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Ricordate quella sensazione di gelo che vi assaliva e che passando dai padiglioni auricolari si impossessava crudele della vostra attenzione? Ricordate quell'aura di malvagità che si faceva concreta e attentava al vostro respiro? Ricordate quella notte impenetrabile che discendeva in camera e tingeva le pareti di nero quando ascoltavate i Dissection?
Bene, fate tesoro di questi ricordi e teneteli custoditi gelosamente, magari legandoli per sempre a quei capolavori che rispondono ai nomi di The Somberlain e Storm of the Light's Bane, perché col ritorno dei Dissection quei ricordi non torneranno più. Purtroppo.
Dopo undici anni di inattività dovuti all'incarcerazione del cantante-chitarrista Jon Nödtveidt, torna sulle scene una delle creature più maligne e geniali del panorama black-death svedese, e lo fa con un disco, Reinkaos, che farà rimpiangere tutto ciò per cui avevamo imparato ad apprezzare e amare i Dissection. Le melodie oscure, le esplosioni di violenza, le atmosfere infernali del passato hanno lasciato posto ad una musica semplice e più solare (aggettivo da prendere con le pinze), che si colloca banalmente nel solco della tradizione del death melodico svedese e si accoda senza infamia e senza lode alle proposte di gruppi quali In Flames e Dark Tranquillity.
C'era da aspettarselo che le cose sarebbero cambiate, e magari se nessuno si aspettava uno Storm of the Light's Bane parte seconda, ma è anche vero che nessuno si aspettava un taglio tanto drastico col passato. Chi confidava nelle capacità di songwriter di quel genio di Nödtveidt, questa volta rimarrà a bocca asciutta perché il vero punto debole di questo disco sta non tanto nella mancata riproposizione del sound degli anni novanta, ma nella qualità della nuova proposta che, pur non essendo scandalosamente bassa, rimane insoddisfacente.
Le undici canzoni che compongono Reinkaos non presentano nessuno spunto vincente, nessuna intuizione capace di incollare allo stereo, nessuna volontà di proporre qualcosa di particolare e ricercato, caratteristica principale di quelli che ormai possiamo chiamare i vecchi Dissection. Pezzi quali Dark Mother Divine, God of Forbidden Light o Black Dragon testimoniano un mancanza di idee e una ripetitività di fondo che lasciano naufragare nella mediocrità songs che pure avevano qualcosa di vagamente interessante.
La prima (dopo l'intro Nexion 218), Beyond the Horizon, è carina nella sua alternanza tra strofa martellante e accelerazione sul refrain, ma la formula mostra già la corda sulla successiva Starless Aeon, figuriamoci quando viene riproposta anche per Xeper-I-Set o Internal Fire (che tuttavia risulta più compatta delle altre). I mid-tempo che ho citato in precedenza, che costituiscono la maggior parte della musica presente sul platter, sono perlopiù piatti e noiosi lasciando di buono soltanto la voce di un Nödtveidt comunque in forma, qualche melodia vagamente azzeccata e un solismo chitarristico di pregevole fattura, come dimostrano la parte finale di Dark Mother Divine che si distingue per una bella accelerazione stile heavy, o quella Maha Kali che tante perplessità aveva destato alla sua pubblicazione su EP, ma che a conti fatti si rivela uno degli episodi più riusciti.
Da contraltare abbiamo una sezione ritmica che dimostra poca fantasia e riff che puzzano di già sentito. La produzione è moderna e tende a saturare il suono, ottenendo comunque un buon risultato.
Peccato che non basti a risollevare le sorti di un disco che a ragion veduta si rivela essere un vero e proprio passo falso; la stroncatura in questo senso giunge non da un impetuoso quanto insostenibile confronto col passato, ma dalla cocente delusione di aver ascoltato un gruppo di tale caratura che per quarantatre minuti si limita a suonare in modo scolastico e senza ispirazione.
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82.03 su 303 voti [
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Album sottovalutato e non capisco il xchè....forse x via dei due primi capolavori?? Mah secondo è un album con i contro cazzi e sopra la media voto personale 80
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71
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Come detto da altri, sembra un album degli In Flames di meta\' anni 2000, con l\'aggravante che e\' molto piu\' ripetitivo degli album degli IF di quel periodo, il che e\' tutto dire.
Si salvano 3-4 brani poiche\' piu\' orecchiabili, ma nel complesso e\' quasi irritante nel suo piattume.
