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Black Swan - Generation Mind
21/04/2022
( 1928 letture )
Ormai è diventata una moda, devo dire tutto sommato alquanto piacevole. Qualità, nomi indiscussi, grandi calibri con ancora parecchie cose da dire: sì, mi riferisco proprio alle superband che ormai vengono calate sul mercato, per attirare folle di fan, proponendo quasi sempre ottimi prodotti. Anche il quartetto qui presente non fa eccezione, ed ecco pronto il secondo disco per i Black Swan, supergruppo formato da gente che mastica hard rock fumigante da quando era in fasce o giù di lì. Alla voce troviamo Robin McAuley (McAuley Schenker Group), al basso il grandissimo Jeff Pilson (Dokken), la tecnica chitarristica dirompente di un gigante come Reb Beach (Whitesnake-Winger) e Matt Starr alle pelli (Mr. Big-Ace Frehley). Due anni orsono il buonissimo debutto con Shake the World, oggi bissano con il qui presente Generation Mind, non perdendo un grammo di potenza e continuando a strizzare l’occhietto all’hard degli ‘80-’90. Il sound del quartetto pesca, come detto, nel passato, ma le dinamiche sono estremamente attuali e moderne con un sound de luxe non troppo limato o leccato, anche grazie alla produzione di un nume tutelare come Jeff Pilson, capace di calibrare, smussare, scrivere, e ricoprire il ruolo di maestro di armonie vocali e ai cursori dietro al vetro. Robin McAuley, 69 anni compiuti, è sempre in grande forma e lo mostra senza risparmiarsi in ogni singolo segmento, ma tutta la band gira come un orologio atomico pronto a deflagrare.

Copertina di stampo fumettistico ipermoderno, oltre 55 minuti di musica come indicato in scaletta, poi si scatta dai blocchi di partenza con la prima sciabolata. Before The Light taglia le orecchie di chi ascolta con l’intro della chitarra dilatata di Reb, subito investita dalla potenza di She Hides Behind, che irrompe e spande un ritornello guerresco e corale. Il singer ci dà dentro a più non posso, la drum pesta, il ritmo al calor bianco prende possesso delle vostre casse, il colpo finale giunge dal solo guitar che unisce tecnica e spettacolo piroclastico: libidine! Grande inizio, subito incalzato dalla title track: up tempo solido, chitarre circolari, cori possenti, voce stentorea e ritornello americano di grande presa che ricorda lo spirito dei grandi Scorpions d’epoca. Tutto vira verso il ponente del grande hard rock e più ascolti lo confermano! Eagles Fly mette in evidenza la sezione ritmica martellante e il grande lavoro della sei corde indomita, il singer comanda abilmente la struttura, imperniata su un chorus bellissimo ed incisivo, con armonie vocali da urlo. L’assolo di chitarra vale la pena di essere isolato e mostrato agli studenti in erba, volenterosi di diventare guitar hero. See You Cry saluta dal finestrino la L.A. degli eighties con chitarre supercariche e vocalità da Sunset Blvd. Un pezzo estratto da quei tempi ma che non mostra rughe o solchi bisognosi di acido ialuronico, tutto molto fresco e pimpante, con la voce del frontman arricchita all’uranio e il solito, grandioso, intervento solista della chitarra. Killer on the Loose sciorina classe a piene mani con le chitarre che cavalcano e una prova vocale da 9 in pagella che condisce un brillante chorus che richiama alla mente, non casualmente, i Dokken. Miracle è una tonnellata di rock duro, guarnita con un ritornello scintillante e un assolo godurioso; poi giunge la ballad bluesy How Do You Feel che inchioda tutti alle rispettive sedie con quel flavour alla Damn Yankees e un lignaggio insito a questi quattro rocker sempre giovani: il risultato è di elevato spessore e sovrastante godibilità. Long Way Down è un’altra perla immancabile, 4/4 che picchia duro, inciso spettacolare con ampie armonie vocali e tanta potenza che si scarica in note auree; un ulteriore applauso a Beach per un solo ipervitaminico e cappottante, mentre Crown si rivela un mid-tempo più cadenzato che sprigiona groove e pesantezza sulfurea, arricchito da melodie vocali notevoli che confluiscono in un ritornello anthemico ma darkeggiante, e un solo lunghissimo e spigoloso della guitar: i cori volano alti e liberi nella più classica tradizione a stelle e strisce. Wicked the Day galoppa spedita con tanta melodia e l’ennesima, ottima, prova dietro al microfono. I Will Follow sigilla l’album sfoderando una performance di ottimo impatto e prodigi vocali e melodiosi diffusi, bellissima chiusura di un album magistrale.

