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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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21/10/2019
( 4583 letture )
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Partiamo dai numeri: oltre 12 milioni di copie vendute nel mondo, prima posizione nella Billboard 200 per due settimane, in Canada e Nuova Zelanda, seconda in Australia e Norvegia, quinta in Svezia, settima nel Regno Unito e decima in Svizzera; sei singoli estratti dall'album e pubblicati (Run to You, Somebody, Heaven, Summer of '69, One Night Love Affair, e It's Only Love), e tutti sono entrati nella top 15 della Billboard Hot 100 (solo Thriller di Michael Jackson e Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen vi erano riusciti in precedenza). Non ci sono dubbi: il rocker canadese Bryan Adams nell’anno di grazia 1984 ha fatto centro col botto. Con questo album raggiunge contemporaneamente l’apice artistico e commerciale (sino a quel momento) della propria carriera e si assicura un posto di rilievo nella storia della musica rock.
Dopo un inizio piuttosto in sordina, che mostrava già valide doti compositive ed esecutive, ma che non lasciava certo presagire gli enormi sviluppi futuri, nei primi anni ’80 il buon Bryan, e il suo partner artistico (e produttore) Jim Vallance trovano in un colpo solo le chiavi per arrivare al successo planetario: una band solida e affiatata, presente sia in studio sia dal vivo, adattissima al sound voluto e ricercato; un supporto finalmente convinto da parte della etichetta A&M, che non lesina le risorse sia in fase di produzione sia in fase di lancio commerciale; e, soprattutto, una capacità e un’ispirazione compositiva assolutamente fuori dal comune. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: dopo aver “scaldato i motori” con il già validissimo Cuts Like A Knife del 1983, il duo Adams-Vallance porta a compimento l’opera un anno dopo con Reckless; da allora nulla, sia per loro sia per tutti gli amanti del rock, sarà più come prima.
Reckless è uno di quei dischi per cui la parola "perfezione" può essere utilizzata senza eccessiva paura di esagerare: esattamente come il già citato Born in the U.S.A. del Boss, si tratta di un album dove è veramente difficile trovare una singola nota fuori posto o poco ispirata. Basta scorrere l’elenco dei pezzi per fugare ogni dubbio: i brani centrali, da Run To You a It’s Only Love sono presenza irrinunciabile in pressoché tutti i concerti del canadese; non a caso, visto che si tratta di canzoni celeberrime e riuscitissime, dal primo all’ultimo secondo. Il mid-tempo Run To You è talmente perfetto da sembrare moderno anche a tanti anni di distanza; la famosissima Summer Of ’69 è uno di quei brani talmente azzeccati da diventare presenza fissa in qualsiasi playlist di successi rock; It’Only Love vive del bellissimo duetto fra le voci, ugualmente graffianti e abrasive, di Bryan Adams e della “pantera” Tina Turner; Kids Wanna Rock è una “fucilata” hard che colpisce dritto allo stomaco senza lasciare scampo; la ritmata Somebody presenta un ritornello che si stampa in testa al primo ascolto per non uscirne più; la dolcissima Heaven è una di quelle ballate in grado di segnare, da sole, un decennio di musica. Ma non ci sono solo questi: l’opener One Night Love Affair conquista subito per il ritornello arioso e melodicissimo, sostenuto da energici riff e potenti bordate ritmiche, mentre la successiva She’s Only Happy When She’s Dancing è un canovaccio perfetto per scatenare le folle dal vivo, cosa che non mancherà di avvenire nelle successive tournèe in tutto il mondo. Restano solo, parzialmente oscurati da tanta magnificenza precedente, i due brani finali: il terzinato blues rock Long Gone e la scatenata Ain’t Gonna Cry; è sufficiente dire che due pezzi così in qualsiasi altro album sarebbero potuti diventare singoli di riferimento, mentre in questo disco sono rimasti quasi dimenticati. Questo la dice lunga sull’elevatissimo livello delle composizioni qui contenute.
Con questo disco Bryan Adams, all’età di 25 anni, mostra al mondo intero il suo vero valore: come cantante e performer, dotato di una voce particolarissima (roca eppure versatile e melodica, alla Rod Stewart) perfettamente indicata per valorizzare tanto i pezzi rock potenti e aggressivi quanto le ballate corali e intimiste, ma soprattutto, come songwriter, inesauribile fucina di canzoni capaci di conquistare al primo ascolto milioni di persone, e, contemporaneamente, di sostenere il peso degli anni senza perdere di freschezza e di efficacia; caratteristica che è prerogativa dei migliori. Non a caso, il nostro, nel corso degli anni, ha “regalato” diversi brani di propria composizione ad altri artisti di fama, Joe Cocker e Uriah Heep fra gli altri.
