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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Crass - The Feeding of the 5000
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( 4136 letture )
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I Crass sono stati la mitica coscienza del movimento anarco-punk, quella che la gran parte delle altre bands (e già il termine band è sicuramente riduttivo per quello che in realtà fu un collettivo anarco-hippy-vegetariano-femminista) non ebbe mai il coraggio e la voglia di essere, un po' per codardia, molto per mancanza di mezzi culturali e vera coscienza sociale. Quando, a seguito di pulsioni provenienti dagli U.S.A., il punk-rock esplose nel Regno Unito, il momento storico-politico attraversato dal Continente era veramente topico: disoccupazione ad un tasso elevatissimo, scioperi anti-thatcheriani e National Front bene infiltrato nella classe povera e xenofoba costituivano lo scenario della rappresentazione Crassiana. I sudditi di Sua Maestà insomma erano invischiati come gli altri nel periodo di recessione politico-culturale che generava tensioni sociali comuni a tutta l'Europa. Il collettivo però si distinse subito dalla massa delle altre bands, giudicate pseudo-ribelli, manovrate dalle case discografiche, falsamente anarchiche (in effetti la spinta anarcoide al movimento venne data dal celebre verso di Rotten che però, per sua ammissione, fu scritto solo per esigenze di rima), e privi di coscienza politica. Già dal 1978 i Crass cominciarono a distinguersi dagli altri vestendosi di nero ed utilizzando video negli spettacoli live, mirando a coinvolgere gli astanti anche mediante la distribuzione di volantini politici.
L'occasione per incidere arrivò in maniera non troppo dissimile da come ancora oggi accade per chi non ha accesso a certi circuiti: la loro prima demo giunse sul tavolo di Pete Stennett, capo della Small Wonder, che decise di concedere loro gli studi di incisione. Ma le tematiche affrontate senza mediazioni e mezzi termini nelle canzoni dei Crass, tanto scomodi spesso da superare in interesse anche il lato prettamente musicale, crearono subito delle difficoltà. La fabbrica incaricata della stampa occupava infatti prevalentemente lavoratori Irlandesi, troppo cattolici per accettare il contenuto -ad esempio- di Reality Asylum, ed i Crass furono costretti ad eliminare il brano che, recitato da Eve, sferra un attacco frontale a Chiesa, misoginia e militarismo e fruttò, dopo la ristampa del disco, anche una perquisizione di Scotland Yard ed una serie di denunce per vilipendio della religione. Troppo semplice però, per gente del genere, limitarsi a ritirare il brano (come detto reinciso in seguito quando fondarono la Crass Record) e sul vinile si possono apprezzare dunque due minuti di asoluto silenzio, ironicamente intitolati The Sound Of Free Speech. Anche They've Got A Bomb contiene un periodo di silenzio, omaggio che serviva anche dal vivo per costringere gli astanti a riflettere sulla minaccia nucleare.
Il disco esplose come una bomba maleodorante tra la perbenista società Britannica, non abituata a sentire sviscerare crudamente tematiche attinenti allo Stato oppressivo, alla Chiesa, ai rapporti sociali in disgregazione, alla guerra nucleare, al commercio della carne e ad altri argomenti alternativi, il tutto versato nei padiglioni auricolari degli ascoltatori mediante una musica cruda e concettualmente violenta, in linea col messaggio da diffondere. Punk Is Dead, Woman, You Pay e What a Shame sono già paradigmatici per descrivere quanto fatto dal collettivo. L'industria discografica ufficiale tentò immediatamente di assorbirli anche, a causa dell'immediato successo commerciale, ma le loro offerte vennero sdegnosamente rifiutate da Ignorance & Co.
The Feeding of 5000 ci restituisce l'odore di un'epoca, quello del ciclostile, delle fotocopie, delle lotte di classe, della vita in comune, delle irruzioni della Polizia, di sequestri di dischi, di scontri anche duri contro il National Front, di impegno costante ed assoluto contro il sistema, di Do It Yourself e di prezzi imposti al ribasso. Odore di un tipo di vita che poteva essere condotta solo da gente profondamente convinta di quello che faceva, tanto da essere considerati come un mito per chi li seguiva e li chiamava S.S. Crass. Vite, quelle di gente come S. Ignorance, Penny Rimbaud Eve Libertine (ancora attivi oggi), che meriterebbero un approfondimento che ci riserviamo di proporvi in eventuali recensioni future riguardanti i Crass. Non un vero gruppo punk, ma lo spirito autentico dell'essere sempre contro, e la cui parabola si esaurì orwellianamente nell'84, forse come programmato dall'inizio, per consegnare i Crass alla devota memoria degli uomini liberi.
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12
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Quanto ho scoperto i crass ho pensato che quella era l' unica vera musica "giusta" il resto del punk e del metal era solamente un prodotto commerciale come la maionese. Forse è realmente così ma spesso anche la maionese è buona da mangiare. Restando sul disco, copertina, testi e musica sono da 100, non credo che nessuno prima abbia mai to niente di simile. Sono stati l'ispirazione per tutto l'hard core europeo e hanno generato un movimento ed un genere musicale (Nel 78). |
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11
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ubik, è un errore di battitura, sulla tastiera f e g sono accanto. fabio, sapevo che certi dischi rimangono nella memoria di alcuni. |
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10
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Grande Raven, ottima recensione, in vinile ho soltanto il secondo 'Station of the crass'. Questo devo averlo registrato su qualche nastro, ma da quello che ricordo lo stile è pressochè identico |
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9
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Grandissimo album punk e bella rece. P.S. il titolo della recensione è sbagliato è Of non Og |
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8
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nel db Trovi anche The Exploited, GBH, Discharge, Dead Kennedys.... |
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7
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il PUNK. sempre coerenti. punk is dead è un inno incredibilmente avanti nei tempi, sopratttutto considerato che è del 1978, mentre ancora oggi ci sono pagliacci che propinano il punk's not dead... |
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5
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Forse sono un po' "chiuso" mentalmente, ma trovo incredibile (e incredibilmente positivo!) che un disco così concettualmente... anti-metal sia recensito, e persino in modo emozionante!, su una webzine metallara... Non so che dire se non: complimenti sinceri sia al recensore che alla webzine (che non conosco e che ora mi vado a visitare ^__-) |
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3
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Come sempre, straordinario affresco dell'epoca... Grande Fra! |
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Maledetto copia-incolla. E' vero, Penny è rimasta nella cartella documenti Sorry. |
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1
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ma il batterista non c'è? io so che il drummer di questo gruppo è Penny Rimbaud |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Asylum
2. Do They Owe Us A Living?
3. End Result
4. They've Got A Bomb
5. Punk Is Dead
6. Reject Of Society
7. General Bacardi
8. Banned From The Roxy
9. G's Song
10. Fight War, Not Wars
11. Women
12. Securicor
13. Sucks
14. You Pay
15. Angels
16. What A Shame
17. So What
18. Well?... Do They?
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Line Up
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Steve Ignorant (Voce) Joy de Vivre (Voce) Eve Libertine (Voce) Phil Free (Chitarra, voce) N.A. Palmer (Chitarra, voce) Pete Wright (Basso, voce) Penny Rimbaud (Batteria, Radio)
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RECENSIONI |
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