Fosse stata una band sconosciuta all\'esordio gli avrei dato un 70 di incoraggiamento, essendo i Dissection per me e\' un 60. |
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70
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cito in tutto e per tutto quanto scritto qui sotto da @Moro. L\'unica differenza (non piccola) che invece che 50, metterei come voto 60. |
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È un disco da 50. Lo fu quando uscì, lo è rimasto quando se ne è andato Nodtveidt e, a mio avviso, non regge il passare del tempo. È un disco spompato, senza nessun passaggio memorabile, praticamente tutto in mid-tempo ma senza momenti evocativi.
Lo ascolto sporadicamente da quando uscì (ho anche visto i Dissection nel 2005) ma ancora non riesco a capire che fine abbia fatto anche la metà della verve compositiva di Nodtveidt. Il peggior riff di Storm o di Somberlain equivale al migliore di questo album. Onestamente mi sembra un ipotetico disco degli In Flames post Clayman. |
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Da fan dei Dissection, l\'album è molto diverso da tutto il resto che hanno fatto, ma comunque a me piace veramente molto. Guardandolo stilisticamente, ha i suoi alti e i suoi bassi, che cadono in una grande monotonia, ma comunque fatto abbastanza bene. C\'è sempre la questione del resto dei Dissection e di come questo cambi proprio genere, e capisco che non piaccia per questo.
Comunque bell\'album. |
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Ridicolo il 50, il recensore dovrebbe dedicarsi a fedez e compagnia bella. |
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Riascoltato dopo molti anni, resta un grandissimo album, inquietante e mistico, da riscoprire. |
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Ennesimo commento inutile dello stesso utente che cambia nick. Magari provare a spiegare a noi mortali il valore di questo disco invece di giocare sempre la carta dell’insulto potrebbe essere utile a tutti. Alle tue affermazioni in primis. |
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Il "recensore" manco si è firmato, e questo già dice tanto se non tutto. Direi che il titolo giusto per questa "recensione" potrebbe essere: 50 sfumature di cazzate. |
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Non meriterà 90 ma nemmeno 50. Album non eccelso ma nemmeno da buttare… recensione scritta più di istinto che ragionata. Vogliamo riscriverla con un po’ di oggettività? Anche per non infangare la memoria di John Nodtveidt che ne avrà combinate tante ma che comunque aveva scontato il suo prezzo e non merita di essere ricordato con un 50 come ultimo album della sua breve vita.
Grazie |
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Certamente non è al livello dei primi due fantastici, incredibili album, MA 50 PROPRIO NO. |
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Sarà, ma a me questo album piace…. e anche tanto…. Maha Kali stupenda…. |
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60
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Nulla a che vedere con i primi due dischi/capolavori. Ma non parliamo più di black metal, bensì di un death melodico comunque superiore alla metà degli album di pari genere usciti negli ultimi 10 o 15 anni. Non sono più i Dissection? Poco importa, non sono stati i primi e tantomeno gli ultimi a cambiare stile nel corso del loro percorso. Linea ritmica forse un po' monotona, vero, ma c'è qualche ottimo assolo, e, soprattutto, delle liriche studiate nei minimi dettagli. Oggettivamente (ripeto, tralasciando il loro passato) questo è più che un buon disco. Voto 75 pieno, tendente quasi all'80. |
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Sono perfettamente d'accordo con chi sostiene che il voto 50 sia troppo basso, tanto è vero che ad oggi il voto medio dei lettori è 83,84 che è ben ben diverso dal misero 50 dato dal recensore.
Un motivo ci sarà pure !
Anche secondo me questa rece andrebbe rifatta.
Certo non è Storm of light's bane o The somberlain, ai quali do rispettivamente 98 e 96, considerando che, sempre secondo me, il loro secondo lavoro è il miglior disco black uscito dalla Svszia e forse il disco che più mi piace in assoluto. Nel su genere naturalmente.
