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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Wishing Well - Chasing Rainbows
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27/02/2016
( 1843 letture )
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Non credevo e sinceramente speravo di non potermi più trovare al cospetto di un lavoro così anacronistico nel 2016. Invece eccoci, ahimè. Se amate l’hard antiquato, retrivo, provato dalle decadi, e gestito senza particolare talento, allora gettatevi senza paracadute su questa release: sinceramente mi arrovello e mi domando, come può un’etichetta pubblicare una “cosa” di questo tipo? Viene certamente smentito l’assioma che tutto ciò che giunge dalla Scandinavia sia aureo e fantastico, i Wishing Well infatti sono finnici e debuttano con questa “ricerca di arcobaleni” pur non essendo dei novellini, anzi. Ma qui di rainbow e fenomeni naturali che lasciano a bocca aperta proprio non si trova ombra cromatica.
E pensate che per il primo scarsissimo singolo Hippie Heart Gypsy Soul appare alle vocals, addirittura, l’esperto Graham Bonnet, della serie: perché avrà deciso di prestare le sue corde vocali ad una song così modesta? E a voler essere precisi, la sua interpretazione non fa certo gridare al miracolo,uniformandosi alla piattezza stantia di questo ellepì. Ma credetemi è da ascoltarsi in toto per afferrare su quanta poca qualità si basa questo episodio su CD. E per capire cosa va evitato. Stilemi a iosa, effetti vecchi di trent’anni, intonazione imbarazzante del singer, pezzi al limite della parodia, un circo triangolare, senza mezzi termini da definirsi inadeguato e scivoloso di muffa. Le dichiarazioni presentate dalla label dei vari fautori sono al limite della autocelebrazione e del grottesco: “… ci siamo divertiti un casino a farlo, in studio si respirava aria magica, le canzoni sono state scritte in un lungo periodo e sono maturate con il tempo…”. Affermazioni che sul palco di un cabaret strapperebbero sorrisi, ma in questa sede proprio no. Registrato ai Big Fat Studios di Helsinki, tra luglio e ottobre dello scorso anno, insomma ci hanno impiegato 4 mesi per creare questo coacervo goffissimo che consta in nove pezzi, uno meglio dell’altro, permettetemi l’ironia. Ascoltate l’intonazione spiacevole di Luck Is Blind che risulta uno dei pezzi più gradevoli e forse indovinati, ma i salti di tonalità sono da principianti che manco negli scantinati dei gruppuscoli che suonano per hobby. La ballad I’ll Never Let You Go è di una semplicità che stordisce, unica cosa positiva le tracce di pianoforte, Sands Of Time e Science Fiction fanno balenare alcune atmosfere copiate pedestremente dai primi Judas Priest e Iron Maiden (Killers-Number Of The Beast) ovviamente visti da distanza di anni luce, con una voce che pare una barzelletta. Holy Mountain ha un riff bello ed è forse la traccia che mostra qualcosa di buono, ovviamente senza considerare il singing spaventoso: mi auguro che Peter James Goodman abbia anche un altro impiego e non faccia solo il cantante...la title-track che apre le pseudo danze ricorda Alberto Camerini, con tutto il rispetto per il folletto milanese, ed è una traccia che va direttamente nel cassonetto per la sua mancanza di perizia e idee che persiste in tutto il platter, ascoltatevi il solo di hammer on che Van Halen partorì solo nel ‘78, insomma qualcuno spieghi a questi tre signori che il rock si è leggermente evoluto. Non si può sottacere dello scempio di Sacrifice, dove il frontman gioca a fare il Coverdale della situazione con un’estensione alla Oronzo Canà, la band compie ogni sorta di scelleratezza e pochezza strumentale: peccato perché il riff non sarebbe da buttare, ma il resto difficilmente otterrà commenti decenti.
Altro che pozzo dei desideri, questi Wishing Well sono un capitombolo maldestro con tanto di triplo tonfo. In un celebre tv-show comico di qualche anno fa, il refrain di uno sketch consueto dei Cavalli Marci (la formazione da cui provengono Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu quelli di Camera Cafè) recitava: pessimismo e fastidio. Un tormentone esilarante validissimo per questi “cuori ghiacciati di Finlandia“. La speranza risiede nel fatto che, a giorni, vedrà la luce il nuovo dei Reckless Love, così, con tutta probabilità, l’onor patrio potrà dirsi salvo. A parte battute e punture ironiche, si consigliano distanza di sicurezza e adeguati dispositivi di protezione da questa sciagura, io vi ho avvisati!
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Chasing Rainbow 2. Science Fiction 3. Hippie Heart Gypsy Soul 4. Sacrifice 5. Luck Is Blind 6. I’ll Never Let You Go 7. Sands Of Time 8. Holy Mountain 9. Fire In My Soul
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Line Up
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Peter James Goodman (Voce) Anssi Korkiakoski (Chitarra, Basso) Rip Radioactive (Batteria)
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RECENSIONI |
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