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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Banco del Mutuo Soccorso - Banco del Mutuo Soccorso
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( 11257 letture )
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È mia intenzione aprire una finestra su un periodo musicale particolarmente importante e fecondo, che ha lasciato tracce profondissime sia nel panorama musicale in genere sia, in particolare, nel nostro settore d'elezione. Sto parlando dell'epopea del progressive rock, con particolare riferimento a quello italico che, per chi non lo sapesse, non si è limitato ad assorbire la lezione albionica, ma almeno in alcuni casi è riuscito anche a ritagliarsi uno spazio importante a livello internazionale meritandosi stima e rispetto da parte di tutti. Il prog è stato un fenomeno multi artistico, di cui la musica è stata solo la parte più evidente, e che coinvolgeva per esempio le arti visive e la poesia. Il tutto confluiva di solito in opere concept che sviluppavano compiutamente determinati argomenti. Il BDMS, il cui primo nucleo si forma nel 1968, si "configura" nella formazione storica al Festival di Caracalla nel '71, ottenendo poi un contratto per tre LP dalla Ricordi. L'album d'esordio è una vera pietra miliare del genere e presenta una perfetta fusione tra il lirismo classicheggiante dei fratelli Nocenzi, tipicamente prog nella sua attitudine alla fusione rock/classica, ed i poetici ed onirici testi di Francesco Di Giacomo, la cui voce connoterà tutto il movimento, e raggiunge vette compositive di valore assoluto nella lunghissima suite Il Giardino del Mago. Di proprio quelli del Banco ci mettevano anche una vena oscura e darkeggiante che permeava lunghi intermezzi musicali che conferivano una impronta molto personale e "visuale" alle loro canzoni e li differenziava dalle proposte British. Dopo la citazione dell'Ariosto di In Volo irrompe dai microsolchi vinilici R.I.P., epica invettiva contro la guerra, che mette con le spalle al muro un combattente costringendolo a fare i conti con se stesso ed il proprio operato, e che nella parte finale si trasforma in una triste ballata supportata dal lavoro del flauto di Gianni Nocenzi. Il clavicembalo di Passaggio introduce alle complesse tessiture armoniche di Metamorfosi, perfettamente prog nella struttura e che vede riemergere la voce solo nel finale. Il capolavoro è rappresentato da Il Giardino del Mago, divisa in quattro mini -si fa per dire- suite, che portano la durata totale del brano ad oltre diciotto minuti. Oscillando tra momenti inquietanti, a tratti isterici, ed altri onirici e trasparenti, IGDM rappresenta il climax del Prog nostrano, ed ha impartito una sonora (è proprio il caso di dirlo) lezione a tutta Europa. Pregevole anche l'outro tastieristico di Traccia. Da ricordare anche la cover con il cartoncino con le foto del gruppo da tirare fuori dalla fessura del salvadanaio su di essa raffigurato e che è molto quotata tra i collezionisti. Per chi non conoscesse la storia del Banco dirò solo che in seguito venne messo sotto contratto, al pari della P.F.M., dalla Manticore Ltd. di tali Greg Lake e Keith Emerson, i quali puntarono molto su di loro; vi basta come referenza?
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VOTO LETTORI
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88.63 su 163 voti [
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Insieme a Darwin l\'apice assoluto del Banco,R.I.P. spettacolare, e che dire del Giardino Del Mago...\"Coi capelli sciolti al vento Io dirigo il tempo, il mio tempo là. Negli spazi dove morte non ha domini. Dove l\'amore varca i confini. E il servo balla con il re. Corona senza vanità. Eterna è la strada che va...no l\'Italia non raggiungera\' mai piu\' vette infinite come queste voto 100!
