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T.O.M.E. - T.O.M.E.
27/06/2021
( 913 letture )
Con i progetti in studio che vogliono mantenere la propria privacy, si vengono sempre a creare due situazioni: o la formazione non viene mai rivelata, o viene rivelata in modo ambiguo, lasciando il posto ad inevitabili supposizioni. È il caso, ad esempio, del progetto T.O.M.E., di cui conosciamo solo il frontman/batterista Antti Ripatti, già membro di alcuni gruppi della scena locale finlandese che hanno pubblicato pochissimo materiale (viene anche segnalata la sua presenza nei Fornicatus, nonostante in alcuni album del gruppo venga indicata una drum machine al suo posto). Gli altri membri, per assurdo, potrebbero essere degli acronimi finti data la totale assenza d’informazioni, ribadendo la natura del progetto come una proposta solista e non collettiva, cosa che può essere confermata dal debutto discografico, intitolato esattamente come il moniker. Originariamente pubblicato sotto forma di demo in un numero estremamente sparuto di copie nel 2009, T.O.M.E viene ri-pubblicato dodici anni dopo sotto l’etichetta Spread Evil Productions.

Se conoscete lo stile musicale dei Fornicatus, un black/doom metal elementare e basato su una manciata di riff per pezzi dalla durata di dieci minuti ed oltre, allora avrete un’idea chiara dello stile di questo album. I tre pezzi hanno strutture interscambiabili, iniziando con arpeggi di chitarra desolati, accompagnati da linee basilari di sintetizzatore, proseguendo per ritmi lenti (ma non pachidermici), riff di chitarra elementari e frequenti interruzioni per cadute di dinamica, lasciando fuori la batteria ed il basso dagli arrangiamenti. I chiarissimi riferimenti alla scena depressive anni 2000 pescano a piene mani dalla nicchia che portò alla pubblicazione i più famosi lavori di Silencer, Forgotten Tomb, Shining e Bethlehem: anche la produzione condivide buona parte dello stile minimale, casalingo e prettamente angoscioso del genere di riferimento, basandosi su estrema saturazione degli strumenti a corde e batteria piena di riverbero. Stranamente, però, le tracce vocali, sgraziate ai massimi livelli, sono sparute e poco presenti, un segno che, unito alla continua variazione dei pattern e delle melodie in tremolo delle chitarre, lascia facilmente pensare ad un disco composto e pubblicato di fretta senza avere particolarità artistiche. Non sono stati pubblicati testi di alcun genere, il che nasconde il significato dei testi e delle canzoni. Grazie alla propria natura di jam prolisse assemblate mediante l’uso di software, il tanto atteso album di debutto del progetto T.O.M.E. risponde perfettamente alle caratteristiche di disco casalingo, che comunica emozioni semplici e claustrofobiche senza scendere nel minimalismo assoluto: al contrario, i tocchi progressive del songwriting potrebbero essere apprezzati da chi preferisce il black metal più etereo, se non proprio sperimentale.

Anche se l’ambiguità di fondo riguardo il progetto e la scarsa attività del fondatore Antti Ripatti pesa sulla propria credibilità e sul proprio significato nel mercato attuale, il disco si presenta come un valido esempio di influenze di metal estremo/gotico anni Ottanta/Novanta miscelate sapientemente con una durata compatta.



VOTO RECENSORE
71
VOTO LETTORI
64.5 su 2 voti [ VOTA]
sandoom
Venerdì 2 Luglio 2021, 18.54.08
1
Il disco mi è piaciuto, mi auguro che abbia un seguito.
INFORMAZIONI
2021
Spread Evil Productions
Black/Doom
Tracklist
1. I
2. II
3. III
Line Up
Antti Ripatti (Voce, Batteria)
V.P.N. (Chitarra, Programmazione)
V.R.J.H. (Chitarra)
T.V.T. (Basso)
 
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