Reinkaos è un disco che considero bello, lungi dall' essere un capolovoro, ma comunque bello. Su 11 pezzi almeno 7 sono di qualità. Il mio voto è 74
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Son passati anni da ciò che è successo... Per Me non è un Album né bello né brutto.. "Semplicemente" non sono i Dissection che amavamo... Come i Naglfar dei giorni nostri.. |
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Il Black Album dei Dissection. Per me è da 75. |
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Ho semplicemente esplicitato quello che pensa la maggior parte degli appassionati, come si può dedurre dai 212 voti (ad oggi) espressi da chi ha letto questa recensione. Concludo dicendo che questo disco merita una nuova recensione, perché questa è gravemente fuorviante. |
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Filippo: mi spiace, ma ti stai ponendo proprio nel modo sbagliato e su queste basi c'è poco da discutere. Ripeto, libero di non essere d'accordo, ma se non sei in grado di accettare un'opinione diversa il problema è solo tuo. |
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Questa recensione non é un'opinione. È un'offesa. Se proprio non volete eliminarla, almeno fatene scrivere un'altra ad un redattore più equilibrato. Sono sicuro che in molti sono d'accordo. |
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E quindi? Per favore cosa? Sai anche esprimere un concetto o fare il superiore è più facile senza doversi esporre per davvero ad un contraddittorio? |
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50!!!! AHAHAHAHAHahahahahahah..........ma per favore |
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Filippo la tua opinione vale esattamente quanto la nostra, nel senso che entrambe vanno rispettate, anche se non si condividono. Chi ha dato 50 lo reputava il voto giusto per questo album e non c'entra niente "infangare" la memoria o affermazioni altisonanti del genere, che non servono a niente. Qua si valuta un disco, non l'artista e le motivazioni del voto sono nella recensione. La pensi diversamente, ne hai tutto il diritto, dì la tua e accetta che altri la pensino a loro modo. |
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50
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A distanza di due anni questa recensione andrebbe cancellata e rifatta da un recensore più equilibrato. Non è assolutamente un brutto disco, non è all'altezza degli altri ovviamente, ma è di indubbio valore compositivo e stilistico, oltre che avere dei testi molto ben scritti. La memoria di Jon Nodtveidt non merita di essere infangato così. E, piccolo appunto, date 50 a emerite cagate, e massacrante dischi dignitosi. Pensate meglio all'influenza che i vostri voti possono avere. |
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A me sto disco deluse quando uscì... al tempo mi piaceva anche il black metal già... beh complice anche il fatto che i primi due album, il secondo in particolare, erano difficili da superare. |
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Dare 50 a questo album è un crimine, solo perchè non ha seguito le orme dei primi due capolavori non significa che sia un album brutto, tutt'altro è un album belissimo un 90 se lo merita.
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Ultima testimonianza di un grande artista, ma a parte questo il disco è bellissimo. |
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Ascoltato oggi per la prima volta. E` bkack metal? No. Sembrano i.Dissection di Storm...? No. Ma a me e` piaciuto e non poco questo disco, che si puo` tranquillamente definire heavy metal. Non sara` orignale, ma complice i testi lo trovato molto gradevole. Un voto? Tra 75 e 80. |
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Che sia il caso di riscrivere la recensione? |
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Si tratta di un grimorio in musica: è perfetto così. |
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Non male come disco la sufficienza la merita. Non.ha a che vedere nulla coi.primi due ma la sua figura la fa.. Voto 70 |
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Uh, mi ero completamente dimenticato di questa zozzeria... per fortuna. |
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Diverso dai primi due, e ci mancherebbe, ma brilla di luce popria. Quella di Jon è stata una delle più grosse perdite in ambito metal. |
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mi sono davvero rotto le palle di recensioni che stroncano il disco perchè è diverso dai precedenti! ma che problema c'è se un artista cambia stile dopo 7 anni? è demenziale come logica! Reinkaos ha un tiro pazzesco , ottime melodie, soli meravigliosi e ascolto dopo ascolto anno dopo anno è sempre molto godibile! bah |
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Un grande album, altrochè. Da ascoltare bene senza paraocchi e confronti con il passato. |
