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27/04/25
THE LUMINEERS
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Dismember - Indecent and Obscene
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18/02/2017
( 4689 letture )
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Un nuovo decennio è appena cominciato e nell’Europa settentrionale cominciano a svilupparsi alcuni tra i generi che stravolgeranno per sempre l’immagine e l’ideologia della musica metal del nuovo millennio. Se da un lato vi è la nascita del black, straripante, malsano, malvagio che pare conquistare l’intero continente partendo dall’epicentro norvegese, dall’altro vi è il death, altrettanto rampante e con moltissime sfumature stilistiche. Una delle più interessanti di quest’ultimo genere musicale è il cosiddetto swedish death che vede il culmine di massimo successo nel primo quinquennio degli anni novanta, grazie a band come Carnage, Entombed, Edge of Sanity, Nihilist, Unleashed e, ultimi ma non per questo meno importanti, i qui presenti Dismember. Indecent and Obscene è un disco che giunge dopo un crescendo di due anni di tour e di fama, giunta in seguito alla pubblicazione del loro primo album Like an Ever Flowing Stream che si rivelerà croce e delizia della band nel biennio 91-92. Infatti i ragazzi finirono nei guai per il testo di Skin Her Alive, nel momento in cui la dogana inglese aprì un pacco che la Nuclear Blast aveva inviato al distributore di quel paese, trovando per l’appunto il debut dei Dismember con la canzone incriminata. Leggendo il testo di Skin Her Alive decisero che si trattava di materiale "indecente ed osceno" e che quindi sarebbe stato vietato in Inghilterra. Il processo che vide la band accusata di pornografia, oscenità ed indecenza, tuttavia, diede ragione alla Plastic Head, distributore britannico della band risolvendo il tutto in un nulla di fatto da quelle accuse infamanti della dogana. Da qui, ovviamente, i ragazzi svedesi hanno trovato la loro ispirazione, sfruttando quelle parole per dare il titolo al nuovo album, che a partire dalla copertina ha cercato di dare la vera e propria idea di Indecent and Obscene.
In un disco di tale calibro, sarebbe impensabile stilare una classifica o identificare i brani migliori del lotto. Ci troviamo di fronte una mezz’ora abbondante del miglior swedish death di inizio anni novanta, senza alcun calo né filler, tutto suonato e registrato con l’immediatezza e la sincerità di chi quel periodo l’ha vissuto con il massimo della passione e non ha pensato troppo al risultato finale, concentrandosi sulla spontaneità. L’attacco di Fleshless è una mazzata senza mezzi termini, con un riffing tagliente che viene esacerbato dal classico suono a "motosega" delle chitarre, tipico di questa branca del death svedese. La voce di Matt Karki sembra uscita direttamente dagli inferi e, nonostante sia stilisticamente debitrice ad altri growl, su tutti quello del primo Chuck Schuldiner, risulta ben personalizzata e calzante. Altro elemento che risalta nella produzione dei Dismember sono i cambi di tempo dettati dalla batteria, mai eccessivamente death ma sempre calzanti e in grado di supportare riff memorabili. Ne sono chiari esempi Skinfather, Case # Obscene e Souldevourer che mettono in mostra la bravura di David Blomqvist e del suo fido collega ritmico Robert Senneback. La chiusura della seconda traccia è, infatti, perfetta per descrivere l’evoluzione e la maturità che i Dismember hanno raggiunto in questo album: stacchi precisi e memorabili in grado di aggiungere qualità ed emozioni alla cavalcata furibonda condotta sino a quel punto. In un disco come Indecent and Obscene è anche impossibile non parlare di un brano come Reborn in Blasphemy, verosimilmente uno dei più acclamati ed apprezzati del combo svedese: basta concedergli un singolo ascolto per capire che ogni affermazione entusiastica è più che giustificata. La cavalcata, i riff a corda vuota ed il refrain da urlare a squarciagola insieme alla marcissima prestazione di Matt Karki sono puro oro per chi apprezza lo swedish death metal di quegli anni; tutto questo, senza tralasciare ovviamente gli arpeggi cupi e la seconda parte del brano che mettono in mostra un terremotante Fred Etsby dietro le pelli, capace d’incalzare alla perfezione un riff da puro headbang. Veloce e malsana, tagliata a metà con la brutalità di un’accetta, Eviscerated (Bitch) è un ponte meraviglioso verso la chiusura dell’album, lasciata a 9th Circle e, soprattutto, Dreaming in Red. Quest’ultima canzone merita almeno altrettanta attenzione in sede di disamina, della traccia più famosa succitata. La linea di basso di Richard Cabeza che apre il pezzo ci avvolge con un alone soffuso, quasi mistico, mentre le aperture delle chitarre e della batteria non ci fanno dimenticare che i Dismember sono una band death metal, anche nel loro brano più soft. Ascoltando i riff portanti, l’andatura che varia in continuazione e la meraviglia regalata dalla chitarra solista e dalle linee mai banali, non sarebbe una bestemmia definire Dreaming in Red come la “ballad" dell’album, se solo il death metal di inizio anni novanta prevedesse una terminologia tanto aliena al genere musicale stesso. In ogni caso, quando si ascolta la prestazione della band in tale chiusura, non si può che rimanere ammaliati e sognanti di fronte a tanta qualità, apprezzando un ulteriore attenzione (soprattutto a livello vocale) rispetto al già fantasmagorico debut album, pur senza raggiungerne le vette d’importanza qualitativa.
