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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Blind Illusion - Wrath of the Gods
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11/10/2022
( 1217 letture )
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Marc Biedermann aveva solo quindici anni quando fondò i Blind Illusion nel lontano 1978, a San Francisco. Dedito inizialmente ad un rock progressivo in linea con le mode del tempo, dopo vari cambi di formazione, il gruppo virò verso il metal ed in particolare il thrash, gettandosi nel calderone di quella Bay Area che proprio in quel periodo darà vita a tutte le band oggi storiche i cui nomi è superfluo elencare. I Blind Illusion diventarono presto uno dei gruppi più in vista nel panorama underground, grazie ad un metal eclettico, tanto figlio del prog rock quanto del thrash rude e veloce di stampo californiano. Per anni la band di Biedermann pubblicò solo demo e si dedicò a tanta attività live, fino a giungere alla pubblicazione del primo LP nel 1988, quel The Sane Asylum che suscitò parecchio interesse e venne applaudito da pubblico e critica. La formazione dell'epoca vantava nientemeno che il leader dei Primus Les Claypool al basso, e l'ex-Possessed Larry LaLonde alla chitarra, che proprio l'anno successivo entrerà anch'egli nella band di Claypool. Subito dopo l'uscita di questo primo full-length la formazione si divise. Biedermann mise in piedi una nuova line-up con cui realizzò nel 1989 il demo Psychedelic Symphony, poi i Blind Illusion si sciolsero definitivamente. Dopo vari tentativi di rinascita, solo dopo la bellezza di più di vent'anni Biederman, con l'ennesima nuova formazione, produrrà nel 2010 il secondo LP, Demon Master. L'album si allontanerà dal thrash a favore di sonorità più morbide e psichedeliche, lasciando a dir poco perplessi sconcertati i fan del gruppo.
E, infine, arriviamo a questo Wrath of the Gods, targato 2022. Sgombriamo subito il campo dai dubbi: con Wrath of the Gods i Blind Illusion tornano alle sonorità che negli anni '80 li resero degli stimati ed originali esponenti del thrash a stelle e strisce. Forte di un nuova formazione che comprende il chitarrista Doug Piercy (Heathen), il batterista Andy Galeon (Death Angel) e Tom Gears al basso, la band torna a proporre un thrash metal dalle molte sfaccettature, pregno di sonorità hard rock, diretto e senza fronzoli, ma non per questo privo di tecnica e creatività. Apre le danze Straight as the Crowbar Flies un azzeccato mix di thrash e hard rock con pulsanti venature blues, con la voce istrionica di Biedermann sugli scudi, lievemente indebolita dagli anni, ma ancora abrasiva. Salta subito all'orecchio la produzione grezza, piacevolmente calda e naturale, con gli strumenti che escono nitidi e potenti dalla casse. Slow Death e Protomolecule alzano il tasso di aggressività, virando decise su un thrash più canonico e cattivo, con riff a profusione, cambi di tempo e ottimi assoli. Spaced irrompe con il suo groove funkeggiante, un lampante esempio della duttilità e della personalità spiccata di questa nuova formazione dei Blind Illusion. Con Wrath of the Gods e Behemoth i toni tornano a farsi cupi e minacciosi, tanti riff e atmosfera da classico thrash anni '80. In Lucifer's Awakening la band dimostra ancora l'abilità nel mescolare stili differenti; il pezzo si dipana per oltre sette minuti offrendo variazioni di toni e atmosfera e tanto sfoggio di tecnica. La versione in CD di Wrath of the Gods offre due bonus track, Amazing Maniacal Monolith, e No Rest 'til Budapest, entrambe dal taglio marcatamente hard rock ed entrambe ottime; impreziosiscono ulteriormente la scaletta, pertanto il formato CD dell'album è consigliatissimo.
Wrath of the Gods rappresenta un ottimo ritorno in pista per i Blind Illusion. Si tratta di un album variegato, che offre un thrash metal ricco di sfumature e forte del bagaglio di esperienza e di tecnica dei singoli componenti della band. Unica pecca, se proprio vogliamo essere pignoli, è rappresentata dalla voce di Biedermann, che a volte è surclassata dagli strumenti, vuoi per difetti nel missaggio o per lo spietato trascorrere degli anni sulle corde vocali del cantante, e in un paio di episodi (Spaced e Behemoth) si rivela sotto tono anche nell'interpretazione. Sono episodi isolati e trascurabili, il leader dei Blind Illusion si dimostra comunque un interprete dallo stile molto personale e ottimo chitarrista e compositore. Nel complesso quest' ultima fatica dei Blind Illusion non può che essere promossa a pieni voti.
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5
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Rispetto a The Sane Asylum devo ammettere di essere sempre andato un po’ controcorrente. Pur trovandolo un album sicuramente originale, a suo modo geniale, non ci ho mai avuto un gran feeling. Di questo ritorno alla lunga distanza alla fine a non convincermi in qualche frangente sono le vocals del leader, a parte questo musicalmente è molto interessante (lo davo quasi per scontato visto quanto fatto in passato): thrash sì, ma che non si preclude sconfinamenti in territori avulsi dal genere. Alcuni episodi funzionano benissimo (le prime due, la title-track) altri un po’ meno. Confermo il voto del recensore. |
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4
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Che mito... The Sane Asylum era spettacolare, ho sentito qualche pezzo e questo mi sembra convincente. Marc sembra un vecchio hippie drogato ma sa ancora il fatto suo |
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3
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Che news, vedrò di ascoltarli al più presto |
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2
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Sono curioso di sentire Andy Galeon, il bambino prodigio di fine anni 80 |
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1
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Posseggo il vinile con les claypol....e' molto particolare....mi fa' piacere che siano ancora in giro...penso che anche questo non sia da meno...li ordinero' a scatola chiusa! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Straight as the Crowbar Flies 2. Slow Death 3. Protomolecule 4. Spaced 5. Wrath of the Gods 6. Behemoth 7. Lucifer's Awakening 8. Amazing Maniacal Monolith (CD Bonustrack) 9. No Rest 'til Budapest (CD Bonustrack)
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Line Up
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Marc Biedermann (Voce, Chitarra) Doug Piercy (Chitarra) Tom Gears (Basso) Andy Galeon (Batteria)
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RECENSIONI |
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