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SUL GIARDINO DEL MAGO GLI OPETH CI HANNO COSTRUITO TUTTA LA LORO DISCOGRAFIA.....MA CON RISULTATI NETTAMENTE INFERIORI...CANZONE CHE MI APRE IL CUORE IN TUTTE LE SUE CORDE AD ASCOLTARLA! |
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CA P O L A V O R O.Mi sono emozionato. |
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Fondamentale! Uno dei miei album preferiti in assoluto. Me lo fecero ascoltare i miei genitori nei primi anni 90 quando avevo 5 anni, per cui anche da un punto di vista affettivo é estremamente importante. Sicuramente questo album é più ostico rispetto ai primi della PFM, de le Orme o dei Trip, però si gode alla grande. D'altronde é facile capire perché in qualsiasi top 10 dei migliori album Prog Italiani questo disco é sempre presente. |
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90. Questo se lo merita tutto. Il VERO APICE del Banco Del Mutuo Soccorso |
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La storia della nostra musica passa anche da qua |
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i primi tre album del BANCO sono come minimo tra i migliori 100 al MONDO DA TENERLI ASSSOLUTAMENTE. |
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Ringrazio per il consiglio e aggiungo che ho già avuto modo di leggere la recensione su Darwin, che condivido ampiamente. Dal sito emerge la mentalità aperta di voi recensori e, pochi troll a parte, anche dei semplici visitatori che commentano. Apprezzo molto lo spaziare da un genere all'altro nonostante il webzine si chiami METALlized. Sono un grande fan dei Queen e sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle recensioni e dai voti dati ai loro primi album (soprattutto il primo), snobbati e a mio modesto parere sottovalutati da altri siti specializzati. Complimenti ancora per il lavoro svolto!!! |
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E noi ti ringraziamo per i tuoi apprezzamenti. Ti segnalo poi che nel nostro db troverai altre recensioni del Banco, un articolo su un loro testo, uno speciale su Di Giacomo ed in generale molto materiale sul prog italiano. |
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Ottima recensione per un album che rappresenta l'emblema del rock progressivo italiano. Un gruppo forse non apprezzato quanto avrebbe meritato. Il mio unico rammarico è averli scoperti troppo tardi e non avere più la possibilità di vederli live, ora che il grande Francesco Di Giacomo ci ha lasciati. Dal momento che questo è il mio primo commento, approfitto per farvi i complimenti per il sito, per le recensioni e per la serietà! Davide. |
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E' esattamente ciò che facciamo qui su metallized. Abbiamo anche un C. Writings sul Banco. |
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Sono un po' in ritardo dal 2009 ma mi permetto un commento, in aggiunta. I primi tre album del Banco sono tre assoluti capolavori. Le musiche sono bellissime e i testi delle vere poesie. Mio figlio Guillaume che studia in Italia, ha riportato varie volte i testi del Banco, su composizioni che qui si chiamano "tema" facendo stupire più di una volta i professori che si chiedevano chi fosse questo raffinato poeta. Dovreste, voi Italiani, considerare molto di più questi capolavori che avete, altro che Sanremo... Au revoir. |
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ed anche questo non molto commentato, |
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Un capolavoro del prog italiano anzi, preciso, uno dei migliori in assoluto |
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Capolavoro del prog!! Il giardino del mago contiene dei momenti ineguagliabili del prog, con alcuni pezzi di batteria incredibili!! Per non parlare di Requiescant In Pace.. lo ritengo di pochissimo superiroe a Darwin! |
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Io li ho visti un paio di volte nella prima metà degli anni 80. |
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da non dimenticare: come in un ultima cena, canto di primavera e seguendo le tracce live, altri capolavori del banco. dal vivo sono ancora immensi e simpaticissimi |
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Album immenso, i Banco e i PFM fossero nati in un altro paese adesso sarebbero considerati come i vari Jethro Tull e Genesis. Ottima rece come sempre. |
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In effetti non è male, terrò presente. |
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Ti consiglio anche "Io sono nato libero", che contiene "Non mi rompete", uno dei loro cavalli di battaglia. Poi abbandonali pure. |
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Purtroppo è così, infatti credo che mi fermerò a "Darwin". |
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IMMENSI: finchè sono rimasti prog, negli anni '80 hanno fatto la fine che ha fatto buona parte della musica italiana...ossia una pessima fine. |
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Li ho scoperti da poco con questo album e ho avuto l'occasione di vederli dal vivo, gratuitamente, a Subiaco, in agosto. Questo è senza dubbio il loro lavoro migliore, batte pure "Darwin" piuttosto nettamente. Ho tutta la loro discografia e devo dire che negli anni '80 si sono un po' troppo sputtanati, abbandonando il Prog per un Rock troppo convenzionale, con soltanto qualche sprazzo degno di nota. Quest'album, però, è imprescindibile e dal vivo sanno ancora emozionare. Se capitano dalle vostre parti, andateli a vedere. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. In Volo 2. R.I.P. (Requiescant in Pace) 3. Passaggio 4. Metamorfosi 5. Il Giardino del Mago 6. a) ...passo dopo passo... 7. b) ...chi ride e chi geme... 8. c) ...coi capelli sciolti al vento... 9. d) Compenetrazione 10. Traccia
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Line Up
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Gianni Nocenzi - clarinetto, pianoforte, tastiere, flauto dolce, voce Pier Luigi Calderoni - batteria Renato D'Angelo - basso, chitarra Francesco DiGiacomo - voce Vittorio Nocenzi - organo, clarinetto, tastiere, voce Marcello Todaro - chitarra, voce, chitarrone
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