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Dark Avenger - Tales of Avalon - The Lament (Reissue)
01/09/2016
( 1825 letture )
Quando si parla di metal, e guarda caso proprio di metal parliamo, il Brasile ha da sempre risposto presente all'appello a voce alta e con il braccio ben alzato. L'ha fatto con i Sepultura certo, ma oggi, e ci perdonino i maestri del thrash sudamericano, siamo a lezione di power metal, quello fatto bene, quello che piace ancora. Ci tocca quindi scomodare i mai troppo elogiati Angra, formazione verde-oro di punta che ha certamente influito musicalmente sul gruppo chiamato alla cattedra quest'oggi: i Dark Avenger. Una storia travagliata quella dei cinque (oggi sei, dopo i rispettivi cambi di line-up) ragazzi di Brasilia, che dopo l'omonimo esordio risalente al lontano 1995 e il primo episodio The Terror della mini-saga Tales of Avalon del 2001, si prendono una dozzina d'anni di pausa terminata poi nel 2013, quando viene pubblicato finalmente il secondo episodio della saga sopracitata Tales of Avalon: The Lament, che, sull'onda di un nuovo album live ed uno di inediti tra il 2015 e il 2016, viene recentemente ristampato dalla nostrana Scarlet Records. Questa la serie di contratti e movimenti extramusicali che stanno rilanciando una band apparentemente defunta ma che dobbiamo per forza di cose lasciare un attimo in disparte per concentrarci invece sull'effettiva qualità della proposta dei Dark Avenger e di questo Tales of Avalon: The Lament.

L'inno epicheggiante di From Father to Son da il via alle danze, seguito a ruota da un susseguirsi di riff rocciosi a lento incedere davvero coinvolgenti che mettono a nudo la prima importante differenza con il power scattante e melodico dei connazionali Angra, nonchè carta vincente del nostro "vendicatore oscuro". Dopo la pregevole accelerazione di Doomsday Night si torna infatti su pezzi cadenzati forgiati a dovere da granitici riff presi in presto dall'heavy più classicheggiante che verranno in effetti riprosposti nella gran maggioranza dei brani. Il tutto è sorretto da una batteria precisa e mai ingombrante che completa il robusto trampolino di lancio sul quale si presenta il vero protagonista di questa avventura lunga cinquantacinque minuti, ovvero il sontuoso vocalist Màrio Linhares. È una voce graffiante la sua, eppure elegante, di nervo, tecnica e altrettanto emotiva riassunta in una prestazione sopra la media e trascinante e messa in risalto da linee melodiche azzeccatissime come nel caso degli splendidi refrain di The Knight on the Hill e Stronger than Death. Il travolgente cantante brasiliano è infine affiancato da sezioni soliste delle chitarre decisamente tecniche che mettono un importante punto esclamativo sul sound della band.

I brani, narranti le gesta di Re Artù, Merlino e tutti i personaggi del fantastico mondo Arturiano, si stagliano su un valore medio-alto e lasciano difficilmente l'ascoltatore a bocca asciutta. Su tutte la toccante ballad Can You Feel It? addolcita dall'incantevole coro di bimbi che prende piede nel finale e la conclusiva The Thousand Ones che si snoda invece in sei minuti di energia purissima da parte di tutti i musicisti guidati ancora una volta dallo straripante Màrio Linhares al microfono. Nel complesso stiamo parlando quindi di un buon songwriting sbavato soltanto da un paio di episodi non proprio riusciti che fanno perdere qualche punto a Tales of Avalon: The Lament ma senza danneggiarlo irreparabilmente. Poco da dire anche per quanto riguarda la registrazione dell'opera, affidata niente meno che alle mani sapienti di Michael Wagener, rinomato produttore che ha sfornato lavori per Accept, Alice Cooper, Skid Row, Ozzy Osbourne e potremmo proseguire ancora per molto, ma ci limiteremo a citare il mixaggio di Master of Puppets.

La conseguenza non può essere che una sola, un album che suona alla grande con gli strumenti che svolgono alla perfezione il loro compito e risultano potenti e ben equilibrati. C'è sempre il sassolino dell'innovazione da levare dalla scarpa certo, ma purtroppo è una merce più unica che rara ai nostri tempi e che probabilmente non troverete nemmeno in questo Tales of Avalon: The Lament. Si tratta però di un disco quadrato, ben concepito e ben suonato con il quale i Dark Avenger ci hanno confermato per l'ennesima volta che da quelle parti il metal lo si fa, e lo si fa davvero bene.



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
87 su 2 voti [ VOTA]
Metal Shock
Mercoledì 14 Settembre 2016, 14.46.44
5
Finalmente ho avuto il tempo di ascoltare questo disco e meno male, perche` per me e` bellissimo. Ritrovo una band dopo tanti anni cresciuta sia musicalmente che dal livello compositivo, con un cantante straordinario che eleva il disco ad un livello molto alto, e che con la sua prestazione fa impallidire suoi colleghi ben piu` famosi e celebrati. Per rendersene conto basta ascoltare Broken vows, dove nelle strofe aleggia l`ombra di Freddy Mercury di Innuendo, la canzone, mntre nel coro esplode il ruggito di Linhares degno del miglior RJ Dio. E che dire della ballad Can you feel it, uno dei lenti piu` belli degli ultimi anni, con quel coro di bambini dopo il solo che ti fa accapponare la pelle. Straordinario. Ma tutto l`album per me e` bellissimo, tra pezzi piu` veloci ed altri mid tempo dalla vena epic come The thousand ones, ottima perla finale. Uno dei migliori lavori heavy metal, power, degli ultimi anni, voto minimo 85, ma forse anche 90!
lux chaos
Sabato 3 Settembre 2016, 8.36.50
4
Come metal shock comprai il primo in diretta anni fa, incuriosito dalle buone recensioni...niente di sensazionale, ma un buon gruppo con ampi margini di miglioramento ed un cantante notevole! Darò un ascolto a quest'inaspettato rientro!
Ovest
Venerdì 2 Settembre 2016, 16.16.00
3
Nome manowariano... Devo ascoltarli!
Doomale
Venerdì 2 Settembre 2016, 13.12.02
2
Interessante...dovrò ascoltarli..già dal nome non possono che promettere bene.
Metal Shock
Venerdì 2 Settembre 2016, 6.12.24
1
All`epoca comprai il loro notevole debutto, sicuramente un lavoro da riscoprire per gli amanti del genere, poi non seppi piu` niente di loro. Adesso, dopo tanti anni, leggo questa recensione e mi viene la voglia di ascoltarlo. Altra aggiunta alla lista.
INFORMAZIONI
2016
Scarlet Records
Power
Tracklist
1. From Father to Son
2. Doomsday Night
3. The Knight on the Hill
4. Broken Vows
5. Stronger than Death
6. Can You Feel It?
7. Utther Evil
8. Sicorax Scream
9. Dead yet Alive
10. And So Be It…
11. The Thousand Ones
Line Up
Màrio Linhares (Voce)
Leonel Valdez (Chitarra)
Jeff Castro (Chitarra)
Gustavo Magalhães (Basso)
Kayo John (Batteria)
 
RECENSIONI
77
 
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