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Sinceramente non capisco perchè questo album è stato stroncato così duramente. Per fortuna il voto dei lettori si è statisticamente avvicinato al reale valore dell'opera. Per me sarebbe il caso di fare una nuova rece, come in altri casi. |
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Dopo tutti questi anni e tanti ascolti continuo a riprenderlo e ogni volta mi convince. Non solo, sono anche convinto che Reinkaos sia veramente perfetto e un passo oltre i primi due capolavori. Dopo è ovvio che possa piacere come no perchè il mio è un giudizio personale ma ripeto che per me questo è veramente un gran disco |
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Colgo l'occasione per commentare questa recensione.Questo disco rasenta un elevata qualità questo non è Storm o Somberlain bensì un disco dverso.Se vogliamo rappresenta il IX equilibrium dei Dissectio.Voto 75 |
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a me non dispiace..seppur inferiore ai precendenti lo trovo più che buono...riescono cmq a mantener quella cattiveria di sempre..maha kali x me la migliore.. |
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Disco a suo modo geniale, peccato solo per metà. I brani belli sono inquietanti perchè appaiono come semplici e quasi più solari di quelli passati, ma in realtà c'è una grossa inquietudine dietro. Poi c'è una manciata di pezzi inutili tipo lo stesso singolo Maha Kali che non son degni dei Dissection. Peccato, il disco per me poteva essere un masterpiece ma sembra che dopo la quinta traccia, se non in sparute occasioni, abbiano poi registrato tanto per...Comunque un 70/100 per me lo vale tutto. |
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Io è un po che lo ascolto. Diciamo che è difficile che passi una sett. senza che io non abbia ascoltato almeno un pezzo di questo disco. Riconosco la sua inferiorità rispetto ai capolavori precedenti però ritengo che non valga affatto 50. Per me un 75 pieno se lo merita tutto. |
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arriveranno, con la calma e la pazienza, ma arriveranno  |
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quoto Stormtrooper,PLEASE! |
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The Somberlain e Storm of the Light's Bane...a quando le recensioni?? Vi prego.. |
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Giudicare un album ed un operato come quello di Nodtveidt e compagni non è compito facile. Apprezzo la vostra recensione perchè descrive tecnicamente cosa manca a questo disco e cosa, soprattutto, lo impedisce si relegarsi a quello che fu un passato più che glorioso. E' vero, questa non è assolutamente una produzione ascrivibile al genere black ( se non per ciò che concerne le vocals di Nodtveidt, la cui struttura è ora adattata in funzione del death melodico ), non dal punto di vista prettamente musicale, ciò di cui ci troviamo a discutere in questa sede. Lo è invece, più che mai, dal punto di vista delle liriche, palesando di fatto la volontà di affrontare determinati temi e realtà riconducibili all'occulto ed all'esoterismo; Jon era sì un musicista molto apprezzato ma anche un individuo assolutamente singolare, il cui lato in ombra può facilmente portare ad intuire di trovarsi di fronte ad un uomo " con le mani in pasta ", e da profano della materia mi limito solamente a sottolineare di come, dare delle linee guida morali riconducibili al proprio pensiero fosse l'opera prima da portare a compimento per Nodtveidt, ed in questo la musica si rivelò ottimo strumento veicolare. Dire che questa recensione lascia il tempo che trova è inesatto, in parte. Lo lascia forse in merito alla componente lirica ( intelligentemente non trattata in sede di recensione ) ed ai risvolti personali che Jon voleva lasciar intendere e sui quali mai ci sarà dato un reale riscontro oggettivo, vista la conclusione della vicenda. Non lo lascia affatto dal punto di vista musicale, ed anche qui, ci troviamo di fronte ad un death melodico di maniera, che però fa la sua porca figura, pur essendo proposto in soluzioni già dalla natura compositiva già satura. Pezzi quali Black Dragon, Maha Kali, God of Forbidden Light, Starless Aeon.. rendono l'ascolto decisamente piacevole. L'ombra lunga di capolavori quali The Somberlain e SOTLB sono lontani eoni, per l'appunto, ma credo che ciò fosse ampiamente l'obiettivo di questo Reinkaos. |
