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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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May The Silence Fail - Of Hope and Aspiration
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( 1869 letture )
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Fondati a Reutlingen nel 2007, i May The Silence Fail sono un gruppo dedito a sonorità melodic death metal/metalcore che nonostante la giovane età pare abbia già fatto la sua bella gavetta. Pur non avendo una discografia tanto ricca, tanto che si parla di un demo, un EP e il qui presente debutto intitolato Of Hope and Aspiration, i ragazzi hanno una formazione stabile dagli esordi ed un’interessante serie di tour/concerti alle spalle (tra cui spiccano date di supporto ad Amon Amarth e SlayerJanina Kutschewski e Sarina Wijasuriya, che come è logico aspettarsi, si alterneranno tra cantato in pulito e growl.
Partito il disco, ci vuole ben poco per capire a cosa si va incontro stilisticamente parlando; i tedeschi si dedicano ad un melodic death metal dalle tinte nettamente moderne ispirandosi agli ultimi Arch Enemy ed agli In Flames meno violenti e più “core”. In sostanza è il classico gruppo che pur arricchendo i brani con parti pestate e dai toni più violenti, sfocia sempre e comunque nei ritornelli con voci pulite e melodie di facile ascolto. Ma questo non è per forza un aspetto negativo, anche perché bisogna ammettere che se l’intento dei ritornelli è quello di rendere i brani memorabili, possiam dire che il compito è svolto, almeno in parte, discretamente bene. Return to Mind è la dimostrazione perfetta di quanto detto, ma non solo, perché mette anche in mostra tutti gli aspetti negativi del disco. Se la formula vincente del gruppo sono i ritornelli, è anche vero che le canzoni si somigliano tutte quante anche a causa di questi; la prevedibilità di certe soluzioni è troppo grande, il che fa apparire i pezzi come scontati e poco curati. Strutture troppo simili tra loro ed un’ispirazione che non brilla certamente, fanno di Of Hope and Aspiration un disco che difficilmente attirerà gli ascoltatori del genere, in quanto si ha comunque a che fare con uno stile decisamente abusato e sviluppato nettamente meglio da altri. Gli aspetti positivi del disco, possono essere i vari intrecci tra chitarre che spesso portano alla mente i connazionali Arch Enemy (Gods Are Long Since Dead, Sleepless), o i momenti più ispirati alla scuola melodic death scandinava; ed è proprio qui che i ragazzi sembrano essere a loro agio, ovvero quando mettono l’acceleratore e si gettano in passaggi più violenti e diretti.
Per il resto, c’è veramente poco da dire o per cui valga la pena dilungarsi; il debutto dei May The Silence Fail non è considerabile come non valido o pessimo, ma è più che altro piatto e privo di quel quid che riesca a farlo risaltare nel marasma di band simili (sempre per restare in ambito melodic death, ad esempio, proprio quest’anno gli Ambient Death han fatto un lavoro decisamente superiore senza inventarsi nulla di nuovo). Nel complesso, un disco che difficilmente verrà considerato anche dai fan delle sonorità trattate.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Gods Are Long Since Dead 2. Return to Mind 3. If It Wasn’t For You 4. Nothing Left 5. Lost for Words 6. Sleepless 7. Come Alive 8. Without Knowing 9. Evil’s Repression 10.Conjectural Lies 11. When Time Is Asleep
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Line Up
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Janina Kutschewski (Voce) Sarina Wijasuriya (Voce) Dennis Schneider (Chitarra) Martin Schlafner (Chitarra) Gernot Schwab (Basso) Marcel Woitowicz (Batteria)
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RECENSIONI |
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