone di quarantanove minuti tutti identici o quasi, tiratissima e priva di momenti elettrizzanti. Davvero troppo, forse, anche per l'appassionato più intransigente e conservatore.
La voce è aspra ma monocorde e spoglia di ogni sorta di inflessione o abbozzo di refrain, i riff a rincorsa sono velenosi ma organizzati in brani troppo statici e simili; cori, assoli al fulmicotone e ritmiche brucianti rievocano un clima da Bay Area, ma con un'insistenza a dir poco irritante. Non c'è un'unica nota, nel disco, nella quale si colga un minimo tentativo di suonare qualcosa di 'proprio', che si discosti dall'emulazione pedissequa di una canzone scritta trent'anni fa da decine di altre band. Siamo al cospetto di una fotocopia in bianco e nero, né più né meno: di dischi simili ne esistono a centinaia e i Nostri dovrebbero darci veramente dentro per creare qualcosa di più incisivo, che si imprima in testa o valga quantomeno il prezzo d'acquisto. Pochissimi appunti da segnalare scorrendo la tracklist: Attaxic ha un discreto feeling in avvio e poi esibisce una furia devastante, la title-track è l'unico pezzo meno forsennato e più groovy ma comunque non sembra essere granché; Tyrant Takeover è passabile grazie alle sue convulse e continue scariche solsite, oltre che per la ferocia ritmica incalzante, ma il lotto conclusivo di canzoni è veramente insostenbibile, un polpettone che soltanto il riffing concitato di Wasted After Midnight ravviva in coda. L'utilizzo di un'unica ritmica (o quasi) nell'intera durata del full-length non è certo un sintomo di longevità, ma l'intera direzione stilistica è a dir poco scontata: rabbia e atmosfere soffocanti sono fini a sé stesse e, nonostante la durata media dei pezzi sia di tre minuti e mezzo, l'album in esame sembra non terminare praticamente mai.
Uguale a sé stesso, dall'inizio alla fine, senza uno straccio di refrain coinvolgente: dispiace davvero per questi ragazzini, ma se con Fast Loud Dead eravamo stati comprensivi (e concessivi), questa volta veramente non possiamo sorvolare sui palesi difetti di sostanza che il disco possiede. Le generazioni contemporanee di thrasher si sono volutamente inceppate alla contemplazione della decade ottantiana nel look, nel sound e nel lifestyle. Sono fiere di non aggiungere niente di proprio e credono di poter fingere di vivere nel periodo tanto amato; ma, così facendo, non si accorgono di rappresentare essi stessi la fine del movimento.
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6
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Tutto abbastanza bene o quantomeno per i miei gusti fino al successivo. Non so se avete sentito l'ultimo No absolution del 2020? Cambio di rotta verso il metalcore da ragazzini (come gli ultra violence purtroppo)...non mi resta che piangere e ricordarli per i loro primi tre album per me buoni e sopratutto grintosi e thrashy |
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5
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Mi allineo al commento di Lambruscore come d'altronde è successo in altre occasioni. Una sufficienza anche larga se la meritano, non saranno originali ma suonano bene ed hanno grinta.70 |
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4
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quoto krendur! e comunque dopo aver ascoltato questi nuovi gruppetti, ti viene voglia di ascoltare e riascoltare gli originali (e intramontabili)  |
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3
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altro gruppo senza grosse pretese ma piacevolissimo da ascoltare e inseribile nel filone "revival" - thrash di quello più spensierato... così come per GAMA BOMB, VIOLATOR, DR.LIVINDEAD, MUNICIPAL WASTE tutti sulla stessa linea & tutti "volutamente" debitori dei gruppi precursori anni '80 => ( EXODUS/D.R.I/NUCLEAR ASSAULT/ANTHRAX/TANKARD etc...) di cui loro stessi sono i primi grandi fans!  |
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2
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Originalità ZERO, però chi suona così per me merita almeno la sufficienza, credo che questo stile me lo porterò dietro anche quando andrò all'auser a guardare i miei coetanei rincoglioniti -come me- che giocano a carte, -io non so giocare- e sputano in terra, anche se c'è il cartello vietato sputare, chi l'ha visto in certe bettole antiche??? Questo per dire che apprezzo questo stile anche dopo tanti anni, per me loro suonano bene, un 70 per me ci sta tutto... |
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1
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ecco la recensione raggiunge a mio avviso il succo finale nella frase uguale a se stesso, dall'inizio alla fine, vero e io l'avevo detto si bravi tecnicamente ma il primo disco andava dopo basta fuori dalle palle senza rancore ovvio, tutto è palloso dalla musica alla copertina all'ennesima foto dove bevono birra c'è un copione abusato troppe volte negli anni 2000 non mi stancherò mai di dirlo. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Spurgatory 2. Game Over 3. Attaxic 4. Lethal Pleasure 5. Terror Hungry 6. Snowroad Blowout 7. Tyrant Takeover 8. Overdosed Brain 9. Thrashed Reality 10. F.F.E. 11. Brewtal Awakening 12. Mosh It Up 13. Wasted After Midnight
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Line Up
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Samy Elbanna (Voce, Chitarra) Arttu Lesonen (Chitarra) Mirko Lehtinen (Basso) Ossi Paananen (Batteria)
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RECENSIONI |
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