Dopo il successo di Reckless, Bryan Adams continuerà una carriera di successo mondiale per molti anni, culminata con i 16 milioni di copie vendute dal solo album Waking Up The Neighbours del 1991 contenente il mega-singolo (Everything I Do) I Do It For You, si dedicherà alla composizione di colonne sonore e musical, e alternerà la carriera di musicista a quella di fotografo, ottenendo anche in questo ambito riconoscimenti a livello planetario. Il tutto senza trascurare un impegno costante come attivista sociale e sostenitore dei diritti umani. Ma soprattutto non smetterà sino ad oggi di mantenere un profilo umile e riservato, malgrado la fama e il successo, e non cesserà nemmeno per un istante di donare al pubblico in tutti i concerti ogni singola stilla di energia e di autentica passione per il rock e per la musica; proprio come il suo collega e ispiratore Bruce Springsteen, cui oggi, dopo 40 anni di carriera, può degnamente essere paragonato, senza eccessivamente sfigurare, per rilevanza e influenza nella storia del rock.
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32
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99 senza se e senza ma.. Basta leggere la Scaletta dei Brani.. |
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Ho dato 99 perchè sono una brutta persona.
Disco quasi perfetto, uno dei migliori della storia del rock. |
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Che album nel suo genere la perfezione! Bryan Adams hasn\'t heard Of You, così il cantante canadese avrebbe voluto chiamare il suo primo album, ma la casa discografica non glielo ha permesso. Visto che il titolo non sarebbe stato corretto, perché artisti come Prism, Uriah Heep e Bachman Turner Overdrive avevano già in repertorio alcune sue canzoni, e Bonnie Tyler, Loverboy, Joe Cocker e Tina Turner li avrebbero seguiti. Con queste credenziali il nostro arriva nell\'84 a comporre questo megaclassico indiscusso, per me come rock radiofonico asfalta Born In The USA del boss, e molto del merito va ascritto a Jim Vallance. Kids Wanna Rock! ( magari, invece col modernismo è tutto cambiato ) |
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Che l'album sia da 100 nel suo genere e' possibile, stavo leggendo i commenti, a parte alcuni che non hanno attinenza, ma Bon Jovi e i Journey comparati a B.Adams non e' che siano proprio dello stesso solco, semmai si puo' confrontare Reckless con gli Eagles più inclini all aor. |
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@ObscureSolstice, Non ho capito questo " GIi Insomnium chi? "....probabilmente è stato cancellato un altro commento che probabilmente non c'entra con questo capolavoro di Bryan Adams…..ma liquidare gli Insomnium così, peraltro il nuovo Insomnium, capolavoro, è stato ignorato da metallized, applausi!!!!!! |
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@10: gli insomnium? Chiiii?? Ma chissene... |
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Bryan Adams merita più di tanti che fanno musica più spinta ed eccessiva di lui. Colonna sonora, anche lui, di un determinato esatto periodo, la buona Musica non si discute. Eccellente |
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Ok l'ho ascoltato... qui non é che mi piaccia tantissimo Brayan.
Il suo caso é simile a quello dei Cheap Trick, nel senso che negli States e in Canada (il suo paese) é una megastar fin dal debutto, mentre nel resto del mondo la sua fama é tanta ma leggermente più contenuta.
Sarò banale ma il Bryan Adams che piace a me é quello di Everything I Do.... sarà che quel pezzo fa tanto Bon Jovi... |
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Continuo a ritenere Into The Fire il suo vero capolavoro (un disco più maturo, soprattutto nelle tematiche trattate, che per una volta esulavano dal perpertuo concetto figa tout-court a lui tanto caro!). Però questo lavoro non si discute. Rock carico di energia e passione, veicolate attraverso una delle voci più peculiari del genere. Praticamente l'80% dei pezzi di questo disco sono finiti nel suo primo greatest hits, e quelle lasciate fuori sono anche più memorabili. Immenso. |
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Uno dei tantissimi capolavori degli anni 80, album favoloso! Gli 80's sono stati straordinari in ogni genere musicale..dal rock al pop al Metal. Una decade magica e irripetibile. |
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Disco praticamente perfetto. Se ho cominciato a suonare è stato merito di BA e della sua Run to you |
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Ricordo che il video dal vivo di It's only love passava di continuo su Videomusic. |
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@Galilee Sì in Italia non fece il botto stratosferico come negli Stati Uniti o in madrepatria. Da noi in effetti a lanciarlo in modo definitivo fu Everything I Do (anche perché era colonna sonora di Robin Hood). Certo, anche Reckless non passò inosservato in Italia: Heaven comunque girava parecchio anche da noi... fu usata anche per la pubblicità del Chivas Regal !!! |
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Artista conosciuto con il singolo everything i do.. Domanda, perchè io non ricordo. Questo disco è stato un successone, però in italia non ha spaccato vero? Almeno, non come un Bon Jovi se non erro e se non ricordo male. Eppure la qualità c'è. Anche perchè poi i singoli di questo disco ebbero successo come estratti dal greatest hits so far so good.... Insomma da noi ha avuto un successo in differita. |
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18
