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27/04/25
THE LUMINEERS
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Chthe`ilist - Le Dernier Crépuscule
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31/08/2016
( 2634 letture )
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È ormai da qualche mese che il nome degli Chthe'ilist gira tra gli appassionati di death metal e non solo. Dietro questi monicker decisamente particolare e per alcuni difficile da pronunciare, si nascondono le menti di musicisti canadesi attivi in gruppi ormai noti; escludendo l’esordiente Claude Leduc (chitarra, basso e tastiere), le menti che nel 2010 diedero vita a questo progetto sono Philippe "Pat" Tougas dei Beyond Creation e Philippe "Pat" Tougas dei First Fragment, gruppi che in ambito tech/prog death si son creati un grande seguito. Scontato dire che i due si sono quindi ritrovati in un progetto che fosse sulla scia dei loro gruppi di appartenenza, ma a differenza di quanto si potrebbe pensare, il risultato è decisamente diverso...
Il technical death metal dei Chthe'ilist suona come qualcosa di fresco e diverso se paragonato a tanti altri gruppi; lasciate stare i virtuosismi estremi che imperversano da qualche anno, lasciate stare i richiami neoclassici in ogni dove e tutti questi elementi che a molti han fatto storcere il naso (ma che hanno regalato anche ottime realtà!). I canadesi prendono infatti ispirazione da gruppi come Timeghoul, Adramelech e in modo particolare dai Demilich, arricchendo il tutto da un tocco personale che li rende del tutto singolari e molto personali. Appare quindi evidente che ci si trova dinanzi ad una proposta ostica, variegata e che necessita di svariati ascolti per essere capita, ma è proprio questo uno dei punti di forza del disco; gli svariati intrecci tra chitarre, che qua e là sembrano prendere strade diverse, catturano l’ascoltatore facendolo viaggiare in un mondo popolato da bestie Lovecraftiane et simili. D’altronde, il nome del gruppo parla chiaro, ma anche qui è doveroso spendere qualche parola; i Chthe'ilist più che ispirarsi al culto di “Quelli di Fuori”, riescono a dare una forma, dei colori ed una vitalità vera e propria all’immaginario trattato. I continui utilizzi di tastiere, effetti, stili vocali che spaziano dal growl ad una voce pulita più evocativa passando per dei veri e propri versi, le dissonanze continue, i cambi di tempo dettati da un grande batterista e le melodie, portano in vita tutte le sensazioni ed emozioni che i personaggi del Ciclo di Cthulhu hanno provato. Tutte queste sfumature di cui parliamo sono figlie anche di una produzione pensata proprio per far risaltare ogni singola frequenza, passaggio e strumento; infatti un altro grande protagonista del disco è il basso, che più che essere un valore aggiunto è a conti fatti parte fondamentale del sound, andando ad arricchire sia il suono vero e proprio (dando più profondità, pesantezza etc.) che le composizioni. Restando sempre in tema composizioni, Le dernier crépuscule è un disco in cui gli aspetti più violenti del death metal non vengono assolutamente a mancare nonostante la durata media dei pezzi si aggiri sui sette minuti; esempio lampante di quanto detto è la conclusiva Tales of the Majora Mythos Part 1, una canzone di tredici minuti in cui i nostri, oltre a distaccarsi dai temi Lovecraftiani per abbracciare il tenebroso e decadente immaginario di The Legend of Zelda: Majora’s Mask, azzardano ad una costruzione più “elevata”. Nulla di troppo esagerato fortunatamente, e si tratta infatti di quello che può essere visto come un epilogo dalle tinte epiche che danno al brano un vero e proprio senso di chiusura.
Le dernier crépuscule, come avrete capito, è un disco particolare, ostico inizialmente ma per cui vale veramente la pena spendere svariati ascolti. È un viaggio in un mondo popolato da bestie, incubi e miti che, se affrontato con la dovuta pazienza, regalerà grandi soddisfazioni. Il gruppo che nel 2012 attirò l’interesse dei fanatici con il demo Amechth'ntaas'm'rriachth ha dimostrato di avere le carte in regola per entrare nella cerchia di gruppi promettenti ed interessanti utilizzando elementi noti ma riadattandoli in chiave più personale. L’unico ostacolo per i ragazzi, sarà quello di mettersi completamente alle spalle le influenze dei Demilich, ma bastano comunque pochi ascolti per rendersi conto di come l’intenzione sia proprio quella. Non stupitevi, se a fine anno, troverete Le dernier crépuscule nelle classifiche degli appassionati.
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9
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Un Album di Death metal tecnico sostenibile.. Cantato in alcuni momenti, al limite del gigionesco.. Atmosfere plumbee.. Da ascoltare. |
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8
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Confermo il mio primo commento a distanza di ascolti..album davvero molto interessante e valido. 8 anche per me. |
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7
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uno dei miei dischi preferiti usciti quest'anno.. |
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6
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Tech death fuori dai canoni? Finalmente qualcosa, ho dato un ascolto veloce e sono davvero interessanti, me lo sentirò con più calma. Però si scrive crepuscule, con la u alla fine (: |
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5
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@Sorpreso Figurati, l'importante è che faccia macinare ascolti. L'etichetta serve a nulla. Per me per essere death/black dovrebbe avere dei passaggi musicali o voci puramente black o comunque molto vicini a questo genere. |
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4
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@Bassi scusami ma per me è black death perché effettivamente è death con tinte black, per intenderci è un genere simile ai portal e ai mitochondrion. certo non è technical death, questa è la mia opinione. comunque voto 85 disco che da tre mesi buoni fa fatica ad uscire dal lettore del mio stereo |
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3
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Questo disco è atmosfera, tecnica e marciume. @Sorpreso pensavi fosse black/death forse perchè è un lavoro molto oscuro. |
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2
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Technical death? Perché io lo considero black/death? |
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1
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Lavoro interessante che ho sentito a tratti...diciamo che al momento non e' tra i miei ascolti abituali sto genere di Death, ma l'album e' validissimo e oltre a quelle band finniche richiamate gli ho trovati simili anche ai Sulphur Aeon. Quando sarà il momento giusto lo riascolterò. Album comunque notevole. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Le dernier crépuscule 2. Into the Vaults of Ingurgitating Obscurity 3. Voidspawn 4. Scriptures of the Typhlodians 5. The Voices from Beneath the Well 6. Vecoiitn'aphnaat'smaala 7. Tales of the Majora Mythos Part 1
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Line Up
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Philippe "Pat" Tougas (Voce, Chitarra, Basso, Tastiere) Claude Leduc (Chitarra, Basso, Tastiere) Philippe Boucher (Batteria)
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RECENSIONI |
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