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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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07/11/2019
( 1582 letture )
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Torna Michael Sweet e lo fa con il suo decimo album fuori dalla navicella madre degli Stryper. Una carriera lunghissima cominciata con le vespe giallonere e progredita tra progetti solisti, collaborazioni, nuove band e date live. Dopo la pubblicazione del buon One Sided War nel 2016, anche per questa nuova fatica Sweet ha voluto mantenere la stessa line-up del disco precedente, facendosi affiancare da una vasta gamma di ospiti, uno per ogni canzone, che si sono divertiti a rifinire le canzoni con il loro tocco e talento. Tutti chitarristi dal curriculum invidiabile, tra i tanti citiamo Jeff Loomis ( Arch Enemy e Nevermore ), Gus G ( Firewind ), Joel Hoekstra ( Whitesnake, Trans-Siberian Orchestra e Night Ranger ), Tracii Guns, senza sottacere la presenza di Todd LaTorre, voce e batteria dei Queensryche. Stilisticamente la nuova release continua senza indugi l’iter artistico intrapreso dal nostro negli ultimi anni: Ten si presenta come un disco heavy, potente e aggressivo, con le sei corde in grande evidenza e melodie di qualità, un po’ come accade con gli ultimi Stryper. Il titolo, visti i suoi credo cristiani, richiama la fatica biblica dei Dieci Comandamenti, non a caso la title track li cita ed è stata scelta apposta come quinta traccia, rimanendo in tema di numerologia e simboli. Il disco è stato prodotto dal nostro, registrato e missato da Danny Bernini presso lo Spirithouse Recording Studio a North Hampton, e masterizzato da Alex Saltz. Come lo stesso Michael sostiene, dopo aver scelto inizialmente un paio di artisti per qualche song, la cosa si è evoluta nella ricerca di guest star, tanto che alcuni ospiti si sono proposti autonomamente per contribuire all’album: con carta bianca fornita ai musicisti, al fine di ottenere un contributo efficace e originale. Solo in rarissimi casi, il risultato consegnato è stato leggermente modificato in post-produzione. Dalle singole canzoni traspaiono influenze di band storiche, partendo dalla casa madre Stryper, passando per schizzi di leggende metal come Judas Priest e altri monicker celeberrimi, con altre sfumature che l’ascoltatore saprà filtrare e riconoscere. Un po’ come era accaduto per l’immenso Unified (2017) della band denominata Sweet & Lynch, dove il chitarrista/cantante aveva unito le forze con il grandissimo George Lynch, ex Dokken, in un supergruppo con James Lomenzo e Brian Tichy: un CD imperdibile e dalle grandi composizioni.
Si parte dai blocchi con Better Part Of Me, bella traccia heavy con un cantato preciso e di spettro ampio e gli interventi al fulmicotone di un Jeff Loomis ispirato e pirotecnico in sede di assolo, Lay It Down carbonizza le casse a suon di riff, unitamente ad un inciso molto orecchiabile, il contributo di Marzi Montazeri alle chitarre è melodico, ottimale e coinvolgente, Forget Forgive sembra uscita dalla valigia di Jimi Hendrix con Howie Simon ( Talisman, Jeff Scott Soto, Stryper, Tesla ) ad incendiare il pentagramma musicale caliginoso, grazie ai suoi interventi, mentre Sweet interpreta le linee vocali con pathos e registri di spessore. Now Or Never è Stryper sound al 110% con Gus G ai capitasti; la title track, con l’assistenza di Rich Ward ( Fozzy ), si dimostra una song accentata di toni epici, con una batteria tuonante e un ritornello ripetuto che entra subito in testa: il solo della guitar si rivela enfatico e adattissimo alla stesura. Shine sussulta come una locomotiva a pieno regime, sfoggiando armonizzazioni corali di pregiato tessuto, Let It Be Love è una ballad setosa, armoniosa, delicata e curata, con l’ugola del singer, semplicemente da applausi, solo della chitarra, con gusto e melodia strappacuore. Never Alone e When Love Is Hated sono la doppietta che vede Joel Hoekstra prestare la sua opera, due pezzi con retrogusto in salsa hard americano, il primo ricorda assonanze di Exciter dei Kiss ( Lick It Up ), il secondo appare brano ipnotico, per via del riff iniziale, che sfocia in un chorus quasi AOR e un solo furioso della chitarra. With You Till The End, vede planare Ian Raposa alla voce e Mike Kerr allo strumento, Ricochet saluta l’arrivo di Tracii Guns, sfornando un inciso piacevole e corale, di nuovo vicino all’AOR, con inserti solistici ora minimali, poi a cascata caldi e marcati. Chiude il palcoscenico la finale Son Of Man, che registra Todd La Torre dietro la batteria e microfono, e Andy James alle chitarre; ne esce fuori una track pestata, veloce e svolazzante di metallo, un bel colpo conclusivo. Il songwriting dei 12 pezzi si dimostra variegato, l’impatto delle tracce è di buon livello ed i testi hanno una carica positiva, tralasciando pensieri e temi negativi e catastrofisti.
Ten, quindi, va incasellato nel filone della seconda carriera di Michael Sweet, quella solista e con nuove band che nascono e muoiono in pochi mesi: la resa è sicuramente attraente, la qualità della proposta è indubbia, chi vorrà origliare tanti artisti, qui troverà pane per i propri denti affilati di fame metallica. Se per noi la magnifica bellezza di Unified rimane intatta e insuperata, Ten rappresenta un buonissimo disco che potrà soddisfare i die hard fan di un vecchio leone indomito, che continua a fare musica per l’amore della stessa. Dategli un ascolto.
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...vedo che si e' circondato di tanti ottimi musicisti.... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Better Part Of Me 2. Lay It Down 3. Forget Forgive 4. Now Or Never 5. Ten 6. Shine 7. Let It Be Love 8. Never Alone 9. When Love Is Hated 10. With You Till The End 11. Ricochet 12. Son Of Man
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Line Up
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Michael Sweet (Voce, Chitarra) John O’Boyle (Basso) Will Hunt (Batteria)
Musicisti ospiti Jeff Loomis (Chitarra in “Better Part Of Me”) Marzi Montazeri Chitarra in “Lay It Down”) Howie Simon (Chitarra in “Forget, Forgive) Gus G (Chitarra in “Now Or Never”) Rich Ward (Chitarra in “Ten”) Ethan Brosh (Chitarra in “Shine”) Joel Hoekstra (Chitarra in “Never Alone” e “When Love Is Hated”) Tracii Guns (Chitarra in “Ricochet”) Mike Kerr (Chitarra in “With You Till The End”) Ian Raposa (Voce in “With You Till The End”) Todd La Torre (Voce, Batteria in “Son Of Man”) Andy James (Chitarra in “Son Of Man”)
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RECENSIONI |
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