|
27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
|
|
Ad Infinitum - Chapter II - The Legacy
|
04/01/2022
( 1704 letture )
|
Secondo lavoro per gli elvetici Ad Infinitum, quartetto capitanato dall’avvenente Melissa Bonny, ventottenne di Montreux e già nota nella scena symphonic metal per le precedenti esperienze con Evenmore e Ray of Light. La proposta musicale rappresenta il seguito del discreto esordio Chapter I - Monarchy, uscito nel 2020 sempre su Napalm Records e decisamente influenzato dai lavori di Kamelot e Nightwish di metà carriera, con orchestrazioni massicce, accelerazioni e una vocalità teatrale a far da padrone e in grado di attrarre l’interesse di una buona fetta di pubblico. Ciò che colpisce in Chapter II – Legacy è una decisa modernizzazione del sound, certamente influenzata dalla collaborazione con Elias Holmlid (Dragonland) in sede di orchestrazioni e soprattutto Jacob Hansen (già in consolle con Epica, Amaranthe, Volbeat) a livello di arrangiamenti, registrazione e mixing. Il risultato è una formula che incrementa l’immediatezza dei brani, giocando spesso tra vocals clean e inserti ai limiti del growl, un approccio che porta la proposta più vicina ai recenti lavori di Amaranthe e alla scuola Evanescence.
Dodici tracce più tre versioni strumentali per un totale di un’ora di musica, che scorre senza troppi intoppi e in modo fin troppo omogeneo e stereotipato, senza riservare particolari sorprese. A livello lirico il concept si svolge attorno alla figura di Vlad the Impaler, vale a dire il controverso conte Dracula le cui vicende infiammarono il XV secolo dell’allora Transilvania, nella dicotomia tra eroe e paladino a difesa della sua terra dall’Impero Ottomano da un lato e violento e sanguinario assassino dall’altro lato. Musicalmente come detto gli Ad Infinitum del 2021 suonano come un poco originale mix tra Amaranthe ed Evanescence, con un aggiunta di orchestrazioni abbondanti e una non sempre riuscita alternanza tra diversi stili vocali ad opera della pur versatile e ormai tecnicamente matura Melissa Bonny, mantenendo la componente melodica come preponderante, maggiormente riuscita e debitrice in primis della lezione di Amy Lee, Elize Ryd, e Sharon Den Adel. La parte più rappresentativa dell’album e del nuovo corso degli Ad Infinitum è rappresentata dall’immediatezza del sound di pezzi come Reinvented, Unsttoppable ed Animals, tutti potenziali singoli e a cavallo tra symphonic e pop metal, mentre in Afterlife il duetto con lo svedese Nils Molin (Dynazty e Amaranthe) emergono nuovamente tratti ad alto potenziale commerciale. Con Son of Wallachia si toccano lidi da power ballad sinfonica ben condotta da Melissa, la successiva My Justice, Your Pain invece suona pop-metal fino al midollo, mentre con Haunted l’acceleratore torna ad essere pestato e i richiami più power metal dell’esordio emergono, un brano tutto sommato riuscito sia pure lontano dall’impressionare.
Dunque un secondo lavoro senz’altro interlocutorio e non senza punti interrogativi. Abbondano melodie di zuccherose di facile presa mixate a riffs corposi e moderni che potrebbero portare la band ad una platea decisamente più ampia e profonda di fans specialmente tra i giovanissimi, mentre ciò che manca all’album è senz’altro un qualcosa in grado di dare alla band una vera e propria identità e via di fuga da un sound davvero eccessivamente derivativo e plastificato. Sufficienza raggiunta grazie soprattutto alla prova di Melissa Bonny, leader di una band da tenere sicuramente d’occhio in sede live e auspicabilmente in grado di ripresentarsi presto con una maggiore iniezione di personalità attesa già a partire dal prossimo lavoro.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Reinvented 2. Unstoppable 3. Inferno 4. Your Enemy 5. Afterlife 6. Breathe 7. Animals 8. Into The Night 9. Son Of Wallachia 10. My Justice, Your Pain 11. Haunted 12. Lullaby 13. Unstoppable (Instrumental) 14. Inferno (Instrumental) 15. Son Of Wallachia (Orchestral Version)
|
|
Line Up
|
Melissa Bonny (Voce) Adrian Theβenvitz (Chitarra) Korbinian Benedict (Basso) Niklas Müller (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|