Ogni solo di Reb è da mandare a memoria e tramandare, le grintose linee vocali sono di alta scuola, la sezione ritmica colpisce e cesella, le armonie corali da applausi spellamani: un grandioso album di hard-class che scuoterà dalle fondamenta tutti gli appassionati del genere. Ci voleva un disco così, i Black Swan sono una certezza ineludibile, ben vengano le superband se i risultati sono di questa eccezionalità. Disco semplicemente superbo, da avere senza alcuna esitazione.



VOTO RECENSORE
86
VOTO LETTORI
76.6 su 15 voti [ VOTA]
Dan
Sabato 24 Agosto 2024, 11.01.57
10
Super disco di una vera Super Band! Lo sto ascoltando solo ora, e non so neppure se il progetto è ancora in piedi, ma che qualità, che goduria! Su tutti un McAuley devastante, se possibile ancora più scintillante di 40 anni fa, ma anche gli altri tre vanno che è un piacere.
MH
Mercoledì 27 Aprile 2022, 9.53.02
9
Beh, ma volete mettere i Treat, gli Hellacopters, i Fortune (e altri) con GLASYA, TY MORN, UNWELCOME, THE ALIVE, MOTIVATION in home page?!?
dariomet
Domenica 24 Aprile 2022, 14.53.13
8
In effetti shock non ha tutti i torti..sono usciti gli album di hellacopter, hardcore superstar ( l album mi è piaciuto anche se con qualche piccolissima riserva), hallas e sul versante melodico fortune e treat..ma sicuramente sto dimenticando altro. Insomma la morale è che l annata in questo campo è stupenda
duke
Giovedì 21 Aprile 2022, 21.39.23
7
...bel disco....complimenti alla frontiers......
Wingo
Giovedì 21 Aprile 2022, 18.17.04
6
Sono d'accordo con Shock,la Frontiers sta veramente facendo un ottimo lavoro, ormai per chi come il sottoscritto ama l'hard rock (soprattutto con sonorità ottantiane) loro sono un punto di riferimento. Stanno uscendo davvero delle cose molto interessanti,ad esempio l'album degli italianissimi Poison rose,e prossimamente uscirà il nuovo disco dei lettoni Bloody heels, altra band da seguire con attenzione 😉🎸
Shock
Giovedì 21 Aprile 2022, 17.14.42
5
Uno dei pochi (forse l'unico) messi in piedi dalla Frontiers che abbia un senso, perché hanno fatto due ottimi album. Infatti questo lo considero addirittura meglio del precedente, con canzoni veramente notevoli. Robin si conferma un cantante di razza, Reb alla chitarra è grandioso e la sezione ritmica fa il suo lavoro alla grande. Probabilmente non sarà il disco dell'anno nel suo genere (siamo solo ad aprile), forse il voto è esagerato, ma di sicuro questo è un gran bel lavoro. Nota a margine: dalla Frontiers escono ottimi album, purtroppo il sito li "dimentica", facendo ben poche recensioni (e spesso solo dei grandi nomi), magari si potrebbe fare di più.
Broken Arrow
Giovedì 21 Aprile 2022, 16.23.07
4
Ben fatto, ma 3/4 pezzi sopra la media e il resto un discreto mestiere eseguito alla grande da chi il genere lo maneggia alla grande. Voto esageratissimo, un 70/75 va piu che bene!
dariomet
Giovedì 21 Aprile 2022, 16.05.40
3
spettacolare , forse il disco hard rock dell'anno
Wingo
Giovedì 21 Aprile 2022, 14.35.58
2
Concordo con quanto è stato detto nella recensione, questo disco è semplicemente superbo, per me è la migliore uscita in ambito hard rock di questo 2022. D'altra parte basta guardare il curriculum dei Black Swan per rendersi conto che siamo di fronte a quattro signori musicisti guidati da un Robin McAuley che a quasi 70 anni si conferma un vocalist eccezionale. Questo secondo lavoro della band è addirittura superiore al primo che già era una piccola perla musicale, non c'è un brano mediocre, consiglio l'ascolto ai fans di Dokken, Survivor,Def Leppard e in generale di chi ama l'hard rock ottantiano. Voto 99,il massimo per un disco davvero fenomenale 😎🎸
Vittorio
Giovedì 21 Aprile 2022, 14.27.09
1
Altro centro per questo gruppo pazzesco. Speriamo non rimanga un progetto solo da studio.
INFORMAZIONI
2022
Frontiers Records
Hard Rock
Tracklist
1. Before the Light
2. She Hides Behind
3. Generation Mind
4. Eagles Fly
5. See You Cry
6. Killer on the Loose
7. Miracle
8. How Do You Feel
9. Long Way Down
10. Crown
11. Wicked the Day
12. I Will Follow
Line Up
Robin McAuley (Voce, cori)
Reb Beach (Chitarra, cori)
Jeff Pilson (Basso, tastiere, cori)
Matt Starr (Batteria, percussioni)
 
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