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Moonsorrow - Viides luku - Hävitetty
( 7895 letture )
E siamo arrivati al quinto capitolo per i finlandesi Moonsorrow: la devastazione, splendido riassunto del sound creato finora del quintetto di Helsinki.

Spesso immettere nel mercato un album con sole due tracce può sembrare un azzardo, specialmente per quanto riguarda il viking metal con le sue atmosfere pacate, ma il quinto capitolo della discografia dei Moonsorrow diventa un prodotto di alto interesse considerato che mai prima d’ora la band si era cimentata in un’impresa simile. Si, perché di impresa si tratta: riuscire a creare dal nulla un disco di quasi un’ora formato da sole due tracce non è cosa che capita a tutti. Imprese del genere sono molto note a chi è affezionato agli Edge Of Sanity, che con il loro Crimson uscito nel lontano 1996 hanno fuso un’intero album in una signola canzone della durata di 40 minuti.
Per i cugini Sorvali il discorso si fa un po’ diverso. Nel 1996 i Moonsorrow avevano appena spento la loro prima candelina e stavano ancora componendo i loro primi demo, ma era ancora troppo presto per pensare a full lenght composti da canzoni mastodontiche che durassero più di una fumata di pipa. Il loro unico impegno era quello di creare del metal puramente pagano e a giudicare dalla loro discografia hanno centrato in pieno l’obiettivo. Nonostante la loro musica si sia evoluta durante gli anni, il principio che sta alla base è sempre lo stesso. In dieci anni la loro strada, seppur lastricata di alti e bassi sembra arrivata ad un punto in cui la tecnica, nonché la capacità compositiva, ha raggiunto un certo livello (e una certa fama, tanto da garantirgli il raggiungimento del 16° posto nelle chart finlandesi grazie a Kivenkantaja). Ad abituarci a poche canzoni sempre più lunghe i Moonsorrow avevano già cominciato con Verisäkeet, loro album precedente, ma è proprio con questo album, V: Hävitetty che i cinque dimostrano come originalità e staticità possano coesistere. Essenzialmente sembra non esserci niente di nuovo nel loro sound che è rimasto praticamente invariato da Suden Uni a parte, forse, un senso di oppressione molto forte come mai prima d’ora si poteva riscontrare nella storia della band.

Una cosa che colpisce del quinto capitolo non è tanto la lunghezza epica delle tracce, ma quanto queste due abbiano in comune. Elementi che si possono ascoltare nel sottofondo della prima canzone ritornano di piena forza nella seconda e viceversa creando una sorta di continuità, donando compattezza all’album.
Jäästä Syntynyt / Varjojen parte con molta calma tra sinuose note permeate dall’onnipresente tastiera, che aleggia sull’intera canzone come una coltre impenetrabile di nubi, per continuare poi verso i sette minuti e mezzo dove parte la canzone vera e propria con ritmi più serrati e la voce di Ville che ci porta in viaggio in una terra fredda e malinconica spalleggiato da riff ripetitivi e d’effetto, spezzati più volte da parti cadenziate che si discostano pian piano dalla melodia principale creando un crescendo per la successiva parte di aggressività. La progressione “crescendo-aggressività-crescendo-aggressività” che permea tutto l’album ne rende subito chiara la destinazione: in queste parti, che arrivano quasi a sovrapporsi, tutta l’aria glaciale viene emessa di continuo dalle casse dello stereo usando un approccio semplice e diretto alle canzoni, senza perdersi in tanti fronzoli.
Tuleen Ajettu Maa continua la scalata verso il culmine del lavoro dei cinque finlandesi e questo grazie ad un ottima sfuriata tipicamente viking introdotta nei primi minuti da un’atmosfera folk. La canzone si mantiene su ritmi più elevati rispetto alla prima ed è molto più aggressiva, specialmente nella seconda metà dove riff taglienti si susseguono a ruota libera e conducono inesorabilmente verso una degna conclusione in sfumata.
Se vi aspettate un album che rivoluzioni il modo di vedere il gruppo dei due cugini Sorvali potreste rimanere delusi: l’unica innovazione è nella durata delle due tracce presenti, e quindi un’impostazione leggermente diversa nel songwriting.