Indecent and Obscene è un disco clamoroso che sintetizza alla perfezione l’idea di death aggressivo ma melodico proveniente dalla Svezia. Il lavoro di David Blomqvist e soci è quasi paragonabile ad altre pietre miliari, quali il debut della stessa band Like an Ever Flowing Stream ed al capolavoro assoluto di Left Hand Path degli Entombed, vero e proprio manifesto di quegli anni. Se ancora non conoscete una band come i Dismember potrete rimediare rapidamente, procurandovi i primi due album e colmando così una lacuna piuttosto grossa della vostra cultura musicale. Da Fleshless alla meravigliosa Dreaming in Red, qui troverete trentasei minuti di puro, genuino, favoloso death made in sweden di inizio anni novanta. E tanto ci basta per rendere tale disco uno dei capolavori assoluti del genere.
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16
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Clamoroso, hai scritto il termine esatto.
Ogni volta che lo sento ti stende.
Questo disco è un lavoro enorme, che veramente lascia senza parole.
Una prestazione della band impressionante, i brani sono perfetti, eccezionali e la produzione è una roba cosi seria.
Grande grande disco, il mio preferito del death.
Non si sono piu ripetuti a questi livelli. |
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15
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Nell’attesa di nuovo materiale ho dato una ripassata a questo capolavoro. Insieme al debut un’accoppiata che ha fatto la storia del death metal. Questo secondo album per certi versi suona ancora più incazzato del debut, ma è veramente dura scegliere. Non c’è un attimo di calo, Matti Kärki indemoniato, pezzi come Reborn in Blasphemy, Skinfather o Dreaming in Red semplicemente epocali. Voto 93 |
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14
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DISMEMBER....quanto li ho amati.....swedish death metal rules!!!!!!!!!!!!!! |
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13
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Uno dei miei album death metal preferiti. |
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il loro capolavoro !! quanto amo questo disco , l'ho consumato a forza di ascolti. |
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11
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bellissimo album, secondo solo al debutto per me, voto 93 |
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10
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Band storica del death europeo, scuola svedese, album capolavoro..però un gradino sotto l'inarrivabile Luke an ever flowing stream..che tempi! |
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9
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Concordo con tutti, insieme al primo e a death metal i miei preferiti, capolavoro con in testa l'epica dreaming in red |
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Sarebbe vero godimento se si riformassero.. ma ora rispolveriamo questo monumento.. per me 100 |
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Clamoroso è il termine perfetto per definire questo disco. |
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Concordo con enry e poco da aggiungere. |
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5
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Il mio disco preferito dei Dismenber. Spettacolo. Il sound.... |
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Un Classico del Death Metal tutto...90 pieno. |
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Discone! Manifesto dello swedish death più ignorante!!! Un classico! Skinfatheeeeer!! |
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Se penso a tante produzioni di adesso, fatte al pc...va beh, dai, mi lamento troppo, bel disco, grande band e sotto coi commenti, ce ne sono troppo pochi, sotto ogni recensione di questo gruppo, dai ragasssss |
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1
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Secondo capolavoro dei Dismember e altro manifesto del Death svedese. Tutti i pezzi sono dei classici, ma i miei preferiti Skinfather, Eviscerated.....bitchhh!! e dreming in red sono super. Un classico. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Fleshless 2. Skinfather 3. Sorrowfilled 4. Case # Obscene 5. Souldevourer 6. Reborn in Blasphemy 7. Eviscerated (Bitch) 8. 9th Circle 9. Dreaming in Red
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Line Up
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Matt Karki (Voce) David Blomqvist (Chitarra) Robert Senneback (Chitarra) Richard Cabeza (Basso) Fred Estby (Batteria)
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RECENSIONI |
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