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All'inizio credevo che 50 come voto fosse davvero poco, più un voto punitivo che uno specchio della reale qualità dei brani. A me piaceva molto questo cd, qualche melodia mi prendeva sul serio e nonostante una batteria piatta, un basso inesistente e qualche riff fin troppo semplice, ho amato alla follia brani di elevata fattura come ritengo ad esempio "Reinkaos". Ma poi quasi involontariamente, è avvenuto il confronto con il passato (e la reale indole, mi verrebbe da dire) di questa band; ci sono rimasto di sasso. Ero con il mio mp3 e di fila suonava SOTLB e poi Reinkaos e non sembra la stessa band; non ci sono più i sentimenti oscuri, la notte, il gelo, la malinconia, le terre selvagge del nord, gli angeli maledetti e i posti infernali che riuscivamo a vivere attraveso le creazioni di questa band; non esiste più niente qui, a me è venuta in mente anche l'idea che Jon abbia scritto questo CD come una sorta di spot pubblicitario per quel dannato MLO (che lo ha portato alla morte), difatti il creatore di quella setta collaborò alla stesura dei testi, e il sound sembra molto più "divulgativo" di quanto non fosse il vero black dei Dissection. Basta sono convinto: gli avevano fatto il lavaggio del cervello. Questi non sono i Dissection, lasciate proprio stare. Complimenti al recensiore, solo più tardi, ho capito. |
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qst 50 nn lo capisco... certo nn è storm of the light's bane, xò qst album lo ascolto tutt'ora cn piacere.. CAZZO una bocciatura a Jon nn c sta proprio... R.I.C. JON (reign in chaos) |
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Ok. Io credo che questo non sia un album "brutto" o "suonato male" credo semplicemente che possa essere benissimo attribuito a bands come DARK TRANQUILLITY e non ai Dissection (perlomeno quelli degli esordi). Poi il motivo reale che si cela dietro alla concezione e pubblicazione dello stesso e´ pura speculazione da parte di tutti noi perche´ mai potremo sapere cosa realmente passasse per la testa di Jon. Volendo essere cinici si potrebbe celare un´abile mossa commerciale (in pieno periodo black metal si riforma una band famosa soprattutto per i comportamenti estremi del proprio leader uscito dal carcere dopo una lunga reclusione... badate bene che c´e´ stata una grande fetta di pubblico che si e´ avvicinata ai Dissection solo all´uscita di questo album e che poi e´ andata alla riscoperta dei lavori passati. passando poi per tours mondiali e pubblicazione di dvd + merchandising ecc) Volendo essere in "linea" con quello che disse Nodveidt all´epoca della release allora, si tratta di un semplice discorso evolutivo dell´approccio alla musica da parte dello stesso... |
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No Enry, mi rendo conto che leggendo il mio commento ti sie sentito preso in causa anche te ma è perchè ho sbagliato io, non era indirizzato a te ma se leggi il commento di Undercover te ne renderai conto. Il tuo è un commento lecito, il suo è uno dei tanti gettati dalla cime della sua enorme sapienza, detti da uno che non compone e suona nemmeno. Il classico commento patetico, ignorante e da superiore di Undercover |
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Va bè sì...ma può essere genuino e vero quanto volete ma se la MUSICA non mi piace cosa dovrei dire? Ora bisogna pure studiarsi la vita dei musicisti per dire se un disco piace o no? Stesso discorso per il post più sotto, bisogna essere musicisti per dire che un disco è deludente? Allora io non capisco niente e mi tengo Storm (in due copie), voi divertitevi con questa pietra miliare del death metal. Saluti. |
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Chi non apprezza questo album per ciò che Jon ha voluto dire non ha capito assolutamente nulla nè dei Dissection e nè tantomeno del messaggio che Jon ha voluto lasciare. Partendo dal fatto che l'intero album è un concept studiato nei minimi dettagli con riferimenti, tematiche e un'identità ben precise, non può essere giudicato così sommariamente da gente priva di reali competenze quale siete, non vi siete nemmeno degnati di comprendere o capire il perchè questo disco sia stato pensato, creato e venuto a noi in questo modo...Imparate qualcosa sulla vita e il pensiero di Jon e arriverete a capire che non c'è nulla di più genuino e "vero" che lui poteva trasmetterci...Si possono non condividere le sue posizioni, ma il suo volere va rispettato. |
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Mamma mia ragazzi! Meno male che non fate i musicisti sennò non ce ne sarebbe per nessuno! fiuuuuu |
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@Enry in questo disco a me sembravano braccia tolte all'agricoltura, un platter di death melodico sputtanatissimo fatto passare per il ritorno sulle scende del black di Nodtveidt? Se lo fossero risparmiato saremmo stati tutti meglio all'epoca, aborto. |
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Personalmente considero 'Storm of light's bane' il più grande disco di metal estremo mai uscito dalla Svezia e uno dei migliori in assoluto di tutti i tempi. Premesso questo, vi lascio immaginare la delusione per quello che era il ritorno che più aspettavo. E, per cortesia, evitiamo menate tipo "chi non capisce questo disco blabla...". Un disco come tanti, nè brutto nè bello, comprato solo per completare la discografia. 60 politico. |
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io l'ho trovato piacevole e ben fatto... non un capolavoro, ma 50 mi sembra un po poco, anche se non può competere con gli album passati VOTO: 70 |
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Grandissimo album che ti trascina letteralmente dentro alle sue fantastiche canzoni. Onore a Nodtveidt |