V: Hävitetty però ha tutte le qualità per rimanere in bilico tra i gusti dei fan: qualcuno potrebbe tacciarlo di monotonia, a qualcun altro potrebbe piacere il suono ma non gradire la lunghezza delle singole canzoni. Cio nonostante l’ascolto dell’album fila via liscio come l’olio e in men che non si dica le tracce arrivano alla loro conclusione, qualità non disprezzabile per un album come questo: anche dopo mezz’ora sembra di aver ascoltato il disco solo per 10 minuti, e questo non è dovuto alla monotonia delle tracce, bensì ad un grande uso che i Moonsorrow sanno fare degli strumenti che hanno a loro disposizione.
Il futuro della band in pochi anni è diventato più che roseo. Staremo a vedere quanto lontano sapranno spingersi i cinque finlandesi.



VOTO RECENSORE
89
VOTO LETTORI
71.71 su 73 voti [ VOTA]
lisablack
Sabato 23 Febbraio 2019, 18.38.22
17
Bellissimo album di una band immensa, arte pura.
Metallycra
Lunedì 19 Settembre 2016, 12.12.05
16
Riascoltato oggi per l'ennesima volta e incantato come sempre. Stupefacente. Per me il loro apice creativo. Sono 9 anni che ogni tanto lo ascolto e non mi annoia mai. Ormai è entrato nei miei "imprescindibili" che non mi stancheranno mai nemmeno fra 30 anni. Tipo "Led zeppelin I" o "Discipline" o che so "Killing Joke". Fantastici
Voig
Martedì 19 Aprile 2016, 10.33.45
15
Potremmo fare copia e incolla dei commenti per tutti gli album dei Moonsorrow. E' incredibile, non ne sbagliano uno, son tutti lavori eccezionali. 92
Cristiano
Lunedì 23 Dicembre 2013, 22.35.54
14
Bellissimo e unico, un capolavoro assoluto secondo me!
Delirious Nomad
Giovedì 29 Agosto 2013, 1.06.07
13
Preso oggi, é stupendo, un viaggio. Devo assolutamente procurarmi anche i rimanenti oltre a Kivenkantaja che ho già, Voimasta su tutti (averlo trovato in Finlandia... Mi son dovuto accontentare di Tulimyrsky).
Theo
Martedì 25 Settembre 2012, 21.32.36
12
Album eccezionale... Io un gruppo come i Moonsorrow ancora non l'ho trovato... Questo per me è genio, nient'altro, anzi si. Gran gusto per la musica... Due canzoni da mezz'ora che non annoiano MAI... Ok, ho detto tutto, VOTO: 92
Matildaviking
Martedì 10 Luglio 2012, 16.30.18
11
Infatti, ho scritto """vero metallaro""" con mooolte virgolette perché di solito chi si vanta dicendo di essere un TruE MèTalHEad!!11!! è solo un idiota senza speranza. Comunque il disco è bellissimo
il vichingo
Martedì 10 Luglio 2012, 16.25.34
10
@Matildaviking: senza offesa per il tuo ex amico, ma un "metallaro" che afferma certe stronzate non è un vero metallaro, ma un calzante esempio di idiota pieno di pregiudizi e con un livello di apertura mentale paragonabile ad un fondamentalista islamico. Certa gente è meglio perderla che trovarla, credi a me
Matildaviking
Martedì 10 Luglio 2012, 16.21.07
9
Capolavoro. Ho fatto ascoltare le due canzoni ad un mio amico che si ritiene un """vero metallaro""" (mah) e sapete cos'ha detto? 'Che noia, sentiti gli Iron Maiden al posto di 'sti quattro depressi!' Non è più mio amico. lol Comunque voto 95
il vichingo
Sabato 10 Dicembre 2011, 15.32.11
8
