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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Queens of Noise - Road to Lurz
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( 1895 letture )
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Le Runaways! My God! Pensavo proprio che nessuno se ne ricordasse più, in questo anno 2014 così lontano dai tempi gloriosi della band americana. Per chi non le conoscesse, le Runaways furono la prima all-female band a raggiungere notorietà internazionale, dedite ad un rock n’ roll diretto e sanguigno. I tempi dei loro successi risalgono però alla seconda metà degli anni ’70, e, sebbene alcune componenti (Lita Ford e soprattutto Joan Jett) abbiano poi proseguito con carriere da solista durante i gloriosi ’80, ero ormai convinto che del quartetto di ragazze americane non ne avesse serbato il ricordo ormai più nessuno. Invece… Invece mi ritrovo davanti (non in senso letterale) cinque balde ragazze provenienti da Perugia, che nel 2011 decidono di avviare una tribute band proprio delle Runaways, scegliendosi come nome il titolo del secondo album delle loro beniamine, forse quello di maggior successo presso il pubblico dell’epoca. Dopo un paio di anni come tribute band pura, a partire dal 2012 le ragazze iniziano a scrivere anche pezzi propri, e provvedono a rodarli dal vivo inserendoli in scaletta insieme ai pezzi della band americana. A quasi due anni di distanza, il risultato è Road To Lurz: un demo composto da sei tracce, tutte al di sotto dei quattro minuti di durata, delle quali una è un breve intro di circa un minuto, e l’ultima è una cover delle Runaways (ma va?) dal titolo, guarda guarda, Queens Of Noise.
Quali sono gli ingredienti di questo breve ma interessante banchetto? Né più né meno quelli che i mastri cuochi degli anni ’70 (i fratelli Young su tutti) hanno definito in maniera definitiva ed immutabile: riff quadrati e incalzanti, strofe semplici e “stradaiole” nel cantato e negli arrangiamenti, doppia chitarra distorta ad accompagnare costantemente, assoli melodici ma aggressivi quando serve, ritornelli immediati ma incisivi, sezione ritmica quadrata e martellante. In una parola, rock n’ roll nella sua forma più semplice e pura, come insegnato dai caposcuola AC/DC e come ossequiosamente messo in pratica sia al di là dell’Oceano ( L.A.Guns, Motley Crue, Poison, ecc.) sia al di qua (Hardcore Superstar , Backyard Babies, Hellacopters) nei decenni successivi.
In questa fedeltà assoluta al genere stanno i pregi e i difetti di questo lavoro: da una parte troviamo pezzi ben congegnati e ben eseguiti (anche la produzione è valida, settantiana come si deve ma potente dove serva), dall’altra i pezzi stessi non hanno nulla che li faccia emergere in maniera particolare dal mare di gruppi, più o meno famosi, che hanno seguito le medesime orme. Non a caso, spicca in maniera particolare Golden Hearted Glamster, che invece del classico rock n’ roll, sorprende con un bel riffone iniziale in stile moderno, decisamente ben riuscito, cui fa da contraltare un ritornello in forma corale molto melodico e accattivante. Questa è sicuramente la direzione da seguire per aumentare il livello di originalità della proposta.
In sintesi, essendo l’esordio assoluto per le Queens Of Noise, sarebbe ingeneroso bocciare Road To Lurz, perché si ascolta in modo piacevole e ottiene il risultato prefisso, divertire e divertirsi; sarà importante però che, in ottica futura, le cinque ragazze decidano con attenzione cosa vogliono fare. Se lo scopo è semplicemente avere qualche pezzo proprio da inserire in un repertorio di cover (Runaways o similari) e suonare il più possibile dal vivo, sono certo che le occasioni non mancheranno loro, e il risultato sarà piacevolissimo. Se però si vuole emergere nel difficile e inflazionato mercato discografico attuale, allora una mera riproposizione di uno stile ormai quarantennale non può bastare; serve qualcosa di più.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro 2. Blame 3. Into The Wild 4. Call Me Trouble 5. Golden Hearted Glamster 6. Queens of Noise
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Line Up
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Valentina Salicari (Voce) Valentina Cellini (Chitarra solista, Cori) Martina Zoccolini (Chitarra ritmica, Cori) Erika Bastianelli (Basso, Cori) Laura Tirelli (Batteria, Cori)
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