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Night Ranger - Somewhere in California
( 3793 letture )
Mamma mia che come-back! In tutta verità i cinque “ragazzi”mi hanno colto alla sprovvista: non mi attendevo un coacervo di così grande qualità, dopo tanti anni -inutile negarlo, dopo stagioni a tinte forti di approvazione, i californiani di San Francisco si erano un po’ perduti per il sentiero oscuro degli anni che trascorrono. I Night Ranger divennero tra i gruppi più rappresentativi di un certo rock metal melodico e commerciale nei primi anni ‘80. Si formarono a ‘Cisco nel 1982 e sfornarono il loro primo lavoro Dawn Patrol nello stesso periodo. Pur essendo un’opera prima, il disco in questione possiedeva maturità e penetrazione di mercato profonda, rappresentando, in futuro, un termine di paragone con act similari. I grandi riconoscimenti, e i riconoscimenti di platino, giungeranno con il secondo Midnight Madness (1983), contenente i classici (You Can Still) Rock in America e Sister Christian, che diverrà il momento più ragguardevole della loro carriera, con vendite ben oltre il milione di copie. Una formazione scintillante composta dal dotato singer-bassista Jack Blades e il chitarrista Brad Gillis, entrambi provenienti da un'esperienza con un gruppo jazz e funk rock dal nome di Rubicon e dal batterista Kelly Keagy. La storia stampata sui magazine ci racconta cose note: Brad Gillis venne invitato ad entrare nella band di Ozzy Osbourne come turnista a seguito della tragica e improvvisa morte di Randy Rhoads, rimanendo con il Mad-man per circa un anno e registrando Speak of the Devil. Blades e Keagy, nel frattempo, cercano nuovi innesti aggiungendo alla line-up il tastierista dei Montrose e dei Gamma Alan Fitzgerald, e il guitar-man originario di Sacramento Jeff Watson.

Il ritorno di Gillis consentì alla line-up di godere di stabilità negli anni e di pubblicare buonissimi ellepì. I Night Ranger si sciolsero ufficialmente nel aprile 1989, lo split diede il via all’operazione magniloquente del supergruppo Damn Yankees (due pubblicazioni superbe, soprattutto la prima, che contiamo di trattare presto su questa pagine) nata dall'unione di forze dell'ex chitarrista degli Styx, Tommy Shaw, il chitarrista Ted Nugent, con Jack Blades al basso e Michael Cartellone alla batteria. I “ranger notturni” si sono riformati nel ‘91, in occasione di alcune date live, e hanno vivacchiato in queste ultime decade tra dischi che ottengono poco riscontro e concerti negli States, inzeppati in carovane di concerti dal vivo che assommavano tanti act famosi negli eighties.

Somewhere In California è davvero una gran bella novità, una realtà molto bella che associa melodie, atmosfere e attitudine passata, filtrata attraverso il trascorrere dei tempi. E lo si capisce sin da subito grazie al singolo in circolazione da qualche settimana: Growin’ Up In California, in 4 minuti e mezzo, con clip girato a metà tra un prato verdissimo e le onde da surfare tipiche delle loro origini, regala un collage di melodie spaziali e sensazioni benefiche che tonificano da subito. Blades alla voce dimostra che le decadi fortificano corde vocali ed ispirazioni, un chorus dorato di paradisi che si affacciano mentre si guida sulle infinite highway statunitensi. Un elogio vero e sincero ma soprattutto meritato: finalmente sono di nuovo tra noi. Chiaro che le coordinate sono quelle che li hanno resi immensi, ci mancherebbe, perché mai mutare una ricetta comprovata? Sin dall’opener loro sono loro, come non riconoscerli. Pollice alto per Lay It On Me, aggressivamente coinvolgente con soli dei due chitarristi decisamente pregevoli, ma un po’ tutte le tracce rilasciano balsamo estivo pronto da inoculare in serate calde e folleggianti. Grande spolvero per songs come Bye Bye Baby, dove il loro trademark esce fuori da ogni forellino di cassa acustica e si stampa sui vostri visi felici, e come non citare Time Of Our Lives, ballad da far diventar romantico anche uno yeti incazzato. Kelly Keagy poi si rivela squisito cantore di melodie attorniate da un pianoforte lucido, coadiuvato dai controcori pregiatissimi di Jack Blades.

Si scopre anche la vena party-oriented della band con frammenti che mettono vivacità: No Time to Lose Ya, Rock n’Roll Tonight, sono ottime song da non perdere mai di vista quando si vuole cantare a squarciagola inni al dio del rock. La media è decisamente alta, molto alta, certo non tutto è perfetto, alcuni inciampi esistono. Per la verità nulla di tragico, ma linee come Follow Your Heart, Live for Today e It’s not Over perdono di cristallinità a favore del mestiere, la prima in particolare di questa triade appare scialba e sa di filler. Say It With Love pone il “the end” ad un disco pieno di salute e da ascoltarsi ripetutamente, un lotto di esecuzioni che porteranno solarità in ogni ascoltatore, all’insegna di grande hard rock come solo gli americani sanno fare. Note di merito per Eric Levy che sa distillare perle con le sue key senza mai risultare inopportuno e forzato, inutile citare le due leggende Blades e Keagy, veri vocalist del combo, sempre precisi, puntuali, evocativi e capaci di sfoderare performance da applausi a scena aperta. Somewhere In California è un bellissimo album, io ve lo consiglio senza remora alcuna.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
52.83 su 30 voti [ VOTA]
nat 63
Sabato 18 Gennaio 2014, 10.56.26
7
Bel disco,ma "Dawn patrol","Midnight madness" e "Man in motion"sono irrangiungibili.
Ettore
Lunedì 18 Luglio 2011, 19.08.59
6
Vergognoso soprattutto, oltre alla penuria di pubblico al concerto (tre "prime" in contemporanea non capitano sovente...), il costo del parcheggio, 15 EURO (non ho parole), e il fatto che i Thin Lizzy abbiano iniziato a suonare alle 17,30 quando gli orari indicati ovunque erano 17,30 apertura cancelli e 19 inizio concerti...
Elluis
Venerdì 15 Luglio 2011, 17.27.14
5
Una vera vergogna è stata la presenza di neanche 2.500 persone al concerto che i Night Ranger hanno tenuto all'Arena Concerti di Fiera Rho insieme ai Thin Lizzy, Foreigner e ai Journey, che immensa tristezza !
Lizard
Mercoledì 13 Luglio 2011, 21.13.13
4
Band clamorosa ed oggi un po' dimenticata. Tecnicamente superlativi e Gillis resta uno dei miei chitarristi preferiti!
Carlo
Domenica 10 Luglio 2011, 12.08.56
3
Ma come, per me Follow your heart è una delle migliori!
hm is the law
Sabato 9 Luglio 2011, 17.57.11
2
Me lo procurerò di certo, ce poi giurà
Edylc
Giovedì 7 Luglio 2011, 17.20.30
1
Il disco di quest'estate. Nient'altro da aggiungere.
INFORMAZIONI
2011
Frontiers Records
Hard Rock
Tracklist
01. Growin’ Up In California
02. Lay It On Me
03. Bye Bye Baby (Not Tonight)
04. Follow Your Heart
05. Time Of Our Lives
06. No Time To Lose
07. Live For Today
08. It’s Not Over
09. End Of The Day
10. Rock N’ Roll Tonite
11. Say It With Love
Line Up
Jack Blades (Basso e Voce)
Brad Gillis (Chitarra e Cori)
Joel Hoekstra (Chitarra e Cori)
Eric Levy (Tastiere)
Kelly Keagy (Batteria e Voce)
 
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