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100. Punto. Ho riacquistato l'anniversary edition e anche gli scarti e i b-sides sono stupendi. Disco incredibile. |
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Che meraviglia di capolavoro rock, tante perle ma la più splendente x me è Summer of 69. Heaven la più bella canzone d'amore che scioglie il cuore di tutti. Artista che a volte riprendo ancora oggi |
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100... senza se e senza ma... |
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Album mostruoso per un artista grandissimo che ho sempre adorato. |
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Qui un Bryan al top con canzoni da applausi. Bella l'edizione per il 30° in due cd con bonus track sul primo e un live completo sul secondo! |
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Bryan Adams non si discute: è un grandissimo. |
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10 brani, 10 hit da paura. Solo Escape e Slippery when wet possono competere nel genere. 100 pieno senza esitazione. Prodotto anche divinamente per i tempi. |
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11
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Dando per scontato che tu conosca il disco in questione mi limito a osservare che questo sito tratta anche l'AOR e il rock tout-court. E Reckless, nel suo genere, è uno dei capolavori massimi al pari (se non di più) dei dischi dei Journey, Survivor, Toto e compagnia melodica andante (per i Foreigner attendiamo i calibri grossi). Poi i voti lasciano il tempo che trovano; occorre verificare le parole della recensione di turno. Quello che per uno è un 80 ben potrebbe essere un 90 per un altro. |
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10
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Questo sito metal e' anomalo...voti bassissimi agli Insomnium e 90 a questo disco di easy listening...cosa sta succedendo? |
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9
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Una hit dietro l'altra... Summer of 69 imho top, uno dei pezzi più rock di sempre.
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8
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One night love affair è uno degli inni della mia gioventù. Disco da avere assolutamente.
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7
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è del 59. anche a me pareva strano. |
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6
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Non credo che Adams avesse 35 anni quando usci il disco in questione. Cmq capolavoro dell'AOR |
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5
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Per quanto mi riguarda uno degli album più belli degli anni '80. Un album che è un best of...Per molti versi lo associo a Slippery when wet per l'impressionante media qualitativa dei brani: anche lì,7/8 pezzi da urlo in una scaletta di 10. E dal vivo Adams era un tornado. A Bologna nel '92 fece un concerto spettacolare con gli allora semisconosciuti Heroes del Silencio (periodo Entre dos tierras) di supporto. Ricordo che il cantante di questi ultimi fece lo stage diving sui 50 studenti spagnoli presenti sotto il palco. 95 |
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4
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Il miglior disco di Bryan ed uno dei capolavori rock/hard rock/A.O.R. degli anni 80.
Non so quale canzone scegliere come migliore. |
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3
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Devo approfondirlo bene Bryan... ho solo il greatest hits e quindi conosco solo i pezzi più famosi, alle volte mi ricorda molto Jon Bon Jovi soprattutto in pezzi come "Everything I Do" |
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2
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Che dire... praticamente non è un album, ma un greatest hits. Almeno 7 dei 10 pezzi sono in tutto e per tutto degli spacca-classifica. Come detto in recensione, dalla 3ª all’8ª traccia solo canzoni da 10 e lode, che si tratti dell’immortale ballad Heaven o della scatenata Kids Wanna Rock (insomma... l’hanno rifatta pure i Sodom!!!) poco fa differenza. I restanti pezzi sono comunque ottimi: tra questi merita menzione la conclusiva Ain’t Gonna Cry, una delle mie preferite, definirla trascinante è un eufemismo. Capolavoro da avere assolutamente, insieme a Wakin’ Up the Neighbours e Cuts Like a Knife. Voto 98 |
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1
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disco bellissimo, completo e, non da ultimo, colonna sonora delle prime limonate.. heaven sempre presente sulle cassette preparate per le ragazze. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. One Night Love Affair 2. She's Only Happy When She's Dancing 3. Run to You 4. Heaven 5. Somebody 6. Summer of '69 7. Kids Wanna Rock 8. It's Only Love 9. Long Gone 10. Ain't Gonna Cry
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Line Up
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Bryan Adams (Voce, Chitarra, Piano, Armonica) Keith Scott (Chitarra, Cori) Jim Vallance (Percussioni) Dave Taylor (Basso) Pat Steward (Batteria, Cori) Tommy Mandel (Tastiere) Jody Perpick (Cori) Mickey Curry (Batteria)
Musicisti ospiti Tina Turner (Voce su traccia 8) Steve Smith (Batteria su traccia 4)
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