@ Finntrollfan: Sono d'accordo! Quest'album è un vero capolavoro, davvero impossibile non ritenerlo tale! Jäästä Syntynyt (letteralmente: "nato di ghiaccio") è una canzone stratosferica, una pietra miliare della discografia dei moonsorrow! Ovvio che se non avete mai ascoltato nulla di questa band non ci capirete un cazzo di questi due monoliti. Per prendere confidenza con questa band consiglio le canzoni del primo Suden Uni. A mio parere quest'album è inferiore al precedente Verisakeet, che possiede capolavori come Kaiku e Haaska, ma un 94 se lo merita sicuramente! Qui i cugini Sorvali abbandonano completamente lo stile "vichingheggiante" di Vojmasta ja Kunniasta, incupendo il loro sound e aumentando gli effetti di tastiera/sintetizzatore! Impossibile inglobare in un genere questo album, che contiene elementi di Folk, Black, Viking e anche di Dark ambient, oserei dire. Dopo Vojmasta e Verisakeet, il mio disco preferito dei Moonsorrow!
Finntrollfan
Venerdì 2 Dicembre 2011, 17.10.50
7
82 il voto utenti è una bestemmia bella e buona! Ma le avete sentite ste due canzoni! Se i Moonsorrow sono quello che sono oggi (ovvero una delle punte di diamante del filone folk-viking) lo devono a questo IMMENSO album! Qui l'unico commento che si può fare è quello di NonemonehPnaitsirhcitnA: uno dei dischi più belli e geniali che abbia mai sentito! Jäästä Syntynyt è qualcosa di incredibile....
Moonchild
Martedì 25 Ottobre 2011, 16.05.14
6
Cazzo che album! Questa è una band che ci sa fare! Mai sentito niente del genere, ogni canzone di questa band è un viaggio verso terre ignote. I MoonSorrow sono la band "nordica" del momento, quando si parla di Viking/Folk questa è la prima band che viene in mente, sono partiti del nulla e con un'eccellente demo e tre album (Suden Uni, Voimasta Ja Junniasta e Kivenkantaja) sono diventati la band di riferimento del genere. Che dire... successo ampiamente meritato!
Finntrollfan
Mercoledì 28 Settembre 2011, 13.04.37
5
Rinnovo la richiesta fatta nella recensione di Varjoina Kuljemme Kuolleiden Maassa: qualche anima buona può recensire Voimasta e Suden Uni??? ......... Comunque il disco spacca, fare canzoni così belle e così lunghe non è da tutti!
Moonchild
Martedì 27 Settembre 2011, 16.49.57
4
Che bel disco, veramente geniali. PS: per tutti i diavoli, ma è possibile che qualche santo non si prenda la briga di recensire in questo sito Voimasta Ja Kunniasta e Suden Uni???????
NonemonehPnaitsirhcitnA
Venerdì 4 Marzo 2011, 20.15.17
3
Uno dei dischi più belli che io abbia mai sentito.
silvereagle
Lunedì 21 Settembre 2009, 0.39.06
2
ke bello!suggestivo....da 85
master444
Martedì 13 Febbraio 2007, 12.42.52
1
C.... che cd...da paura davvero...questi son malati davvero!!!
INFORMAZIONI
2007
Spinefarm Records
Viking
Tracklist
1. Jäästä Syntynyt / Varjojen Virta
2. Tuleen Ajettu Maa
Line Up
Ville Seponpoika Sorvali: basso, voce
Henri Urponpoika Sorvali: chitarra ritmica, tastiere
Marko “Baron” Tarvonen: batteria
Mitja Harvilaht: chitarra
Markus “Lord” Eurén: tastiera
 
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