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Quoto Apostata: "chi non comprende la maestosa epica oscura di questo disco non capisce i Dissection. E' un disco molto bello, a volte ripetitivo, ma suonato con i controcazzi. Metallari come sempre chiusi di mentalità" Dispiace vedere che difronte a dischi così sinceri, ad opera di un uomo che per quanto disapprovi nelle sue scelte ammiro nella sua purezza d'idee ed intenti, esca sempre fuori preponderante la giuliva ottusezza degna del miglior fan dei Manowar che c'è in tutti noi.. |
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Dispiace ma devo accodarmi al recensore...album quasi fallimentare. Aspetterò ''...quella notte impenetrabile che discende in camera e tinge le pareti di nero...'' col 1000 ascolto di Storm of the Light's Bane... |
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ascoltato senza sapere il nome del gruppo è un disco carino, certamente non epocale, ma che si ascolta con piacere: 2-3 canzoni sono proprio belle. Quando però si legge Dissection...beh...cascano le palle! Niente di lontanamente paragonabile ai capolavori del passato, sembra un gruppo diverso. Voto: 65 |
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Scusami Uno Qualsiasi, ho letto solo ora il tuo commento! Perfetto cmq, hai reso bene l'idea, il tuo punto di vista è molto interessante. |
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chi non comprende la maestosa epica oscura di questo disco non capisce i Dissection. E' un disco molto bello, a volte ripetitivo, ma suonato con i controcazzi. Metallari come sempre chiusi di mentalità |
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a me e' piaciuto certo niente di nuovo ma e' potente e malvagio quanto basta Il canto del cigno, non rassegnato alla fine, ma a modo suo incazzato e violento |
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Quoto la recensione al 99%. Se tralasciamo la tradizione dei Dissection, le loro passate produzioni allora forse qualche punticino in più ci può stare(Black Dragon non è affatto male). Ma sembra proprio un altro gruppo. |
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Per Renaz: Scusa ma la risposta l'ho letta solo oggi. Con "La recensione lascia molto il tempo che trova" intendevo dire questo: quando l'album uscì a molti piacque, a molti non piacque affatto, pochi lo ascoltarono leggendone i testi, e a livello di media c'è chi lo recensì bene e chi no... Con la fine che ha fatto Nodtveidt, è chiaro che quest'album rappresenta un episodio totalmente a sé stante nei Dissection, la cui morte ha reso quest'album profetico e ingiudicabile, e i suoi messaggi e i suoi pensieri vanno ben oltre il concetto di musica. In tal maniera ecco come mai una recensione, seppure sia necessario farla per te, possa "lasciare il tempo che trova": all'atto pratico "Reinkaos" rappresenta un momento della vita di Nodtveidt molto importante. E' un album che va inquadrato parecchio nel contesto mentale/religioso di Notdveidt, ed ecco perché una recensione da sola non basta per far capire quest'album. Spero di aver reso l'idea...? |
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7
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Dei dissection nn conosco un cavolo tranne questo capolavoro. BLACK DRAGON e BEYOND THE HORIZON grandiose. |
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6
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Scusa, Uno qualsiasi, ma perchè questa recensione dovrebbe "lasciare molto il tempo che trova"? La trovo anzi assolutamente profetica. E skinner, davvero basta una coerenza testuale a fare un buon disco? Voto e RECENSIONE perfetti. |
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5
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A me e' piaciuto... tra i cambiamenti e' sicuramente il piu' positivo...altra hanno fatto peggio....Manes, satyricon...o no? e c'e' hi in galera ha creato dischi orrendi....Varg? io darei un buon voto, qui si parla di rispetto, e coerenza(nei contenuti quanto meno) e comunque la potenza c'e' |
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4
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A livello di tematiche interessante, a livello di composizioni, forse nn è male ma non sono loro. Certo che dopo la fine che il cantante ha fatto, questa recensione lascia molto il tempo che trova. |
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3
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D'accordo, album scialbo, senza emozioni particolari...poveri Dissection... |
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2
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ahem...grazie, spero che la recensione sia altrettanto valida. |
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1
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Voto perfetto signor Abbinante, voto perfetto. Complimenti. |
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