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Night Ranger - Don`t Let Up
23/03/2017
( 2226 letture )
A dispetto di una carriera iniziata ormai oltre trentacinque anni fa, sembra proprio che questi eterni ragazzi non abbiano alcuna voglia di appendere al chiodo microfoni, chitarre e strumentazione varia (anche perché, in effetti, appendere al chiodo una grancassa non dev'essere impresa di semplice realizzazione); del resto, perché mai i Night Ranger dovrebbero decidere di smettere di girare per il mondo, divertirsi e suonare il loro classico rock melodico, se riescono a farlo ancora così bene? I recenti Somewhere in California e High Road ci hanno infatti offerto l'immagine di un gruppo che pare avere ancora da dire e molte frecce al proprio arco, nonostante per l'appunto alcuni membri abbiano abbondantemente superato i sessanta.

Il qui presente Don't Let Up (titolo probabilmente non casuale e che rivolgiamo alla band stessa!) è il dodicesimo lavoro di questa splendida carriera e, come dicevamo poc'anzi, mostra ancora un gruppo più che capace di offrire emozioni e regolare momenti di autentica classe ai propri fan: Somehow Someway potrebbe esser presente in un ipotetico manuale del bravo rocker, dal momento che costituisce il perfetto esempio di come si possa e si debba scrivere una canzone appartenente a questo genere: riff portante semplice ed efficace, solismi piacevoli e mai invadenti, sezione ritmica in forma e linee vocali azzeccate ed accattivanti. Non un capolavoro, forse, ma un gran bell'inizio, niente di più e niente di meno. Running Out of Time punta maggiormente, soprattutto nelle strofe, sulla forza delle chitarre, affidate da tre anni alla coppia Brad Gillis/Keri Kelli, con il primo che naturalmente fa parte dei fondatori dei Night Ranger; il ritornello è catchy come di consueto ed è interessante notare come si amalgami bene alle strofe leggermente più pesanti. Il brano più radiofonico dei tre iniziali è comunque indubbiamente Truth, ma non pensate che ciò costituisca un difetto: si tratta infatti di un pezzo costruito in maniera intelligente, che potrebbe esser stato scritto dai Bon Jovi dei bei tempi che furono. Come era naturale aspettarsi, la traccia successiva torna a trasudare rock da tutti i pori e possiamo constatare una prova decisamente graffiante da parte di Jack Blades, ottimamente accompagnato come di consueto dal fido Brad Gillis, chitarrista di indubbie doti e buon gusto. La title-track, benché dia il titolo all'album (o forse viceversa?) è paradossalmente il primo mezzo passo falso del lavoro: non è una brutta canzone, sia chiaro, ma manca di quel feeling che ci ha reso viceversa così graditi i brani della prima parte dell'album. Poco male, si ritorna subito su ottimi livelli con Won’t Be Your Fool Again, ma soprattutto con Say What You Want, uno dei brani più divertenti ed incalzanti di tutta questa dodicesima fatica del quintetto. We Can Work It Out, omonima della celebre canzone dei The Beatles, è un altro brano molto melodico sulla falsariga di Truth e ci colpisce meno rispetto a quest'ultima, ma si lascia comunque ascoltare volentieri, mentre Comfort Me rappresenta un altro lieve passo falso. Fortunatamente, le due tracce finali risollevano prepotentemente le sorti di un album che, per la verità, sarebbe comunque stato abbondantemente sopra la media: Jamie presenta infatti uno splendido lavoro dei due chitarristi, mentre Nothing Left of Yesterday va oltre, qualificandosi come uno dei migliori brani in assoluto fra quelli ascoltati finora.

Don't Let Up è dunque l'ennesimo tassello positivo di una splendida carriera, che sembra non aver alcuna intenzione di arrestarsi. Al netto di qualche passaggio un po' vuoto e della non possibilità di esser considerato un vero e proprio capolavoro, resta comunque un album davvero piacevole e ben scritto, con una prestazione collettiva splendida da parte di questi eterni ragazzoni di San Francisco dediti al rock.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
79 su 3 voti [ VOTA]
Joe 69
Sabato 11 Giugno 2022, 17.45.27
2
Non esiste album brutto di questa strepitosa band. Voto 85
Voivod
Mercoledì 29 Marzo 2017, 11.14.54
1
"Dawn Patrol" e "Midnight Madness" erano di un'altra categoria, ma anche gli ultimi album non sono niente male e la band dal vivo è semplicemente devastante!
INFORMAZIONI
2017
Frontiers Records
Hard Rock
Tracklist
1. Somehow Someway
2. Running out of Time
3. Truth
4. Day and Night
5. Don’t Let Up
6. Won’t Be Your Fool Again
7. Say What You Want
8. We Can Work It Out
9. Comfort Me
10. Jamie
11. Nothing Left of Yesterday
Line Up
Jack Blades (Voce, Basso)
Brad Gillis (Chitarra)
Keri Kelli (Chitarra)
Eric Levy (Tastiere)
Kelly Keagy (Batteria, Cori)
 
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