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Rage N Revenge - Apocalytpic Future
( 1931 letture )
I Rage N Revenge si sono formati in Spagna, più precisamente a Valencia, nel 2002 ed ora escono con questo loro primo disco Apocalyptic Future, da loro stessi interamente composto e prodotto. A differenza dei vari connazionali Tierra Santa o Mago de Oz, l’emergente combo valenciano ha deciso di proporre in lingua inglese i testi delle proprie canzoni, mentre il loro sound è un concentrato di puro Heavy Metal che riporta l’ascoltatore in piena era NWOBHM, con una chiara influenza esercitata da storiche band come Judas Priest e da alcune band teutoniche come Rage o Running Wild. Il chitarrista Sergio Collado dimostra una buona padronanza tecnica, lanciandosi spesso in solos incisivi e di buona fattura, così come il riffing, pesante e potente, sembra ben valorizzare le loro composizioni, ed anche il cantante David Barreda presenta un timbro caldo e profondo ed una voce potente, a ciò si aggiunga una sezione ritmica possente e precisa, ed ecco allora che ogni cosa sembra essere al suo posto, mentre l’unica nota stonata viene data da una produzione non proprio esente da pecche, ma che comunque riesce almeno a presentare il lavoro in maniera accettabile.
Andando alle dodici traccie che compongono l’album, l’opener The Beginning, aperta dal suono delle sirene, è un modesto pezzo contenente un riffing pesante ed insistente e buoni cambi di tempo, molto meglio invece Ride With The Devil, pezzo che pone in evidenza l’abilità compositiva del quartetto iberico e che si propone potente e melodico, con un chorus in pieno stile Judas Priest ed un notevole assolo sul finire del brano, anche The Hit è un buon pezzo, costruito su un tappeto melodico dai toni epici e in possesso di notevoli parti strumentali, melodiche e veloci, che mostrano ancora una volta la buona tecnica di Collado con la sua sei corde. Ancora un riffing incalzante, una sezione ritmica possente ed un buon ritornello fanno di Show Me The Way un brano cattivo, in corrispondenza delle strofe, ed epico invece nei ritornelli, si continua poi con Jokerman, altro brano diretto e potente dalle chiare reminescenza prest-iane, e con la power ballad I Remember You, magnifica composizione dal sapore epicheggiante e malinconico, che in alcuni limitati frangenti ricorda vagamente Epitaph, ma che si caratterizza anche per improvvise accelerazioni, seguita da In The Middle, un altro dei pezzi più veloci e potenti. La lunga Look Into The Mirror è una buona canzone che lascia però con la sensazione che qualcosa di meglio poteva essere fatto in fase compositiva, ed anche Egypt Moon è un brano che poco aggiunge al lavoro in termini di qualità e soprattutto eterogeneità. Come recita il titolo della decima traccia è tempo di Hard Rock, in pratica si cambia registro e ciò non può che far bene all’intera opera grazie ad un pezzo, certamente non eclatante, ma piacevole, ci si avvia così alla fine del full-lenght con Liar e The End, altri due pezzi potenti, cattivi e diretti, anche se la closer presenta repentini cambi di tempo non sempre convincenti.
Apocalyptic Future rappresenta certamente un buon esordio per una metal band che non ha certo la pretesa di proporsi come innovatrice ma che invece intende semplicemente proporre del buon vecchio Heavy Metal, e bisogna dire che questi quattro ragazzi valenciani ci riescono abbastanza bene sfornando, al loro esordio, dodici buoni pezzi per quasi un’ora di buona musica, cosa che evidenzia anche un song-writing ricco ed ispirato, ma con ancora buoni margini di miglioramento.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
34.78 su 37 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2006
Autoprodotto
Heavy
Tracklist
1. The Beginning
2. Ride with the Devil
3. The Hit
4. Show me the Way
5. Jokerman
6. I Remember you
7. In the Middle
8. Look into the Mirror
9. Egypt moon
10. Hard Rock Time
11. Liar
12. The End
Line Up
David Barreda (vocal & guitar)
Sergio Collado (guitar)
Alberto Garrigues (bass)
Paco Hueso (drums)
 
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