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Artificial Brain - Artificial Brain
19/06/2022
( 1705 letture )
Artificial Brain è uno di quegli album che ti annichilisce.

Meglio non si può riassumere il terzo lavoro degli statunitensi Artificial Brain giunto a cinque anni di distanza dal precedente full lenght Infrared Horizon, ci ripropone una band che di diritto si può ora annoverare tra i pesi massimi del genere. Già poiché di lavoro in lavoro i newyorkesi hanno continuato a procedere e stupire su una strada del tutto personale, destabilizzante ed innovativa.
Facendo un passo indietro, per chi ancora non conoscesse questi ragazzi provenienti da Long Island New York sono dediti ad un death metal di stampo progressive con influenze black, una personalissima miscellanea di suoni distopici ed alienanti, come i temi trattati nei loro testi.

Artificial Brain gode di una produzione che punta all’impatto atmosferico ricreando un mondo sonoro freddo, grezzo, analogicamente digitale, in cui la coralità degli strumenti è fondamentale ed ottimamente bilanciata per catturare l’ascolto in un claustrofobico suolo non terreno. Una batteria naturale e cava, chitarre enormi e sporche ed una voce abissale (che funge da strumento) si intersecano ed intrecciano di continuo generando un muro sonoro annichilente. Una scelta di produzione sicuramente coraggiosa che rende ancor più unico il lavoro svolto della band. A colpire fin dal primo ascolto è l’abilità con la quale gli Artificial Brain creano linee ritmiche e melodiche in continuo dialogo tra di loro, tra divagazioni e mutazioni stilistiche, una vera e propria lezione di tecnica devota al gioco atmosferico musicale, che renden lineare e scorrevole ciò che per sua natura non è. Il divario stilistico utilizzato, dal progressive al black costruisce l’attuale identità di questa band, esaltandone tutto il potenziale creativo. Estrapolare e porre un anamnesi traccia per traccia non renderebbe dignità a questo unicum musicale che fluisce come un magma incontenibile, il concatenarsi delle tracce ed il loro naturale succedere fa sembrare i quarantacinque minuti come un solo movimento, che non accenna al minimo calo di tensione musicale ene tantomeno abbassa l’attenzione di ascolto. Un’opera che incanta fin dal primo play e che non smette di stupire, di farsi scoprire, di entrare sottopelle ripetizione dopo ripetizione. A dover di analisi l’unica nota stonata in questo lavoro è l’uscita dalla formazione di Will Smith, voce e autore dei testi fin dal primo album che ci regala nel migliore dei modi possibili la sua personale diaspora dall’universo Artificial Brain.

Un ulteriore ascolto, un ulteriore conferma:
Artificial Brain è uno di quegli album che ti annichilisce.



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
88.5 su 6 voti [ VOTA]
Fatal Millennium
Mercoledì 28 Dicembre 2022, 20.09.45
6
Con Will Smith il Principe di Bel Air alla voce !!!!
LUCIO 77
Sabato 25 Giugno 2022, 16.52.47
5
Album devastante! La Recensione fotografa in toto la sensazione che si ha ascoltandolo.. A tratti manca il respiro...
necrophagist
Sabato 25 Giugno 2022, 14.05.09
4
Album dell’anno.
Immolazione
Mercoledì 22 Giugno 2022, 13.23.22
3
Bellissimo. Non hanno cambiato molto rispetto alla loro tipica formula, ma mi sembra l'abbiano ulteriormente perfezionata. Devo ascoltarlo più volte, ma ora come ora è uno dei miei dischi death metal dell'anno assieme a Aeviterne e Cosmic Putrefaction
Mic
Mercoledì 22 Giugno 2022, 12.51.28
2
Non li conoscevo, rapido ascolto in rete ed acquisto immediato. Non è musica per tutti i giorni ma quando sono in vena mi piacequesta roba dissonante e poco accessibile. Many thanks Yoda
Earthformer
Lunedì 20 Giugno 2022, 23.57.52
1
altro disco basatissimo da un gruppo fuori di testa
INFORMAZIONI
2022
Profound Lore Records
Technical Death Metal
Tracklist
1. Artificial Brain
2. Glitch Cannon
3. Celestial Cyst
4. A Lofty Grave
5. Tome Of The Exiled Engineer
6. Embalmed With Magma
7. Parasite Signal
8. Cryogenic Dreamworld
9. Insects And Android Eyes
10. The last Word Of The Wobbling Sun
Line Up
Will Smith (Voce)
Dan Gargiulo (Chitarra, Voce)
Oleg Zalman (Chitarra)
John Locastro (Chitarra, Sassofono)
Samuel Smith (Basso, Synth)
Keith Abrami (Batteria)
 
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